Tutti assolti per la morte di Franco Ballerini

Si è concluso con l'assoluzione di tutti gli imputati il capitolo legale relativo alla scomparsa di Franco Ballerini, ex commissario tecnico della nazionale di ciclismo deceduto mentre stava partecipando al Rally di Larciano del 2010 nei panni del navigatore.

La sentenza verrà depositata solamente tra 45 giorni, ma quel che è emerso dal Tribunale di Pistoia è che il tragico esito dell'incidente è stato attribuito ad un errato utilizzo del collare Hans, che non era stato fissato correttamente.

Questo fatto ormai era noto da parecchio tempo, ma la procura sosteneva che la Federazione non aveva divulgata regole chiare su quello che era il corretto utilizzo di questo dispositivo, introdotto proprio nel 2010 per i rally, e per questo sul banco degli imputati erano finito il presidente dell'ACI Angelo Sticchi Damiani, ma anche tutti gli altri membri de Consiglio ACI-CSAI.

Questi comunque non hanno avuto problemi a dimostrare che in realtà nelle norme tricolori si faceva appello al regolamento internazionale che spiegava chiaramente il modo di utilizzarlo, che prevede che sia bloccato con le cinture di sicurezza, cosa che invece non era stata fatta da Ballerini.

Assolto pure l'organizzatore della gara, Riccardo Heinen, accusato di non aver segnalato una fossetta pericolosa nel punto dell'incidente e di non aver protetto il muretto contro cui andò a schiantarsi la vettura di Ballerini, alla cui guida c'era Alessandro Ciardi.

Anche in questo caso secondo il giudice "il fatto non costituisce reato", perché l'incidente probatorio ha dimostrato che se anche ci fosse stata una protezione sul muretto, non sarebbe bastata a salvare la vita a Ballerini, proprio per il modo errato con cui aveva indossato il collare Hans (le cinture erano state allentate).