McLaren: compressore piccolo, l'Honda non ricarica?
Per Barcellona arriveranno novità come un intercooler e radiatore dell'ERS più grandi
La McLaren-Honda ha fame di... aria. Il packaging della MP4-30 si sta rivelando forse troppo azzardato per la power unit RA615 H e si stanno rendendo necessari degli interventi per sfruttare il potenziale dell'unità giapponese al debutto sulla monoposto di Woking.
Ieri in Giappone nel Centro Ricerche di Sakura c'è stato un vertice tecnico per definire le linee di sviluppo da portare a Barcellona per il quinto Gp del 2015 che aprirà la stagione europea.
Yasuhisa Arai, capo della Motorsport Honda, si sarà reso conto che l'installazione del 6 cilindri turbo particolarmente compatta sulla MP4-30 ha portato a scelte di progetto che non stanno pagando. I giapponesi, verrebbe da dire, avrebbero ripetuto alcuni errori che sono costati molto cari alla Ferrari l'anno scorso.
Il compressore IHI, che è rimasto di tipo centrifugo, sembra essere troppo piccolo, visto che i tecnici hanno deciso di sistemarlo all'interno della V del 6 cilindri, più o meno all'altezza della seconda fila di cilindri, per essere in linea con l'MGU-H e la turbina.
Il sistema ERS del motore Honda non riesce a garantire un'adeguata ricarica di energia: le temperature di gestione troppo elevate dei vari elementi generano continui problemi elettrici (e non solo) che minano la crescita della power unit.
La McLaren, quindi, starebbe studiando come intervenire sull'impianto di raffreddamento per garantire alla power unit l'aria fresca necessaria a far funzionare in modo adeguato i sistemi della power unit. E' probabile che sia necessario mettere mano all'intercooler aria/aria e al radiatore dell'ERS che è montato (insieme a quello del cambio) sotto all'airbox in posizione rialzata.
A Woking, a differenza che a Milton Keynes dove le polemiche sul motore Renault sono continue, sono molto cooperativi nel cercare di trovare una soluzione che permetta alla MP4-30 di evitare di essere regolarmente doppiata da Mercedes e Ferrari.
Peter Prodromou è disposto a perdere un po' di efficienza aerodinamica se sarà possibile incrementare in modo sostanziale la potenza del motore che al momento è del tutto insufficiente (alla speed trap di Sakhir Fernando Alonso pagava 20 km/h sulla Ferrari SF15-T di Sebastian Vettel!).
I problemi pare siano stati ben delineati, bisognerà vedere cosa riusciranno a portare i giapponesi e gli uomini di Tim Goss a Barcellona, perché la produzione di certi elementi richiede tempo. Ma la corsa è cominciata...
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