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Valente: "Sogno un team ufficiale l'anno prossimo"

Il francese fa una analisi della propria carriera fino ad oggi, riconoscendo i propri limiti e rivelando i propri sogni.

Il francese Hugo Valente ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei piloti più promettenti del WTCC, soprattutto in Qualifica. Purtroppo il 22enne è stato protagonista di una serie di incidenti durante le gare in Germania, venendo criticato. Il pilota della Campos Racing ha affidato il suo commento a www.fiawtcc.it, raccontanto il weekend del Nordschleife.

QUALIFICHE
“Il team ed io abbiamo fatto un grandissimo colpo, tutto è andato benissimo. La giornata di test ha contribuito in modo positivo e ogni giorno successivo mi sono concentrato nel cercare di ricordare la pista e memorizzarla. Quando siamo arrivati mi sentivo molto carico e pensavo di poter fare bene. Nelle Libere abbiamo pensato solamente a migliorare un passo alla volta, poi nelle Qualifiche “Pechito” López è risultato imprendibile, ma io sono rimasto molto contento del mio giro, nonostante non sia stato perfettamente pulito. Credo che ogni volta tu debba volere crescere e migliorare, come faccio sempre.”

IL VIA
“Nel warm-up abbiamo fatto delle prove di partenza, ma la frizione ha avuto qualche problema e abbiamo dovuto risistemarla prima della partenza. Avendo perso la sensibilità con essa, il mio via è stato orribile e ho pattinato eccessivamente. Addirittura nel giro di formazione ho stallato e i primi metri sono stati a rilento. Dietro di me Norbi Michelisz è scattato benissimo con la sua Honda, io mi sono buttato sulla destra per difendermi; se non ci fossimo toccati probabilmente sarebbe stato al comando già dalla prima curva. Gli ho chiesto scusa, non avevo idea di dove fosse e quando me ne sono accorto ormai era troppo tardi. Non sono così matto da voler chiudere uno contro il muretto, figuriamoci se lo faccio con Norbert, uno dei migliori ragazzi e persona squisita che abbiamo nel WTCC. I suoi numerosissimi tifosi si sono scagliati contro di me, ma credetemi, non l’ho fatto apposta.”

PRIMA CURVA
“Alla prima curva eravamo due file di auto e io mi sono trovato in quella interna. Nella svolta a sinistra c’è stato un contatto con Ma Qing Hua, con la sua vettura che ha colpito la parte posteriore della mia; cose che succedono quando si arriva in così tanti in uno spazio ristretto. Sono finito largo perdendo parecchie posizioni, purtroppo ho colpito Tiago Monteiro che si trovava al mio fianco, ma non ho potuto farci nulla.”

NEL NORDSCHLEIFE
“Dovevo superare Sabine Schmitz, era più lenta di me e restandole dietro stavo perdendo contatto con le vetture che avevo davanti. Ho spinto al massimo per passarla, anche se avevo lo sterzo messo male. Tom Chilton ha provato ad approfittarne, ma non gliel’ho permesso, dovevo restare davanti e provare a recuperare. Non volevo certamente arrivare al contatto, anche se in minima parte c’è stato. E’ stato un primo giro da pazzi, un incubo dopo tutto il buon lavoro fatto nelle prove di giovedì e venerdì.”

L’INCIDENTE AL SECONDO GIRO
“E’ stato un mio errore perché non avevo ancora capito del tutto di avere lo sterzo danneggiato. Nelle curve più veloci del Nordschleife era andato tutto bene, poi è successo quel che è successo, fra l’altro in una delle curve più facili. Forse l’ho presa sottogamba, in Qualifica ero stato molto veloce in quel punto. Evidentemente lo sterzo messo male e le gomme usurate mi hanno tradito, appena ho toccato la ghiaia la macchina è andata in sovrasterzo; ho provato a controllarla, ma inutilmente. Peccato perché visto il passo che ero riuscito ad avere in Qualifica pensavo di poter fare molto bene in Gara 1 e giungere almeno a podio in Gara 2. Sono cose che capitano quando corri, certamente scoccia parecchio quando succedono più volte, come ad esempio a Marrakech, dove ho perso un sacco di punti. Ora sappiamo che dobbiamo migliorare nelle partenze.”

GUARDANDO AL FUTURO
“Sono molto concentrato nel fare bene, il prossimo anno vorrei essere a tutti gli effetti un pilota professionista e far parte di un team ufficiale. So che per riuscirci dovrò cambiare qualcosina e migliorare soprattutto in gara, cosa che proverò a fare fin dal prossimo evento. Sono tutte cose che possono fare la differenza nell’arco di un weekend di gara, ovviamente è sempre molto difficile riuscirci quando corri ad alti livelli e contro piloti molto più esperti di te. Per un anno non ho corso e forse questo ha inciso sulla mia lucidità e aggressività nei primi giri. Spesso sono finito fuori o i miei avversari mi hanno superato troppo facilmente. Quest’anno voglio essere più cattivo, ma senza esagerare, dato che è un attimo incappare nell’errore e coinvolgere gente incolpevole. Debbo imparare ancora parecchio e accumulare altra esperienza. Quando correvo in Formula Renault e in altre categorie il mio problema principale erano le Qualifiche, tutte le volte ero stressato e commettevo errori. Partivo sempre in fondo, ma ero capace di guadagnare anche 10 posizioni nel primo giro. Ora le cose si sono completamente ribaltate. Tutto ciò che di buono faccio in Qualifica poi viene distrutto in gara. In Germania è stato un colpo al cuore. L’incidente è stato un errore mio, il resto sono cose che possono capitare quando corri.”

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