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Intervista

Mariani: "La rivoluzione Honda per pianificare il futuro"

Il responsabile di JAS parla in esclusiva di quel che sarà il 2016 con Huff-Michelisz-Monteiro. Ma non solo...

Honda Racing Team JAS garage

Foto di: FIA WTCC

In casa Honda si sta già lavorando intensamente per la preparazione della stagione 2016 del WTCC. Dopo l'annuncio ufficiale dei tre piloti che verranno schierati al volante delle Civic TC1, ovvero Rob Huff, Tiago Monteiro e Norbert Michelisz, i ragazzi del Team Castrol si sono subito recati a Jerez De La Frontera per effettuare la prima sessione di test invernali.

L'occasione è stata propizia per parlare in esclusiva con Alessandro Mariani, team principal della squadra italo-giapponese e responsabile di JAS Motorsport, per fare il punto della situazione e capire quali sono i programmi per questo 2016. Ma non solo...

Gennaio, un nuovo inizio per il Castrol Honda WTCC Team...
"E' una settimana intensa, stiamo effettuando i primi test per provare le parti nuove della Civic, studiando set-up diversi. Sono giorni importanti perché Rob Huff inizierà a prendere le misure alla sua nuova vettura. Martedì ha iniziato Tiago Monteiro, mercoledì e giovedì toccherà a Norbert Michelisz, mentre venerdì sarà il turno di Huff".

Avete già avuto modo di ragionare sui crono ottenuti?
"I tempi sono relativamente importanti, in pista c'è anche Yvan Muller con la Citroën, ma essere più veloci di mezzo secondo o più lenti di 0"4 come accaduto in questi primissimi giorni non significa molto perché ognuno svolge il proprio lavoro".

Huff ha già guidato una Civic, ma la versione TCR. Cosa troverà di diverso in questa?
"Parliamo di macchine completamente diverse. La TCR monta gomme Michelin di dimensioni maggiori, mentre la TC1 WTCC ha le Yokohama più piccole ed è più potente di almeno 30-40CV. Inoltre ha diverse parti in carbonio a comporre l'aerodinamica, la quale richiede regolazioni molto dettagliate e sofisticate. Infine ricordiamo che la TCR ha un motore di serie, quello della Type-R, mentre la Civic TC1 ne ha uno specifico da corsa ad iniezione diretta. Diciamo che le prestazioni non sono troppo distanti, ma la filosofia di base è completamente diversa fra i due esemplari".

Dovendo sostituire un punto fermo come Gabriele Tarquini, come è ricaduta la scelta su Rob Huff?
"Era una delle opzioni, a lui sarebbe piaciuto molto correre con Honda e Honda aveva voglia di rinnovare la squadra, dunque le parti si sono trovate. L'accordo era nell'aria e si è concretizzato sul finire della stagione 2015. Con lui per ora abbiamo lavorato poco con la TCR, ma ci siamo trovati molto bene".

L'obiettivo quale sarà con questo nuovo corso?
"Esattamente quello di prima, ovvero proseguire il lavoro iniziato con Tarquini e Monteiro arrivare al Titolo Mondiale. A Gabriele resteremo sempre legati con amicizia, riconoscenza, affetto e gratitudine per l'immenso lavoro di questi anni, ma ricordo ancora una volta che la scelta dei piloti non è stata di JAS Motorsport, ma solo ed esclusivamente di Honda, che si è basata sulla carta d'identità come spiegato nelle settimane scorse. Prendendo Huff Honda vuole mettere nella squadra un altro Campione del Mondo per cercare di finalizzare tutto ciò che è stato fatto in questi anni. Tonando a Tarquini, certamente il rammarico sul lato umano c'è perché se siamo arrivati qui è anche grazie a lui. Tecnicamente e sportivamente parlando ci sta di fare un cambio e quindi capisco le scelte di Honda".

Avete avuto contatti anche con altri piloti?
"Ci sono stati proposti altri nomi, ma dovendo sostituire uno del calibro di Tarquini l'unico con stesso palmares e capacità era Huff. Diciamo che perso un campione ne abbiamo trovato un altro".

Cosa ti aspetti da Michelisz?
"Con Norbi abbiamo lavorato già dall'anno scorso intensamente perché partecipava ai meeting del team ufficiale. A lui, come agli altri naturalmente, chiedo di continuare il lavoro intrapreso tirando fuori tutto il suo potenziale per lavorare con ingegneri e squadra, proprio come faceva Tarquini".

Monteiro è stato invece il primo con Tarquini a sposare il progetto WTCC di Honda. A lui cosa chiedi?
"Gabriele era un leader in termini tecnici e la sua esperienza era importante per tutti. Tiago è stato con lui e noi fin dall'inizio, dunque la richiesta è garantire la continuità essendo il più "anziano" del gruppo, tirando fuori tutta la sua esperienza".

Huff-Michelisz-Monteiro: partono tutti e tre alla pari?
"Assolutamente sì, in JAS non abbiamo mai voluto fare scelte di gerarchie ad inizio stagione. E' una mentalità che mi porto dietro ormai da anni, quello che decide è il campo. Eventuali ordini si daranno senza problemi se necessari, ma i nostri piloti partiranno alla pari".

Questo nuovo programma di Honda cosa prevede per il futuro?
"Per ora cerchiamo di fare il massimo, vediamo come andrà la stagione e poi a metà anno faremo il punto per valutare impegni per il futuro con eventuali nuovi modelli. Il programma iniziale era triennale e questo infatti è il terzo, dunque anche i piloti sanno che al momento hanno il posto per questa stagione, poi si vedrà. Ovviamente l'obiettivo è di sfruttare il cambiamento della squadra per portare avanti i lavori anche in futuro".

Questo significa che nel 2017 potremmo vedere in pista la nuova Civic?
"Penso sia difficile perché i tempi di ragionamento e sviluppo su una cosa del genere sono abbastanza lunghi e ora saremmo già in ritardo. Se si andrà avanti con il programma WTCC faremo la migliore strategia per scegliere il modello che soddisfi sia le esigenze tecniche che l'aspetto commerciale. Vedremo".

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