Attenzione c'è anche la
Mercedes!
Fernando Alonso ha inserito
Michael Schumacher fra gli avversari da tenere d'occhio nel mondiale 2010 e, forse, lo spagnolo non ha torto. La
MGP W02 si presenta come una monoposto sensibilmente influenzata dalla filosofia della
Red Bull Racing l'anno scorso.
Ross Brawn non è tipo da limitarsi a copiare il meglio che c'è in giro, per cui aspettiamoci un salto di qualità dalla vettura della Casa tedesca che l'anno scorso aveva tradito le aspettative dei tifosi. L'aspetto che più balza all'occhio è nel retrotreno, dove i tecnici di Brackley hanno fatto un grosso sforzo per realizzare una vettura molto bassa nel posteriore con un cambio stretto e compatto a favore di un diffusore che mostra una soffiatura che si nota nella parte superiore del fondo.
E non è casuale che proprio in quella zona siano orientati gli scarichi del
V8 Mercedes che potrebbero alimentare l'estrattore posteriore con i gas roventi. Non solo, ma per pulire tutta la zona è stata scelta anche la sospensione pull-rod perfettamente in linea con le scelte della
Red Bull Racing.
L'airbox è tornato a periscopio dopo l'esperimento dell'anno scorso con il roll-bar a vela che è stato vietato in quei termini dalla
FIA. Anche lo sfogo dell'arica calda in coda mostra una similitudine con le monoposto di Newey.
Le pance molto svasate nella parte inferiore hanno le bocche dei radiatori piuttosto in alto.
Brawn, invece, ha mantenuto le pinze dei freni anteriori verticali, senza seguire l'estremizzazione di coricarle come ha fatto la
Red Bull Racing.
Insomma a vederla la
MGP W02 non ha soluzioni rivoluzionarie, ma offre il meglio che c'è in circolazione oggi. Il fatto che la fessura nel fondo sia molto più grande che sulla F150 fa pensare che Brawn, inventore del tanto discusso doppio diffusore, abbia nel taschino qualche diavoleria aerodinamica che tirerà fuori solo al momento opportuno.
E
Michael Schumacher, intanto, gongola...
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