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Rea: "Ecco qual è il punto di forza della mia Ninja"

Il leader del mondiale Superbike 2015 ha inoltre dichiarato: "Potrei spingere ancora un po' di più..."

Jonathan Rea è senza dubbio il grande protagonista di questa stagione di World Superbike assieme alla sua Kawasaki Ninja ZX-10R. Giunti al nono appuntamento del campionato, che si disputerà questo fine settimana sul tracciato californiano di Laguna Seca, il britannico può mettere il sigillo - anche se non ancora matematico - al primo iride della sua carriera nella categoria.

Rea, in questo primo anno in sella alla "verdona", ha stupito sin dalle prime manche di gara per il feeling mostrato in sella a una moto mai vista prima, di fatto distruggendo nel confronto diretto il forte compagno di squadra Tom Sykes, il quale ancora stenta a trovare il bandolo della matassa per riuscire ad avvicinare costantemente le prestazioni del connazionale. 

Ma qual è il segreto che porta Johnny a risultare così determinante e spesso imprendibile per i diretti concorrenti al titolo? A spiegarlo è stato proprio lui sul sito ufficiale della Superbike - worldsbk.com - in una bella intervista in cui ha affermato che i meriti dei suoi successi sono stati attribuiti ai suoi tecnici. In realtà, questo è il primo anno in cui Rea si trova in sella a una moto di valore indiscusso e il suo talento non può certo essere messo in dubbio.

"La Ninja è un mix di diverse cose. Paolo Marchetti e Danilo Casonato - (Engine Engineer & Telemetry per Rea e Sykes) - sono in grado di dare alla moto quel qualcosa in più, perché credo che a livello di elettronica noi siamo messi meglio rispetto agli altri. Da un punto di vista della ciclistica la moto è molto stabile, specialmente in frenata e nelle curve veloci".

Il bolide che sta dominando il mondiale ha anche dei lati negativi: "Li ha e dobbiamo lavorarci sopra, come per esempio nelle curve ‘stop & start’, nelle quali i cambi di direzione risultano più difficili. Ci stiamo lavorando e fino ad ora non ci sono state altre moto tanto più veloci della nostra, visto che la performance del nostro motore è ottima. A conti fatti quindi, io credo che abbiamo il pacchetto migliore. Ad ogni modo, dobbiamo continuare a migliorare, perché si tratta sempre di un processo che non si ferma mai".

In qualche manche di gara Rea ha dato l'impressione di vincere senza forzare del tutto la moto, non mostrandone l'intero potenziale. Il britannico, ragazzo riservato ma altrettanto disponibile, ha ammesso di avere spesso del margine e di non utilizzare il 100% della Ninja per portare a casa le vittorie: "Sento che possiamo fare ancora meglio. Non è che in gara ho tanto margine, ma rispetto al passato riesco a pensare di più a non sbagliare: questo vuol dire che se voglio andare più forte posso spingere il limite un poco più in là. Un po’ di margine quindi ce l’ho. Alla fine si tratta di un Campionato Mondiale e non si possono sottovalutare gli avversari, il livello è altissimo. Spero solo di poter continuare così perché mi sento come se stessi sognando".

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