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Lopez: "La vittoria al Ricard mi restituisce fiducia"

L'argentino della Citroen torna al successo e consolida il primato dopo un duro contatto con Monteiro

Amici di Omnicorse, eccomi qui a raccontarvi un fine settimana iniziato non benissimo, ma finito in maniera estremamente positiva. Sono tornato dal Paul Ricard come il pilota che ha fatto più punti. Ho ritrovato la vittoria ed ho recuperato qualche punto in campionato. Averne trentanove di vantaggio, quando mancano cinque appuntamenti al termine della stagione è molto importante, e mi spinge a lavorare ancora più intensamente. È ancora lunga e credo ci sia ancora molto da fare per migliorare il feeling con la macchina, ma siamo sulla strada giusta.

AL RICARD PICCOLI ERRORI IN QUALIFICA
Come vi ho anticipato, la trasferta non è iniziata nel migliore dei modi. Così come era già capitato in Slovacchia, non mi sentivo perfettamente a mio agio con la macchina, tanto che temevo di avere di fronte un altro fine settimana difficile. Poi però, lavorando sul set-up, le cose sono migliorate al punto da arrivare a giocarmi la pole nella sessione di qualifica. Forse ero io quello non era al cento per cento. Con le gomme nuove, infatti, il bilanciamento della macchina è cambiato molto ed io, probabilmente, non mi sono saputo adattare come avrei dovuto. Così ho commesso dei piccoli errori, specialmente nel terzo settore della pista. Nei primi due ero in vantaggio mentre nell’ultimo ho perso due decimi da Loeb. Soprattutto al tornante che noi abbiamo indicato con il numero 7 (la S di Bendor n.d.r). Piccoli errori che alla fine del giro hanno pesato. Voglio però sottolineare che a me non piace mai parlare di errori, perché anche i miei compagni ne avranno fatti nei loro giri di qualifica. Non credo possa esistere un giro realmente perfetto, così come non credo che esistano piloti che non facciano piccole sbavature durante un giro al limite. La verità è che Sébastien ne ha fatti meno, è andato molto forte e come lo scorso anno ha meritato la pole. Yvan ed io gli siamo stati vicini, ma non abbastanza.

TERZO IN GARA 1 MA NON ERO AFFATTO SODDISFATTO!
Nella prima gara mi sono trovato molto bene con la mia Citroen C-Elysée e, fin da subito, ho cercato di attaccare Yvan. In partenza sono scattato meglio di lui ed ho cercato di passarlo all’interno. Il mio compagno però ha chiuso e ci siamo trovati troppo vicini. Così, per non rischiare di finire nel muro, non ho insistito nella manovra. Del resto mettersi primo, secondo, e terzo non era affatto male per la Citroen. “Seb”, però, è riuscito a scappare perché Yvan era lento. Così ho provato a passarlo in più di una occasione. Al settimo giro ci ho provato all’interno, lui ha tagliato la pista ed è uscito ancora davanti. A quel punto sapeva dove era vulnerabile e dove avrei potuto attaccarlo, così ha chiuso la porta definitivamente. A questo va aggiunto che al Paul Ricard è davvero difficile passare e, quindi, ho archiviato un terzo posto con un po’ di rammarico. Sono infatti convinto che avrei potuto tranquillamente arrivare secondo. Ho avuto un’opportunità, ma non sono riuscito a sfruttarla, peccato!

IN GARA 2 VOLEVO STARE DAVANTI A YVAN E SEB
La seconda gara, invece, è stata molto particolare. Una corsa molto bella che ho cominciato pensando prima di tutto di finire davanti a Yvan e Seb. Non credevo certo che avrei potuto vincerla, proprio perché su questa pista il sorpasso è difficile. Però sono partito molto bene e al primo giro ero quinto. Grazie a qualche piccola modifica, mi sentivo molto bene con la mia C-Elysée. Riuscivo infatti a seguire le altre macchine senza soffrire troppo la mancanza di carico.

NON HO RESPONSABILITA’ PER L'URTO CON TIAGO
Ci sono state tre chiavi molto importanti in questa gara. La partenza, i sorpassi del primo giro e il contatto con Tiago di cui hanno parlato tutti. Una cosa sfortunata a mio avviso. Sono arrivato alla prima curva e mi sono posizionato all’esterno, affiancandolo. Abbiamo girato insieme all’apice, lui si è aperto in maniera molto brusca, mi ha preso sul muso e si è girato. Sono rimasto molto sorpreso da questa manovra, tanto che non ho potuto fare niente per evitarla.

IL CONTATTO E’ STATO VIOLENTO, MONTEIRO DICE CHE NON MI HA VISTO
È stato un contatto molto violento. Quando ci siamo parlati mi ha detto che non mi ha visto. Una cosa plausibile perché ero all’esterno. Lo ritengo un incidente di gara che può capitare, e sono contento che i commissari sportivi abbiano capito non prendendo provvedimenti. La manovra che ho iniziato tra l’altro non era un vero tentativo di sorpasso, ma un’azione di disturbo per avvisarlo che gli ero vicino e che a breve ci avrei provato. Dico questo perché chi attacca all’esterno normalmente ha tutto da perdere. Quando lo faccio mi prendo le mie responsabilità. Se dovesse accadere di venir buttato fuori dopo un attacco del genere, lo riterrei normale perché nelle corse turismo si corre così. Sto dunque molto attento a questo tipo di manovra. In questo caso però, la sua velocità di reazione mi ha sorpreso e non ho potuto fare nulla per evitarlo. Mi spiace per Tiago con il quale sono amico, ma proprio non me lo aspettavo. Capisco la sua reazione. Non ritengo assurde le sue dichiarazioni però anche io non penso di avere responsabilità proprio perché non era un tentativo di sorpasso. Provavo altre traiettorie per farmi vedere. Mi spiace sia andata così.

MICHELISZ E’ STATO MOLTO INTELLIGENTE
Dopo Tiago ho passato Norbert Michelisz che si è comportato in modo molto sportivo e intelligente. Ha visto che ero veloce e mi ha fatto passare. Così non ha messo a rischio il secondo posto. Un’eventuale lotta avrebbe fatto avvicinare Ma e Yvan i quali, molto facilmente avrebbero potuto prendergli la posizione. Poi è arrivata la bandiera a scacchi. È stata una vittoria importante perché in gara mi sono trovato veramente bene con la macchina e questo mi tranquillizza per il futuro. Mi sembra di aver ritrovato parte di quel livello che nelle ultime due gare non avevo raggiunto. Ho di nuovo allungato in classifica e questo è positivo in ottica campionato. È stata una bella iniezione di energia che mi spinge a fare ancora meglio in vista delle gare future.

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