Savadori porta in trionfo l'Aprilia in Olanda
Il pilota italiano ha preceduto Raffaele De Rosa (Ducati). Brutto incidente occorso a Roberto Tamburini (illeso)
Dopo la splendida tripletta tricolore nelle Qualifiche di ieri pomeriggio, anche la gara odierna della Superstock 1000 sulla pista olandese di Assen ha regalato altri attimi di gloria alla penisola italiana, con Lorenzo Savadori grande mattatore del secondo appuntamento della categoria in questo 2015.
Il pilota dell'Aprilia è stato bravo a scattare perfettamente dalla prima casella dello schieramento conquistata ieri e a prendere margine sui diretti inseguitori. A un giro dal via, un brutto incidente sul rettilineo principale ha interrotto la gara. Roberto Tamburini ha tamponato la moto dell'olandese Kevin Valk (probabilmente quest'ultimo è stato vittima di un problema tecnico) ed è finito a terra sul dritto ad alta velocità. Fortunatamente l'italiano non ha subito conseguenze fisiche di rilievo ma solo un grande spavento per lui.
Alla seconda ripartenza, Savadori ha ripetuto il copione del primo start ed è scattato fortissimo, cercando di aprire un divario importante con i diretti iseguitori, riuscendoci e portando al trionfo la sua Aprilia e interrompendo il lungo digiuno della casa di Noale nella Superstock 1000. Secondo posto per il secondo italiano sul traguardo, Raffaele De Rosa, molto bravo a portare la sua Ducati 1199 Panigale R alla piazza d'onore, dopo aver tentato di ricucire il divario con il suo scatenato connazionale.
Quarto e quinto tempo per altri due nostri connazionali, che hanno così consentito al pubblico di vedere ben quattro italiani nelle prime cinque posizioni. Ai piedi del podio si è classificato un Fabio Massei (sulla Terza Panigale R al traguardo) cresciuto tantissimo nel corso del fine settimana olandese, mentre Kevin Calia ha chiuso al quinto posto con la sua Aprilia RSV4 RF. Sesto tempo invece per Kevin Coghlan, uno dei favoriti all'inizio del weekend e una delle più cocenti delusioni al termine della gara di oggi.
Florian Marino ha portato la sua Yamaha YZF-R1 al settimo posto finale, davanti a Bryan Staring (Kawasaki) e al connazionale Jeremy Guarnoni su Yamaha. Ha chiuso la Top Ten il tedesco della Ducati Marc Moser, staccato di quasi venti secondi dai piloti di testa.
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