Rea: "Nessun problema tecnico, ho sbagliato io"
Il britannico ammette l'errore di cambiata, ma aggiunge di puntare al podio e magari alla vittoria
Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team
Jonathan Rea sembrava poter dire la propria per conquistare la pole position sul tracciato di Sepang, sede del decimo appuntamento della World Superbike 2015, invece un lungo nel quarto settore della pista ha costretto il pilota britannico ad alzare bandiera bianca e accontentarsi della settima posizione in griglia, che lo farà scattare dalla terza fila.
Inizialmente, il lungo fatto da Rea nel giro decisivo per l'assalto alla Superpole sembrava poter essere attribuito a un problema tecnico sulla Kawasaki ZX-10R numero 65. Il team ufficiale si era infatti prodigato a difendere il proprio pilota, puntando il dito contro la propria moto. Di certo un comportamento che avrà fatto piacere a Johnny, ma lo stesso britannico ha scelto di prendersi le sue responsabilità, ammettendo l'errore.
"Non vi è stato alcun problema tecnico sulla mia moto, ho sbagliato io. Ho commesso un errore. Ho scalato una marcia di troppo finendo in folle e non riuscivo più a inserire la prima per proseguire nel mio giro veloce. In questo modo sono arrivato lungo e la moto si è imbizzarrita una volta inserita la prima, ma almeno sono riuscito a chiudere il giro".
Nonostante la pessima posizione di partenza, Rea si sente tranquillo perché Sepang è una pista che favorisce i sorpassi e l'assetto della sua Kawasaki Ninja - già molto buono - potrà permettergli di recuperare molte posizioni e lottare per quelle di testa sin da Gara 1.
"Il settimo posto e la terza fila non sono certo risultati disastrosi, perché questa pista, contrariamente a Laguna Seca, favorisce i sorpassi, è larga e permette differenti traiettorie. Proverò subito a recuperare posizioni, ma non scordando mai il campionato piloti, che rimane il mio principale obiettivo per questa stagione. Devo cercare di gestire al meglio il vantaggio che ho".
Per concludere, Rea sa che l'assetto trovato sulla ZX-10R potrà permettergli di gestire al meglio le gomme, vera e propria arma nel fodero del britannico per le due manche di gara. "Il calo delle gomme a fine gara sarà la chiave per poter fare bene. Il mio assetto è ottimo e penso di poter fare molto bene in quelle fasi. Penso proprio di poter lottare per il podio e magari per la vittoria".
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