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Londra: a Sam Bird l'ultima gara, a Piquet jr il titolo!

Stéphane Sarrazin, poleman e vincitore sul traguardo, è stato penalizzato di 49” per consumo eccessivo

Sam Bird, eroe di casa nella City nonché rappresentante della inglesissima Virgin Racing, si è aggiudicato la vittoria nel rocambolesco ultimo atto stagionale del Campionato FIA di Formula E 2014-2015 a Londra, successo che fa peraltro pendant con la sua quasi dimenticata affermazione di inizio stagione a Putrajaya, in Malesia. Tutto è accaduto dinanzi a 25.000 spettatori, poco meno di un terzo di quelli dell'intero week end, a dimostrazione del crescente interesse verso il torneo "full electric".

Stéphane Sarrazin, poleman e vincitore sul campo per una Venturi Grand Prix desiderosa di riscatto, è stato penalizzato di 49 secondi immediatamente dopo l'arrivo per l'eccessivo consumo di energia. Le restanti posizioni sul podio britannico sono state pertanto occupate dalla coppia dell'americana Dragon Racing, con il belga Jérome D'Ambrosio davanti al francese Loic Duval, i quali hanno regalato al team principal Jay Penske la piazza d'onore nella graduatoria squadre dietro la e-dams Renault.

Bird, forse galvanizzato dall'annuncio della partnership fra il team del magnate Richard Branson e il marchio DS, occupava la quarta posizione quando si è visto consegnare un piazzamento sul podio dalla vivace dinamica della competizione dopo il cambio vettura. Da terzo che era, Sam è riuscito in seguito a scavalcare Loic Duval (Dragon Racing) per la piazza d'onore a sette giri dalla fine, mettendosi in caccia del battistrada del momento Stéphane Sarrazin e siglando anche il giro più veloce della corsa (che valeva due punti).

Nelson Piquet jr (Nextev TCR), classificatosi al settimo posto al termine di una corsa che lo aveva visto prendere il via nel budello del Battersea Park addirittura dall'ottava fila, si è riservato per un punto il primo titolo della categoria, forte della leadership in campionato che ormai deteneva da molte gare, beffando Sébastien Buemi (e-dams Renault), vincitore e detentore della pole position il sabato, e Lucas Di Grassi (ABT Sportsline), giunti rispettivamente quinto e sesto al traguardo. L'esclusione del vincitore sul campo e il relativo rimescolamento dei punteggi fra i big della serie non ha inficiato le gerarchie assolute né modificato il delicato ordine del campionato piloti.

In effetti, il secondo London ePrix è stato, per usare le parole del neo campione “Nelsinho”, una “gara frenetica”. Tutta l'attenzione era concentrata su di lui, costretto a prendere il via dalla 16esima posizione per colpa della pioggia nelle qualifiche alle spalle di due tostissimi rivali: la seconda corsa disputata nella capitale del Regno Unito è la storia della sua epica rimonta, in forza della quale è stato capace di portarsi al limite di 144 punti in classifica.

L'ex driver della Renault in Formula 1 ha guadagnato quattro posizioni in partenza, prima di decidere di conservare energia per permettersi un giro in più del resto del lotto con la sua prima macchina. Piquet jr è rientrato in pista decimo al volante della seconda Spark-Renault SRT_01E e si è portato in una posizione che avrebbe potuto garantirgli la conquista del campionato già al 23esimo dei 29 giri previsti dal programma, ma la sua rincorsa nel parco in riva al Tamigi non era ancora terminata.

Il compagno di squadra Oliver Turvey gli ha ceduto la propria nona posizione, dopodiché il figlio d'arte sudamericano ha superato Salvador Duran (Amlin Aguri) all'esterno della curva a sinistra numero 13 portandosi ottavo, due posizioni dietro Buemi.

Sébastien, che si era fortunosamente qualificato sesto e arrivava dalla prova di forza del giorno precedente, sembrava perfettamente in lizza per abbinare la sua corona a quella regalata alla e-dams Renault nella graduatoria costruttori il giorno prima.

Il pilota svizzero si è però girato una volta uscito dai box con la nuova monoposto e ha perduto una posizione in classifica, circostanza che non gli ha permesso di andare oltre 143 punti nella generale. Ha provato proprio nell'ultimo giro ad attaccare Bruno Senna (Mahindra Racing) per riconquistare il posto perduto, ma il tentativo si è rivelato infruttuoso e l'esito finale si è cristallizzato con il miglior piazzamento di sempre per il nipote di Ayrton...

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