Renault: status di team storico se ridà i V6 a Red Bull?
Ecclestone è pronto ad allargare i cordoni della borsa per trovare una soluzione a Milton Keynes
“Faremo quello che è giusto per la Renault". Queste sono le parole di Cyril Abiteboul, responsabile di Renault Sport F1 a chi gli ha chiesto se ci può essere una disponibilità ad allungare la collaborazione con la Red Bull Racing. Il manager francese si è rivelato freddo, ma non ha chiuso lo spiraglio sebbene abbia voluto rimarcare: "Basta vedere come siamo stati trattati, sarà molto difficile vendere al mio management qualcosa di diverso rispetto a quello che hanno già programmato”.
In realtà Bernie Ecclestone ieri assicurava che la Red Bull Racing sarebbe rimasta in F.1 nel 2016 e che la griglia sarebbe composta da 22 monoposto. Le voci che rimbalzano da Parigi ci dicono che proprio Mister E avrebbe spinto con la Casa della Losanga per trovare una soluzione accettabile nella fornitura dei motori alla Red Bull Racing.
E, tanto per cambiare, si è parlato di soldi: secondo la nostra fonte la FOM sarebbe disponibile a riconoscere il ruolo della Renault come team storico. Uno status che tradotto in soldoni potrebbe valere 20 milioni di euro. Se a questa cifra aggiungiamo i 20 milioni che la Casa francese perderebbe senza dare la power unit al team di Milton Keynes, si comincia a mettere insieme un budget interessante che potrebbe essere utile a ridurre i costi di acquisizione della Lotus (180 milioni di debiti, più 100 milioni di acquisto delle quote).
La Red Bull Racing dovrebbe accettare il ruolo di squadra cliente, diventando quello di Enstone il team ufficiale, ma avrebbe chiesto di avere lo stesso sviluppo dei motori: Renault avrebbe maggiori informazioni per evolevere la sua unità e a Milton Keynes unità più competitive.
Il vero problema pare sia riuscire a mettere la museruola agli uomini di Dietrich Mateschitz per un anno...
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