Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Valentino: "Quarta vittoria: già il doppio del 2014"

Per lui questo successo è una rivinciato con Silverstone, ma soprattutto lo rimette a +12 su Lorenzo

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Foto di: Yamaha MotoGP

Valentino Rossi
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing e Marc Marquez, Repsol Honda Team
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing e Marc Marquez, Repsol Honda Team
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing e Marc Marquez, Repsol Honda Team

Gli anni passano ma Valentino Rossi non la smette davvero mai di stupire. A Silverstone si aspettava di dover correre in difesa, invece ha portato a casa la sua quarta vittoria stagionale facendosi trovare pronto quando è arrivata la pioggia. In questo modo quindi ha rimesso 12 punti tra la sua Yamaha e la gemella di Jorge Lorenzo, ma si è anche preso una bella rivincita verso una pista che in passato non gli aveva quasi mai regalato soddisfazioni.

"Come mi avevamo fatto notare, qui a Silverstone dovevo ancora vincere, quindi sono contento. Fortunatamente nella mia carriera sono poche le piste su cui non ho mai vinto ed è sempre una soddisfazione riuscirci. Mi ricordavo il 2011, che nelle stesse condizioni andavo piano, ero molto frustrato e pensavo di non essere più capace a guidare neppure sotto l'acqua, quindi oggi è stata una grandissima rivincita. Sono felice di arrivare a Misano dopo questo trionfo perché sull'asciutto sarebbe stato difficile battere Jorge, anche se penso che avrei potuto fare una bella gara" ha detto il "Dottore" al termine della conferenza stampa.

Poi ci ha tenuto a snocciolare un paio di statistiche: "Una vittoria importante perché è la quarta della stagione. I numeri non mentono mai: è il doppio dell'anno scorso e già l'anno scorso era il doppio di due anni fa. Questo vuol dire che sono in crescita. Vincerne quattro su dodici non è male, ma bisogna continuare così, perché negli anni in cui si lotta per il Mondiale è importante ottenere dei successi. Jorge ne ha vinta una in più, ma siamo lì, quindi sono molto contento".

Sul vantaggio acquisito su Lorenzo non si è sbilanciato troppo, ma invece reputa quasi decisivo quello su Marquez: "Questi 12 punti sono importanti, ma con ancora sei gare da disputare contano fino ad un certo punto, è ancora molto lunga. Dal punto di vista del campionato la cosa più importante è che ora Marquez è a 77 punti. Non voglio dire che per lui sia un discorso chiuso, ma sicuramente ora è molto lontano".

Riguardo alle condizioni trovate oggi in gara, ha detto: "Meglio una vera gara sul bagnato comunque rispetto alle condizioni che c'erano all'inizio, quando saremmo dovuti partire con le slick, il freddo e la pioggerella. Così sarebbe stato pericoloso".

Ecco poi il racconto del suo trionfo: "Nel giro di ricognizione avevo visto che andavo forte, ma lo avevo capito già dal warm-up di questa mattina. Sapevo che me la sarei dovuto giocare con Marquez e pensavo anche con Dovizioso, che però partiva indietro. Ho cercato di guidare bene, con Marc ci siamo passati un paio di volte, ma poi quando sono stato davanti ho fatto un buon ritmo e speravo di riuscire ad andargli via. Purtroppo sono riuscito ad allungare un po', ma mi ha ripreso. Pensavo che ce la saremmo dovuta giocare fino alla fine, ma poi ho visto che è caduto e a quel punto ho fatto l'errore di credere di avere la gara in pugno e mi sono rilassato un attimo. Peccato che quando sono passato sul traguardo ho capito che Petrucci stava guadagnando un secondo al giro, quindi mi sono dovuto rimettere a testa bassa. Il problema è che sapevo che se avessi commesso un errore avrei buttato via tutto, ma dall'altra parte non potevo farmi recuperare quattro secondi e mezzo, quindi ho cercato di fare il massimo".

Inoltre si è detto contento per il secondo posto di Danilo Petrucci, lasciandosi scappare anche una battuta: "Delle volte Danilo viene al Ranch, ma poi mi sta molto simpatico. Ora abitiamo abbastanza vicini, quindi quando me lo chiede mi fa sempre piacere. Abbiamo fatto delle belle battaglie in allenamento e una volta mi ha anche fregato. Però se mi avesse fregato oggi non l'avrei fatto più venire".

Quando poi gli è stato fatto notare che ora il record di vittorie di Giacomo Agostini non è poi tanto lontano, ha aggiunto: "Non bisogna mai pensare a questa cosa, l'importante non è quello, ma è cercare di lottare per il campionato e battere Lorenzo. Il resto conta poco".

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Alvaro Bautista centra la Top Ten a Silverstone
Prossimo Articolo Petrucci: "All'ultima curva mi dicevo: adesso ti svegli!"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia