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L'ala troppo a sbalzo dai piloni va resa più sicura?

L'incidente di Hulkenberg deve far riflettere i tecnici FIA: è tornato l'incubo della tragedia di Ratzenberger

Nico Hulkenberg, Sahara Force India

Foto di: XPB Images

Nico Hulkenberg, Sahara Force India
Nico Hulkenberg, Sahara Force India
Nico Hulkenberg, Sahara Force India
Nico Hulkenberg, Sahara Force India
Nico Hulkenberg, Sahara Force India
Nico Hulkenberg, Sahara Force India F1 VJM08
Nico Hulkenberg, Sahara Force India F1 VJM08
Nico Hulkenberg, Sahara Force India

Nico Hulkenberg durante il Gp di Ungheria deve aver provato le stesse drammatiche sensazioni di Roland Ratzenberger: l'austriaco si era schiantato alla variante Villeneuve nelle qualifiche del Gp di San Marino del 1994 con la Simtek. Roland non aveva avuto scampo, perché dopo un testacoda alla Tosa nel giro precedente, non era rientrato ai box per verificare se il profilo si era rovinato salendo sul cordolo all'interno molto alto.

L'ala anteriore, invece, per la cricca che aveva subito si era staccata in piena velocità e Roland si era ritrovato con le ruote anteriori sollevate perché i profili si erano incastrati sotto alla scocca della monoposto disegnata da Nick Wirth. Inutile il tentativo di frenata per evitare l'impatto mortale contro il muro.

A Nico Hulkenberg, per fortuna, è andata bene con la Force India. Perché le monoposto sono più sicure, le vie di fuga sono state allungate e davanti ai rail sono state messe delle strutture assorbenti.

Il vincitore di Le Mans con la Porsche 919 Hybrid è sceso pressoché incolume dalla sua VJM08 dopo aver patito al 43esimo giro un incidente per molti versi simile a quello di Ratzenberg. Senonché il tedesco non ha commesso alcun errore, ma si è trovato con l'ala fra le ruote per il cedimento dei piloni del muso a causa delle vibrazioni anomale dovute ai cordoli alti dell'Ungheria. 

Un guaio simile lo aveva patito anche Kimi Raikkonen nelle prove libere con la Ferrari SF15-T ma il finlandese si è reso conto della rottura alla terz'ultima curva e ha evitato il crash rientrando subito in pit lane, mentre l'ala della Force India è collassata in piena velocità.

Qualche osservatore tecnico ritiene che la FIA dovrebbe intervenire vietando che l'attacco dei piloni del muso all'ala anteriore possa essere limitato a una superficie minima come avviene oggi, per cui anche delle semplici vibrazioni sui cordoli possono provocare dei cedimenti che possono avere serie conseguenze.

La Force India ha mostrato una clamorosa fragilità: se a Hulkenberg si è staccata l'ala anteriore in pieno rettilineo, nelle libere del venerdì si è rotta la sospensione posteriore di Sergio Perez. Il messicano con la monoposto priva di controllo si è capottato ripetutamente.

La scocca ha retto perfettamente ai ripetuti impatti e Sergio è uscito anche lui incolume, ma la squadra di Silverstone che ha fatto debuttare la monoposto in specifica B proprio in Gran Bretagna, ma ha rivelato una debolezza imbarazzante. Che siano già finiti i soldi?

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