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Motegi, Libere 3: Lorenzo davanti alle due Ducati

Jorge segna il nuovo record della pista, ma brillano anche le GP15 con le extra soft. Rossi quinto a 0"7

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing

Yamaha MotoGP

Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Jorge Lorenzo
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Alex de Angelis, Octo Ioda Racing Project
Alex de Angelis, Octo Ioda Racing Project

La spalla sinistra dolorante sembra essere solamente un ricordo per Jorge Lorenzo: il pilota della Yamaha è stato davvero un martello anche nella terza sessione di prove libere del Gp del Giappone ed ha fatto segnare il nuovo record del tracciato di Motegi in 1'44"089, abbassando di circa mezzo secondo la pole del 2014. Senza contare poi che in ottica gara sembra poter girare con regolarità sotto all'1'45". Peccato però che per domani il rischio di pioggia sia davvero concreto.

Nella scia del maiorchino ci sono le due Ducati GP15 di Andrea Iannone ed Andrea Dovizioso, che con la gomma extra soft saranno sicuramente due clienti particolarmente fastidiose in qualifica. Entrambi gli italiani hanno pagato circa quattro decimi, con il pilota di Vasto che però ha trovato traffico nella sua tornata migliore.

Nonostante la mano sinistra gli stia creando ancora qualche problema, nel finale di questa FP3 Marc Marquez è riuscito a piazzare una bella zampata, portando la sua Honda in quarta posizione, anche se distanziata di quasi sette decimi rispetto a Lorenzo.

Finalmente è riuscito ad infrangere il muro dell'1'45" anche Valentino Rossi. Il gap del "Dottore" nei confronti della M1 gemella però rimane pesante, visto che parliamo di ben sette decimi. Di contro, la prima fila è distante meno di tre decimi, quindi sembra alla sua portata a differenza della pole.

In sesta posizione nella classifica cumulativa c'è l'altra Honda di Dani Pedrosa e la cosa curiosa è che lo spagnolo è l'unico ad essersi guadagnato la Q2 senza riuscire a migliorare il tempo di ieri. Nonostante una caduta alla curva 11, si è migliorato eccome Pol Espargaro, autore del settimo tempo.

A terra c'è finita anche l'altra Yamaha Tech 3 di Bradley Smith, in questo caso alla curva 7. Il britannico comunque è passato con il nono tempo alle spalle della Honda di Cal Crutchlow. L'ultimo ad avere accesso diretto alla Q2 è stato Aleix Espargaro, regalando una bella soddisfazione alla Suzuki nel ritorno in patria dopo tre anni d'assenza.

Il pacchetto degli esclusi si apre quindi con Scott Redding e Maverick Vinales, tallonati dalla Ducati Avintia di Hector Barbera, che ha dettato il ritmo tra le "Open" precedendo le due GP14.2 di Danilo Petrucci e Yonny Hernandez. 17esimo tempo invece per la prima delle Aprilia RS-GP, con Alvaro Bautista che ha chiuso alle spalle della wild card Takumi Takahashi.

Da segnalare poi anche le cadute di Eugene Laverty e Mike Di Meglio: entrambi sono ok, ma il francese ha letteralmente distrutto la sua Ducati "Open" dell'Avintia Racing.

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