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Agag: “Parigi? Manca soltanto il permesso di polizia...”

Nel 2016 il circuito del primo ePrix francese dovrebbe articolarsi fra la Tour Eiffel e l'Hôtel National des Invalides

L'inserimento di Parigi nel calendario della stagione 2015-2016 del Campionato FIA di Formula E è ormai dato per assodato, mancando squisitamente alcune formalità burocratiche legate agli aspetti di sicurezza. È stato all'inizio di marzo che, per la prima volta, l'organizzatore Alejandro Agag ha ammesso come Parigi fosse sulla sua lista dei desideri e che il circuito fosse pronto.

Non è ancora confermato al cento che la capitale francese sarà inclusa nella seconda stagione della categoria “full electric”, ma nel corso di una conferenza stampa nei giorni del Berlino ePrix l'imprenditore spagnolo si è lasciato andare a una professione di ottimismo. "Siamo in attesa di una decisione finale circa questa gara e, auspicabilmente, l'esito sarà positivo", ha detto. "Dobbiamo aspettare, fondamentalmente, che il dipartimento di polizia approvi l'evento nelle vie della città. Se riusciamo ad ottenere il loro consenso, sicuramente correremo a Parigi".

Benché ci siano controindicazioni di ordine generale, ciò non dovrebbe impedire di avere Parigi con sé. "Stiamo finalizzando il calendario, che verrà 'chiuso' nelle prossime settimane. Abbiamo bisogno di bilanciare il numero di gare, senza esagerare con il loro numero, in particolare perché non vogliamo mettere le squadre troppo sotto pressione...", ha dichiarato Alejandro Agag. Un tracciato in Francia appare anche d'obbigo in considerazione del grande impegno della Renault e del prossimo esordio Citroën.

Stanno intanto emergendo credibili indiscrezioni circa la location esatta della pista, lunghezza a parte. Il circuito cittadino parigino, un “must” dell'iconicità turistica, dovrebbe infatti articolarsi fra la Torre Eiffel e l'Hôtel National des Invalides, il grande complesso di edifici del classicismo barocco costruito nel XVII secolo allo scopo di ospitare soldati invalidi. La cupola, tutta dorata e che farà da scenario al primo ePrix di Parigi, è stata costruita per la cappella privata del re Luigi XIV, ma ospita oggi al suo interno anche la tomba di Napoleone.

Attualmente, la struttura ha mantenuto in parte la sua funzione, ospitando alcuni anziani reduci; un edificio è stato trasformato nel celebre Museo dell'Esercito (Musée de l'Armée), che conserva armamenti e trofei della storia francese dal Medio Evo alla Seconda Guerra Mondiale; meta di turisti è anche la cappella reale, dove nel 1840 furono trasferite le spoglie del Bonaparte, provenienti dall'isola di Sant'Elena al termine del lungo esilio.

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