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Jerez, Day 5: Sykes polverizza la pole del 2015

Le Kawasaki vanno addirittura sotto all'1'40", ma Rea cade intorno alle 15. Terzo Fores davanti ad Hayden

Tom Sykes, Kawasaki

Tom Sykes, Kawasaki

Jonathan Rea, Kawasaki Ninja ZX-10R
Tom Sykes, Kawasaki Ninja ZX-10R
Jonathan Rea, Kawasaki Ninja ZX-10R
Nicky Hayden, Honda WSBK Team
Davide Giugliano, Ducati Team
Chaz Davies, Ducati Team
Leon Camier, MV Agusta Reparto Corse

Qualora ce ne fosse ancora bisogno, le Kawasaki hanno lanciato un altro messaggio importante al resto della griglia del Mondiale Superbike nella giornata conclusiva dei test di Jerez de la Frontera. Tom Sykes e Jonathan Rea hanno calzato le gomme da Superpole sulle loro ZX-10R ed hanno letteralmente polverizzato il crono della pole position di quest'anno.

"The Grinner" ha girato in 1'39"313, mentre il campione del mondo in carica si è fermato a 1'39"524, quando il miglior riferimento dello scorso anno era 1'40"292. Performance favorite dalle ottime condizioni odierne, che però non hanno impedito a Johnny di finire ruote all'aria e quindi di concludere la propria giornata con leggero anticipo, intorno alle 15.

Come sempre, quando ci si trova a parlare di test, è difficile stilare dei valori assoluti, in quanto non è possibile sapere che genere di lavoro stessero facendo le squadre. Quel che è certo però è che in terza posizione c'è la Ducati del Barni Racing Team affidata a Xavi Fores, che però ha pagato oltre otto decimi con il migliore dei suoi 44 giri.

Pochi millesimi più indietro troviamo la Honda di Nicky Hayden, ma nel box del Team Ten Kate c'è stata una novità interessante: complice l'assenza di Michael van der Mark, rientrato a casa con un braccio dolorante, sulla sua CBR1000RR è salito PJ Jacobsen, che però è incappato in una scivolata alla curva 10, fortunatamente senza particolari conseguenze. Lo statunitense poi ha girato anche con la sua 600, staccando un ottimo 1'42"292.

Tempi alti invece per le due Ducati di Chaz Davies e del convalescente Davide Giugliano, con il britannico che ha chiuso comunque sotto al muro dell'1'41", mentre l'italiano ne è rimasto di poco al di sopra. Ancora senza transponder la Yamaha R1 di Sylvain Guintoli, sulla quale il francese ha rivelato di aver iniziato il lavoro di fine tuning. Davanti a lui c'è anche la MV Agusta F4 RR di Leon Camier, autore di 62 giri, mentre era ancora assente Alex Lowes a causa della spalla lussata mercoledì.

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