Lorenzo cala il tris al Mugello e lancia la sfida a Vale
Il "Dottore" è terzo in rimonta ed ora è solo a +6. Secondo un super Iannone, mentre Dovi si ritira e Marquez cade
Il Mondiale MotoGp 2015 sembra sempre di più una partita destinata a giocarsi in famiglia tra i due piloti della Yamaha. Al Mugello è infatti arrivata la terza vittoria consecutiva di Jorge Lorenzo, probabilmente la più perentoria del filotto del maiorchino, che è anche la quinta in sei gare per le M1.
Come a Le Mans, Lorenzo è entrato subito in modalità "Martillo" ed a metà del primo giro è riuscito a scavalcare la Ducati di Andrea Dovizioso che si era portata al comando. Da quel momento gli altri hanno visto solamente lo scarico della sua M1, perché Jorge ha impresso un ritmo impressionante alla corsa, arrivando a costruirsi un vantaggio di quasi 8" sugli inseguitori, che poi ha amministrato alla grande fino alla bandiera a scacchi.
Ed ora la corsa al titolo è più calda che mai, perché lo spagnolo è indietro di soli 6 punti rispetto a Valentino Rossi, che ha infilato un altro piazzamento a podio (è l'unico ad esserci sempre salito in questa stagione), ma ha pagato a caro prezzo una brutta partenza: al primo giro era infatti in 11esima posizione, ma poi ha saputo rimontare fino alla terza posizione finale. Un peccato, perché nella seconda parte di gara il suo passo è parso davvero buono e almeno il secondo posto poteva essere alla sua portata se fosse partito meglio.
Davanti a lui si è issato uno strepitoso Andrea Iannone, che nel weekend della sua prima pole position si è regalato anche il miglior risultato in carriera nella classe regina. Il pilota della Ducati ha dovuto lottare contro una spalla ancora molto dolorante dopo il botto di due settimane fa qui al Mugello ed anche contro Marc Marquez.
Il pilota della Honda ha sfoderato una partenza clamorosa dal 13esimo posto in griglia e al terzo giro era addirittura secondo. Poi ha battagliato con le Ducati regalando grande spettacolo fino al momento della resa, arrivato a poche tornate dal termine, quando è scivolato alla seconda chicane, lasciando via libera a Iannone per la piazza d'onore e a Valentino per la terza. Uno stop che non ci voleva, perché ora è a -49.
Ai piedi del podio c'è quindi l'altra Honda di Dani Pedrosa (l'unica nella top ten), che ha tenuto un passo in linea con il campione del mondo in carica, segno che forse il problema di sindrome compartimentale al braccio si può considerare superato. All'appello come avrete notato manca anche Andrea Dovizioso, che insieme a Marquez è il grande deluso della corsa odierna, nella quale riponeva grandi speranze.
Purtroppo dopo neanche metà gara la sua GP15 ha iniziato a patire delle fortissime vibrazioni al posteriore, che l'hanno resa inguidabile, costringendolo ad alzare bandiera bianca e facendolo precipitare a -35 nel Mondiale. Al quinto posto si è quindi piazzato un ottimo Bradley Smith, che ha vinto il derby interno al team Tech 3 con Pol Espargaro. Positivo però anche il settimo posto di Maverick Vinales, perché è il miglior risultato nella top class del rookie della Suzuki.
Completano la top ten le tre Ducati di Michele Pirro, Danilo Petrucci e Yonny Hernandez, con l'italiano del Team Pramac che però è finito sotto investigazione per il contatto alla San Donato avvenuto al secondo giro con Aleix Espargaro. Una botta che non ci voleva per il pilota della Suzuki, fresco di operazione al pollice destro e parso dolorante.
Tra i ritirati c'è anche Cal Crutchlow, autore di una bruttissima caduta all'Arrabbiata 1. Il britannico inizialmente è parso dolorante, ma poi si è alzato senza troppi problemi. Continuando a scorrere la classifica, un ottimo 12esimo posto è valso a Loris Baz la vittoria tra le "Open" con la sua Forward Yamaha. Due punticini poi li porta a casa anche l'Aprilia grazie al 14esimo posto di Alvaro Bautista.
Foto: Ciabatti
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