Ghosn analizza a Parigi il futuro di Renault Sport F1

Quale sarà il futuro della Renault in Formula 1? Lo hanno discusso oggi nel quartiere generale della Casa della Losanga a Parigi il presidente del Gruppo, Carlos Ghosn insieme a Cyril Abiteboul e Alain Prost, vale a dire con il capo di Renault Sport F1 e il quattro volte campione del mondo, oggi testimonial del marchio transalpino.

In ballo c'è l'acquisizione della Lotus, anche se i conti della squadra di Enstone sono piuttosti dissestati e la sensazione di alcuni è che la Renault preferirebbe rilevare la struttura da un fallimento pilotato, piuttosto che imbarcare come socio di minoranza un Gerard Lopez molto indebitato.

Il fatto che si stiano allungando i tempi di un'operazione che molti davano già per definita evidenzia che ci sono aspetti finanziario-legali che non sono ancora stati definiti. Nel frattempo crescono le voci secondo le quali l'accoppiata dei team Red Bull potrebbe tentare il passaggio alle power unit Mercedes.

Toto Wolff in Ungheria ha lasciato intendere che la Stella a tre punte sarebbe pronta ad incrementare le sue forniture di un'unità, dando per scontato, almeno per ora, che si possa aggiungere un team rispetto a quelli che vengono supportati oggi. In realtà, se la Lotus dovesse tornare nel portafoglio della Renault (le monoposto tornerebbero di colore giallo-bianco-nero) sarebbero due gli slot liberi e allora tanto Red Bull Racing che Toro Rosso potrebbero approdare ai 6 cilindri di Brixworth.

Ma si tratta di parole, perché in realtà sia la squadra di Milton Keynes, sia quella di Faenza sono ancora legate da un anno di contratto con la Casa francese e la doppia uscita dalla fornitura non sarebbe certo cosa semplice. Tanto più che le nuove monoposto che stanno studiando Rob Marshall insieme ad Adrian Newey, e James Key sono pensate per ospitare il V6 Energy Hybrid.

Renault Sport F1 (che si unirà a Renault Sport Technologies in un'unica struttura sportiva sotto la direzione di Cyril Abiteboul) farà debuttare il nuovo motore che beneficierà dei 12 gettoni di sviluppo concessi dalla FIA al Gp della Russia a Sochi: i francesi, che sono soddisfatti del lavoro che viene svolto al banco prova di Viry Chatillon, sono disposti a dare a Red Bull Racing e Toro Rosso un'unità per le ultime cinque gare della stagione, nella convinzione che quella basti per concludere il campionato senza altre penalità.

In casa Red Bull la mossa è considerata tardiva: il motore sarà la base del propulsore del 2016 e i transalpini non sono troppo propensi a dare troppo informazioni a due squadre che sono sul piede di guerra per cercare di cambiare il fornitore. Tutto può ancora succedere in questa delicata partita a scacchi...