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Tanti piloti e gare avvincenti nel terzo round di Misano

I leader sono Terziani, Schirò, Capelli e Jondini nella 600; Para, Caressa, Stefanelli e Callegari nella 1000

Un caldo weekend, anche se mitigato da una leggera brezza marina, ha accolto all'autodromo Marco Simoncelli di Misano Adriatico i piloti del terzo round del Trofeo Italiano Amatori che sono accorsi in massa a questo appuntamento, tanto da far registrare in quasi tutte le classi griglie al completo. Ancora un successo quindi per il campionato riservato ai non professionisti, organizzato dal moto Club Motolampeggio diretto da Daniele Alessandrini che nella circostanza, ha effettuato ben sette gare, in quanto la classe 600 Avanzata, divisa nei raggruppamenti 1 e 2 e la 1000 Avanzata 1, ha corso sia il sabato che la domenica.

Nella 600, si sono imposti con una doppietta il diciottenne milanese Alessio Terziani (Yamaha) e il ventiquattrenne svizzero Marco Solcà (Kawasaki), rispettivamente nella Avanzata 1 e nella Avanzata 2, mentre la wild card argentina, di origine friulana, Mauro Fuca (Ducati) ha vinto entrambe le gare della 1000 Avanzata 1. Al romano Giovanni Latronico (Suzuki) è andata la classe 600 Base 1 e al pavese Francesco Baldini (Yamaha) la 600 Base 2. Nella 1000 Base 1 vittoria del reggiano Andrea Chiussi (Suzuki), mentre il padovano Marco Para (Kawasaki) ha vinto la 1000 Avanzata 2 e infine, gradino più alto del podio, per il varesino Andrea Redaelli (BMW) nella 1000 Base 2.

600 AVANZATA - GARA 1
Va al milanese Alessio Terziani, la gara del sabato della classe Avanzata, il portacolori della Yamaha, partito dalla pole, ha condotto la corsa dallo starter alla bandiera a scacchi, anche se fino al settimo giro ha a lungo lottato con il livornese Luciano Leotta (Honda) che ha mollato nel finale, dopo aver preso un grosso rischio a causa di un consumo eccessivo della gomma posteriore. I due diciottenni sono stati i protagonisti assoluti, tanto che hanno subito allungato allo spegnersi del semaforo, mentre dietro si sono alternati a guidare il gruppo degli inseguitori Cristian Redaelli e Simone Lotito entrambi su Yamaha che poi hanno chiuso nell'ordine, con il primo che nel finale ha provato anche di avvicinare Leotta, ma il vantaggio del toscano era tale che il tentativo non ha sortito effetti. Da segnalare che i primi quattro fanno tutti parte del raggruppamento avanzato 2. Quinto assoluto, ha chiuso lo svizzero Marco Solcà (Kawasaki) che è risultato anche il primo della Avanzata 1 e che ha regolato altri cinque piloti della stessa categoria: Stefano Boselli (Honda), Jacopo Schirò (Yamaha), Francesco Varanese (Ducati), Andrea Taglialatela (Honda) e Roberto Coccia (Yamaha). Giornata da dimenticare per l'abruzzese Alessio Gallucci (Yamaha) che partito con il dodicesimo crono e risalito fino la settima piazza, è incappato in una scivolata a due giri dal termine, così come l'unica ragazza in gara, l'altoatesina Ilena Faeckl (Kawasaki), uscita di scena al primo giro.

600 AVANZATA - GARA 2
Dopo la vittoria del sabato, Terziani si ripete anche domenica, realizzando così una splendida doppietta, anche se in questa circostanza la gara è stata molto più movimentata e ha visto alternarsi al comando più piloti, usciti però, anzitempo di scena, a causa di scivolate che fortunatamente non hanno avuto conseguenze per i protagonisti. Che sarebbe stata una corsa avversata dalle cadute si è visto subito poco dopo il via, infatti una caduta a centro gruppo di Marco Cancemi con la moto rimasta in pista ha coinvolto anche Fabio Zamboni che non è riuscito ad evitarla. Immediata bandiera rossa e lunga sospensione per ripulire l'asfalto dall'olio lasciato dalle moto che sono andate distrutte. I piloti fortunatamente se la sono cavata senza gravi conseguenze anche se uno è dovuto ricorrere al centro medico. Nuova partenza con gara ridotta a otto giri e ottimo starter di Cesare Sansavini che chiude al comando il primo passaggio con Terziani, Leotta, Lotito e Redaelli ad inseguire, ma alla curva del Tramonto il battistrada cade e viene rilevato provvisoriamente da Terziani, poco dopo è la volta di Lotito ad abbandonare per caduta, ma le disavventure in testa alla gara non sono finite, tocca infatti a Leotta che da poco superato Terziani, a finire la corsa in abbondante anticipo, anche per lui fatale la curva del Carro. A questo punto torna a menare le danze il vincitore di gara uno che stampa il giro veloce e prende il largo, vanamente inseguito da Redaelli e Solcà.
La corsa si chiude con Terziani che grazie alla doppietta allunga in classifica generale, alle sue spalle transitano Redaelli e Solcà che risulta essere anche il vincitore della classe Avanzata 1. Dietro all'elvetico chiudono altri piloti della stessa categoria, in particolare Francesco Varanese, Cristian Tacchinardi, Andrea Taglialatela, Roberto Perlini e Alessandro Vecchi.

1000 AVANZATA 1 - GARA 1
Mauro Fuka (Suzuki), quarantenne pilota argentino che nel suo paese corre nel campionato nazionale Superbike e che ha preso parte alla gara della classe Avanzata 1 in qualità di wild card, ha vinto in volata una corsa ricca di colpi di scena. Allo starter scatta perfettamente dalla pole il leader del campionato Francesco Anastasio (Honda) con Fuca, Massimiliano Belletti (BMW), Mauro Petrignani (Ducati) e Cesario Stefanelli (Kawasaki), tutti partiti dalle prime posizioni della griglia ad inseguire. Al secondo giro il battistrada prova ad allungare ma Fuca stampa il giro veloce e si riporta sul fuggitivo, trascinandosi in scia anche gli altri inseguitori, la cosa stimola il capoclassifica del torneo che al quarto passaggio si riprende il giro record, avvicinandosi a quello che, con 1'42.700 gli è valsa la pole. Anastasio continua a macinare terreno, ma a metà del sesto giro alla curva del Carro, perde aderenza e cade senza conseguenze, se non quelle di compromettere la leadership del torneo. Le redini della corsa passano in mano a Fuca che con oltre due secondi di vantaggio sembra poter controllare agevolmente la situazione, ma nei due giri conclusivi, gli inseguitori, capitanati da Belletti, si riportano sull'argentino e lo raggiungono per un finale incandescente, del quale ne fa le spese proprio l'imolese che scivola alla curva del Carro, con grinta riesce a risalire in moto e a chiudere comunque diciottesimo. L'arrivo è in volata, con Fuca che di soli 26 millesimi precede Stefanelli, nuovo leader della classifica generale, più attardato giunge Petrignai, al suo primo podio, quindi un soddisfattissimo Andrea Zamblera (Ducati), al miglior risultato stagionale, che sul traguardo brucia Roberto Corno (Ducati).

1000 AVANZATA 1 - GARA 2
Portano bene le trasferte in Italia a Fuca, infatti in due anni, su quattro gare fatte come wild card nel Trofeo Amatori ne ha vinte tre, non ha fatto poker solo perchè lo scorso anno a Imola, fu penalizzato da una partenza anticipata, ma finì comunque sul podio. Anche nella corsa domenicale, l'argentino dopo una bella battaglia con Petrignani, Stefanelli e nel finale con Anastasio, ha piazzato la zampata vincente all'ultimo giro, quando con una staccata da paura alla curva della Quercia, ha avuto la meglio sull'avversario che poi dichiarerà di non aver voluto rischiare,"onde ripetere la brutta esperienza del sabato e di essersi accontentato del secondo posto, che comunque ai fini della classifica vale come il primo." Soddisfatto anche Stefanelli che terminato subito alle spalle di Anastasio, mantiene un buon margine in classifica proprio sul veneziano. Come detto, i protagonisti principali della gara sono stati questi quattro piloti che più volte si sono scambiati le posizioni di vertice, anche se nel finale è rimasto il solo Anastasio a contendere al sudamericano la vittoria. Quinto, ma a quasi nove secondi dal vincitore è terminato Corno che proprio all'ultimo giro ha avuto ragione di un coriaceo Massimiliano Belletti (BMW). Sfortunato Zamblera che dopo la bella prova del sabato, è caduto al terzo giro quando era nel gruppo dei migliori, riuscito a ripartire ha chiuso ventesimo.

1000 BASE 1 E AVANZATA 2
E stata una gara con molti colpi di scena quella che raggruppa i piloti della Classe Base 1 e i più performanti della Avanzata 2, che ha visto a lungo transitare per primo sul traguardo, anche se sempre tallonato dagli avversari, il pesarese Alberto Arghittu (Ducati) ma che a due giri dalla bandiera a scacchi, quando oltretutto era riuscito a staccare il gruppo degli inseguitori, è inspiegabilmente caduto alla curva del tramonto: " non so cosa sia successo, non stavo nemmeno forzando, mi è letteralmente partito il posteriore della moto e mi sono ritrovato in terra", ha detto lo sfortunato pilota che è comunque riuscito a riprendere la gara e finire undicesimo. Caduto Arghittu, la testa della corsa è stata rilevata dal padovano Marco Para ( Kawasaki) che ha sudato le proverbiali sette camice per resistere al poderoso ritorno del ligure Benedetto Noberasco (Ducati) il quale, dopo aver avuto la meglio su Fabio Iannello (BMW), andato lungo a due giri dalla fine e con il quale ha battagliato nella fase centrale della gara, si è messo alla caccia del battistrada, ma quando lo ha raggiunto, all'ultimo giro, ha preso un grosso rischio e quindi è sceso a più miti consigli, accontentandosi della piazza d'onore. Oltre ad Arghittu che ha letteralmente gettato alle ortiche una vittoria ormai certa, da segnalare anche la caduta di Roberto Mansuino (BMW) a tre giri alla fine, dopo aver compiuto una bella rimonta che lo aveva portato fino la sesta piazza. Giornata nera per il poleman Fabrizio Fiorucci (Ducati) caduto al termine delle prove ufficiali del sabato, subito dopo aver fatto il giro che gli era valsa la pole e che ha riportato la frattura di una costola. Grazie a una buona dose di antidolorifici è riuscito a prendere il via, ma allo starter la frizione fa le bizze e perde numerose posizioni, con fatica le recupera sino a transitare quinto all'ultimo passaggio, ma una serie di doppiati gli fanno nuovamente perdere posizioni e terminerà settimo. Alla fine sul traguardo dopo Para, Noberascco e Iannello, transiteranno nell'ordine, anche se attardati, Vacondio, Bettini, Domenighini e il già citato Fiorucci. Il reggiano Andrea Chiussi (Suzuki) è risultato il migliore della classe Base 1 e ha preceduto Nicola Quinzani (Honda) che ha fatto un bel balzo in classifica generale e l'italotedesco Alessandro Gerola (BMW). Soltanto quinto il leader del campionato Bruno Caressa (BMW) che mantiene comunque un buon margine sugli avversari.

600 BASE 1 E 2
E' stata questa, la gara più lineare di tutte quelle del Trofeo Amatori di questo terzo round, che si è corso sulle rive dell'Adriatico. La corsa ha avuto un protagonista assoluto: il pavese Francesco Baldini (Yamaha) che partito con il quarto crono dalla seconda fila si è subito portato in testa alla gara non mollandola più fino la Bandiera a scacchi. Per il ventiduenne, nato a Terlizzi e questa la sua prima vittoria nel Trofeo Amatori, una vittoria come detto mai messa in discussione, solo nella seconda parte della gara, grazie al padovano Mattia Calzavara (Yamaha) che ha inanellato una impressionante serie di giri veloci, Baldini ha temuto per la vittoria, ma Calzavara, quando era ormai arrivato a un secondo dal battistrada, all'ultimo giro, è scivolato alla curva del Rio, vanificando l'eccezionale rimonta, è comunque riuscito a risalire in moto e terminare quinto, guadagnano importanti punti per la classifica generale.
La caduta di Calzavara ha permesso ai due piloti che lo seguivano di scalare una posizione, così insieme al vincitore sono saliti sul podio il bolognese Francesco Villani, al miglior risultato in carriera, e il forlivese Davide Fabbri. Quarto Nicolò Capelli e quinto come detto Calzavara. Il romano Giovanni Latronico (Suzuki) con l'undicesimo posto assoluto è risultato il migliore della Base 2 e ha esso alle spalle il leader della categoria Stefano Jondini e un raggiante Kevin Intrieri, al primo podio in assoluto che con i suoi quattordici anni appena compiuti, è il più giovane pilota di tutto il trofeo.

1000 BASE 2
Gara bella e combattuta con due protagonisti assoluti: il varesino Andrea Redaelli (BMW) e il potentino Mauro Salvatore, unico pilota a scendere in pista con una Suzuki 750. I due si sono spartiti esattamente la corsa conducendola per cinque giri ciascuno, ma alla fine la vittoria è andata a Redaelli che nel convulso finale è stato bravo a chiudere tutte le porte, approfittando anche del maggior allungo della sua BMW 1000 e ha conservare quei quattro decimi che gli sono valsi la prima vittoria in carriera. Una grossa soddisfazione per Andrea, al suo primo anno di gare che ha voluto dedicare il trionfo la padre, per il suo compleanno. Non meno soddisfatto nonostante il secondo posto, si è dichiarato Mauro anche lui al miglior risultato da quando corre. "A un certo punto ho chiuso la valvola del cervello, volevo vincere a tutti i costi, ma poi un minimo di freddezza mi ha fatto ragionare e questo secondo posto per me vale oro", ha dichiarato al momento di salire sul podio.
Dietro i primi due si è assistito ad un altro bel duello fra Domenico Fortugno (Bimota) e Stefano Bassi (BMW) con quest'ultimo che ha avuto la meglio conquistando il podio per pochi decimi. Dopo questi quattro piloti, arrivati nello spazio di sei secondi , per veder transitare il quinto: Alberto Callegari (Kawasaki) leader della classifica, ne sono dovuti passare una ventina, a conferma che il quartetto aveva decisamente un'altra marcia. Tra l'altro Callegari è finito quinto a seguito della caduta, a poche curve dalla fine, dello sfortunato Andrea Aquino (Ducati) che partito indietro era riuscito a recuperare diverse posizioni.

Questa la situazione delle varie classifiche generali:
CLASSE 600 - Avanzata 2: Terziani 860, Lotito 760, Palleschi 430 - Avanzata 1: Schirò 610, Varanese 580, Boselli 550 - Base 2: Capelli 630, Baldini 610, Calzavara 510 - Base 1: Jondini 710, Olivieri 570, Atzeni 470.

CLASSE 1000 - Avanzata 2: Para 750, Iannello 400, Fiorucci 250 - Avanzata 1: Stefanelli 710, Anastasio 600, Como 570 - Base 2: Callegari 570, Salvatore 490, Bassi 479 - Base 1: Caressa 610, Quinzani 510, Gerola 400.

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