Grande doppietta della Porsche alla 6 Ore del Fuji
Bernhard, Webber e Hartley vincono la terza gara di fila grazie a un ordine di squadra. Audi completa il podio
Foto di: Porsche AG
La Porsche conferma la sua supremazia in questo periodo della stagione e, sul tracciato del Fuji, ha colto una splendida doppietta piazzando le due 919 Hybrid al primo e al secondo posto assoluto. A tagliare per prima il traguardo è stata la 919 numero 17, ma la vera protagonista della corsa è stata la 18, con Neel Jani che - nonostante stesse conducendo la corsa - ha rallentato per far passare i compagni di squadra, meglio piazzati in campionato.
Con questa manovra, la corsa è stata conquistata da Timo Bernhard, Mark Webber e Brendon Hartley, i quali sono i nuovi leader della classifica generale piloti per appena un punto sui rivali dell'Audi Marcel Fassler, Andre Lotterer e Benoit Tréluyer. Come detto, la Porsche protagonista è stata la 18, ma il suo equipaggio, formato da Neel Jani, Romain Dumas e Marc Lieb ha dovuto rinunciare a una vittoria che sarebbe stata più che meritata.
Il podio della corsa nipponica è stata colta dall'Audi R18 e-tron Quattro numero 7. Il team di Ingolstadt ha a sua volta utilizzato un ordine di squadra per invertire le posizioni delle due R18 sul traguardo. Fino a pochi minuti dal termine, il terzo posto era saldamente nelle mani della numero 8 condotta dall'equipaggio formato da Lucas Di Grassi, Loic Duval e Oliver Jarvis, ma un pit stop non previsto a pochi giri dalla fine ha permesso a Fassler, Lotterer e Tréluyer di chiudere a podio e rimanere in lizza per il titolo piloti.
Ancora una volta nulla hanno potuto le Toyota TS040 Hybrid. Il primo dei due prototipi nipponici sul traguardo è quello condotto da Anthony Davidson, Sébastien Buemi e Kazuki Nakajima, i quali hanno terminato la corsa nel medesimo giro della seconda Audi R18 e-tron Quattro. La seconda Toyota, quella di Alexander Wurz, Mike Conway e Stéphane Sarrazin, ha dovuto fermarsi a lungo ai box, perdendo ben tredici giri rispetto i battistrada e si è dovuta accontentare della sesta posizione.
In LMP2 a portare a casa il successo è stata la Ligier-Nissan del team G-Drive Racing affidata a Rusinov/Canal/Bird, con la Alpine-Nissan di Panciatici/Chatin/Capillaire che hanno chiuso in seconda posizione di categoria. Il terzo posto è stato invece deciso da un duello tra la Ligier-Nissan del team G-Drive Racing di Yacaman/Derani/Gonzalez e la Oreca-Nissan di Howson/Bradley/Tandy. La lotta tra i due prototipi si è accesa nelle battute finali della corsa, con Yacaman che ha tamponato la Oreca e si è preso il terzo posto. La manovra de pilota del team G-Drive è comunque stata discutibile e non certo pulita.
Nella categoria GTE-Pro è stato un vero e proprio trionfo della Ferrari, grazie al primo posto colto da Gianmaria Bruni e Toni Vilander. L'equipaggio del team gestito da Amato Ferrari ha compiuto una grande gara, portando al successo la Ferrari 458 Italia GTE. Bellissima lotta invece per il secondo posto tra la Ferrari 458 di Davide Rigon e James Calado e la Porsche 911 di Patrick Pilet e Frederic Makowiecki, con l'equipaggio tedesco che ha avuto la meglio nelle battute finali grazie a un gran sorpasso di Pilet su Calado.
In GTE-Am, invece, a spuntarla è stata la Porsche 911 di Long/Seefried/Dempsey, che ha avuto la meglio sull'Aston Martin Vantage di Dalla Lana/Lamy/Lauda. Proprio Paul Dalla Lana è stato autore di un testacoda nell'ultima ora di gara che non gli ha permesso di continuare a lottare per la vittoria di classe. Il terzo posto è stato colto invece dalla Ferrari 458 Italia di Perrodo/Aguas/Collard.
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