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Abu Dhabi, Libere 2: Rosberg risponde a Hamilton

Nico si porta in vetta con le supersoft, ma sorprende Perez terzo. Le Ferrari sono solo quinta e settima

Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 W06

Foto di: XPB Images

Tifoso Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 fan
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W06
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 Team
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 Team
Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 W06
Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 Team
Pastor Maldonado, Lotus F1 E23
Sebastian Vettel, Ferrari SF15-T
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W06

Le Mercedes hanno continuato a fare la differenza anche nella seconda sessione di prove libere del Gp di Abu Dhabi, appuntamento conclusivo del Mondiale di Formula 1 2015, anche se rispetto al turno inaugurale Nico Rosberg e Lewis Hamilton si sono scambiati le posizioni. Con il passaggio alle gomme supersoft è stato il tedesco a prendere il sopravvento, scendendo fino ad un 1'41"983 che lo ha reso l'unico capace di infrangere il muro dell'1'42", ma anche il solo ad aver migliorato il riferimento con cui il suo compagno di squadra aveva comandato la FP2 dello scorso anno qui a Yas Marina. Poi anche quando è tornato sulle soft per il long run comunque è parso piuttosto in forma.

Dal canto suo Hamilton si è dovuto accontentare di un 1'42"121, ma va detto che il campione del mondo in carica è stato di gran lunga quello che si è migliorato meno nel passaggio dalle soft alle supersoft. E per rendere l'idea del vantaggio che hanno le W06 Hybrid basta dire infatti che, tolto Rosberg, nessuno era riuscito a fare meglio della performance ottenuta da Lewis con le soft nella prima parte del turno.

La vera sorpresa odierna è alle spalle delle frecce d'argento, perché il più bravo nel "time attack" tra gli inseguitori è stato Sergio Perez, che è riuscito ad issare la sua Force India in terza posizione, anche se con un distacco di quasi sette decimi dalla vetta. Peccato solo per un problema al freno posteriore sinistro, un principio d'incendio, che lo ha obbligato ad interrompere il lavoro con una decina di minuti d'anticipo. Il messicano ha preceduto di una manciata di millesimi la Red Bull di Daniel Ricciardo, che qui è tornato a montare la power unit standard della Renault e non quella evoluta del Brasile.

In quinta posizione c'è la Ferrari di Sebastian Vettel, con il tedesco che nei primi minuti si è lasciato andare anche ad un simpatico team radio, cantando gli auguri al proprio ingegnere. Sia lui che Kimi Raikkonen, alla fine settimo, si sono lamentati abbastanza del bilanciamento delle loro SF15-T, in particolare di un eccessivo sovrasterzo. Il gap comunque per ora è pesante, visto che si parla di otto e nove decimi. Tuttavia, il rendimento sui long run è abbastanza costante e non accusa neanche troppo graining sull'anteriore a differenza della concorrenza.

Tra le due Rosse si è infilata anche l'altra Red Bull di Daniil Kvyat, mentre stupisce vedere la seconda Force India di Nico Hulkenberg solamente in ottava posizione, anche se distanziata di appena tre decimi dalla gemella. Grazie alle gomme supersoft ha fatto un bel balzo in avanti Fernando Alonso, accreditato della nona posizione con la sua McLaren-Honda, davanti alla Lotus di Pastor Maldonado che completa la top ten.

La delusione di questa prima giornata di prove è data quindi dalle Williams, che non sono riuscite a fare meglio dell'11esimo e del 12esimo crono rispettivamente con Valtteri Bottas e Felipe Massa (tra il terzo ed il 13esimo però sono tutti racchiusi nello spazio di meno di un secondo). Abbastanza indietro anche le Toro Rosso ed in particolare Carlos Sainz Jr è stato costretto a parcheggiare anzitempo la sua STR10 a causa di un problema alla power unit Renault. Un guasto su cui la squadra aveva già lavorato a cavallo dei due turni, evidentemente senza trovare il bandolo della matassa.

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