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Hamilton firma la 46esima pole a Silverstone

Lewis è il pilota in attività con più partenze al palo e scavalca Vettel. Male le Ferrari in terza fila dietro alle Williams

Lewis Hamilton scavalca Sebastian Vettel nella classifica delle pole position, cogliendo la partenza al palo nel Gp di Gran Bretagna. Il pubblico di Silverstone ha riservato un'ovazione al 46esimo start dell'inglese davanti a tutti con la Mercedes che conquista un'altra doppietta, visto che Nico Rosberg è separato di appena 113 millesimi di secondo dal suo compagno di squadra e rivale nel mondiale. Con il tempo di 1'32"248 il britannico diventa il pilota in attività più rapido sul giro secco, visto che lo precedono nella graduatoria di tutti i tempi solo Michael Scumacher e Ayrton Senna.

Lewis vuole riprendere il controllo del mondiale dopo aver concesso al tedesco troppi punti negli ultimi Gp ed avergli lasciato la supremazia nelle prove libere, quando non serviva. La Mercedes ha confermato ancora una volta che è imprendibile per tutti: le frecce d'argento hanno un margine prestazionale grazie al quale possono giocare come il gatto con il topo con tutti gli altri avversari.

La grande delusione della giornata è la Ferrari: è ormai una minaccia costante che le Rosse vangano pungolate dalle Williams. Sia Felipe Massa che Valtteri Bottas, in questo ordine in seconda fila, sono stati agevolmente davanti alle SF15-T che sembrano arrivate al limite dello sviluppo ed hanno avuto qualche difficoltà a mandare in temperatura le gomme al primo giro. Kimi Raikkonen è quinto con il tempo di 1'33"379 che lo riporta ad un distacco di oltre un secondo dalle W06 Hybrid. Maurizio Arrivabene aveva chiesto l'impossibile alla squadra di Maranello, ma nonostante gli enormi sforzi che vengono prodotti dal Reparto Corse, non riesce più ad ottenere nemmeno il possibile, vale a dire stare davanti alle FW37 che si stano concretizzando come un vero e proprio incubo per le Rosse.

E la mazzata non è arrivata tanto da Valtteri Bottas, il finlandese in odore di venire al Cavallino, quanto da quel Felipe Massa giubilato come "bollito" dalla Scuderia e capace, invece, di essere il più pronto inseguitore delle frecce d'argento. Nel giro secco la Ferrari è ormai destinata a diventare la terza forza, piegandosi ad una Williams che riesce a nascondersi nelle libere e poi riesce a piazzare due... sganassoni nel momento determinante.

C'è un'involuzione nella squadra del Cavallino che porta a rivedere alcune situazioni dello scorso anno. Anche Sebastian Vettel non è stato brillante come sempre, prendendo la paga da Kimi Raikkonen in tutto il weekend. Segno che c'è qualcosa nello sviluppo della macchina che non aggrada, visto che il tedesco dovrebbe essere il punto di riferimento del team.

Silverstone mostra una griglia di partenza composta da coppie di piloti, a riprova che la difficile pista inglese ha offerto la cartina al tornasole dei veri valori in campo. Le cose andranno meglio in gara per le SF15-T, ma la prospettiva per la stagione si sta facendo pesante...

In quarta fila c'è Daniil Kvyat con la Red Bull Racing: il russo è stato bravo a mettersi dietro Carlos Sainz con la Toro Rosso. La sensazione è che il giovane pilota di Milton Keynes ci abbia messo del suo perché in questo momento la STR10 sembra nettamente megliore della RB11. Lo spagnolo, che può sfruttare il nuovo motore Renault (il quarto della stagione) che lo riporta a pari condizioni con Max Verstappen, torna a stare davanti all'olandese che non ha superato la barriera della Q2, rimanendo relegato in 13esima posizione.

La top ten è completata da Nico Hulkenberg con la Force India rivista e corretta con il muso dotato delle due narici: il tedesco con 1'33"673 è stato davanti a Daniel Ricciardo con la seconda Red Bull Racing che si è visto cancellare il suo giro buono (1'33"563) per essere andato oltre la riga bianca alla temuta curva di Copse.

Fra i team motorizzati Mercedes fa un passo indietro la Lotus che piazza Romain Grosjean al 12esimo posto, mentre la Sauber se la gioca con la derelitta McLaren nei bassifondi della griglia: la squadra svizzera, persa l'iniziale spinta del motore Ferrari, torna a navigare nelle posizioni dove era piombata l'anno scorso.

Sono rassegnati, invece, Fernando Alonso e Jenson Button che fanno buon gioco a cattiva sorte: la McLaren dotata del motore Honda è un vero disastro e anche gli aggiornamenti portati sulla MP4-30 non sono serviti a fare un salto di qualità. Dietro ci sono solo le Manor che pagano ancora un paio di secondi: probabilmente è stato più importante (ed efficace) il pacchetto di novità che ha debuttato sulla MR04 che i cambiamenti visti sulla macchina di Woking. E Ron Dennis a questo punto deve cominciare a riflettere...

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