Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia
Intervista

Cerutti: "Il paddock mi ha colpito, è gigantesco!"

L'italiano al debutto sulla Husqvarna è indicato come uno dei piloti da tenere d'occhio alla Dakar 2016

I preparativi delle squadre
Toyota Auto Body
Ronan Chabot
Ronan Chabot
#316 Toyota: Ronan Chabot, Gilles Pillot
I preparativi delle squadre
Sheldon Creed with grandfather

Per Jacopo Cerutti l'atmosfera di Buenos Aires ha tanti sapori diversi. Ma soprattutto ha quello della novità. Prima volta alla Dakar, prima volta in un rally di queste dimensioni. La sua storia si è svolta alla velocità della luce, tutta concentrata nel solo 2015. Fino all'anno scorso, ed anche all'inizio del 2015, il suo sport era l'enduro. Poi è arrivata la voglia di cimentarsi nei motorally e quindi nella navigazione e in quel momento è scattato il colpo di fulmine. Fra lui e i rally.

Un talento naturale, questo dicono tutti di lui, capace di cose che altri piloti hanno impiegato anni ad assimilare. Lui ha un feeling tutto suo: con il road book, con la moto, con la navigazione e con tutte e tre le cose insieme. Ha vinto il campionato italiano motorally nel 2015, al suo primo anno di partecipazione, e poi ha vinto il Dakar Challenge in Sardegna conquistandosi la partecipazione gratuita alla competizione di questo gennaio 2016.

E' a Buenos Aires da un paio di giorni ma oggi ha mosso i suoi primi passi all'interno del pianeta ASO; affrontando le verifiche con la sua Husqvarna ufficiale. "Sono un po' emozionato, ma nel senso buono" sorride questo ragazzone, giovane e bello. "Quando stamattina ha visto il paddock sono rimasto colpito, è gigantesco. Però è come me lo aspettavo, grande, grandioso, con tanti mezzi, tanti piloti".

E il cuore batte un po' più forte, già oggi. "Bè essere qui è già un'emozione e per forza il battito è accelerato. Però rispetto ad altre gare parto molto più tranquillo. In Sardegna per esempio (al Sardegna Rally Race del giugno 2015, gara di mondiale FIM Cross Country Rally) ero molto più agitato. Lì volevo vincere a tutti i costi il Dakar Challenge...qua sarà dura per tutti, senza eccezioni".

Un buon punto di vista tutto sommato: "So che sarà dura e secondo me nessuno è veramente pronto per questa gara e non lo sono neanche io e di conseguenza siamo tutti sulla stessa barca". Al seguito della gara insieme a Jacopo c'è anche suo papà che dopo averlo seguito per anni nel campionato di enduro ha deciso di non lasciarlo solo in questa avventura e partirà al seguito della competizione, all'interno di una vettura stampa.

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Ivan Cervantes emozionato per la sua prima Dakar
Prossimo Articolo Hirvonen: "Non mi aspetto molto dalla prima Dakar"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia