Argentina, Libere 2: Espargaro tiene in vetta la Suzuki
Lo spagnolo sfrutta la gomma media e rifila mezzo secondo a Iannone. Marquez, terzo, è il primo con le dure
La Suzuki continua a stupire nel weekend del Gp d'Argentina di MotoGp. Su una pista come quella di Termas de Rio Hondo, sulla quale il motore ha un ruolo meno fondamentale, la GSX-RR ha confermato ancora una volta di avere grandi doti di guidabilità, permettendo ad Aleix Espargaro di chiudere la giornata di venerdì davanti a tutti.
Nonostante qualche goccia di pioggia caduta nella prima parte del turno, i tempi sono scesi decisamente rispetto alla FP1, pur non arrivando vicino alla pole position dello scorso anno. Lo spagnolo alla fine ha realizzato un 1'38"776 facendo ricorso alla gomma media, che in questo weekend è la più morbida a disposizione delle concessioni "Open".
Con questo crono ha rifilato la bellezza di oltre mezzo secondo al diretto inseguitore Andrea Iannone, che a sua volta aveva montato la media sulla sua Ducati GP15. Il rivale della Suzuki però ha fatto veramente una gran differenza nel terzo tratto della pista, che è quello più guidato.
Il più rapido tra coloro che hanno utilizzato invece la gomma dura è stato Marc Marquez, che con la sua Honda è stato più lento di Iannone di appena 25 millesimi. "El Cabronsito" è stato anche quello che forse è riuscito a sfruttare meglio la extra-hard quando l'ha provata, anche se per il momento non sembra ancora fornire un gran grip al posteriore.
Buona anche la prova di Cal Crutchlow, che con la RC213V del Team LCR si è piazzato a pochi centesimi da Marquez a parità di gomma, inserendosi proprio in extremis davanti all'altra Ducati GP15 di Andrea Dovizioso, che invece montava la media. Attenzione però al forlivese in ottica gara, perché la sua Desmosedici si comporta molto bene con la gomma dura.
Per trovare la prima delle Yamaha bisogna quindi scorrere la classifica fino alla sesta posizione occupata da Jorge Lorenzo. Per ora il maiorchino sembra essere meglio rispetto a Valentino Rossi, che invece è solamente nono e paga mezzo secondo nei suoi confronti, ritrovandosi addirittura ad 1"1 da Espargaro.
Davanti a lui ci sono anche l'altro Espargaro, ovvero Pol, che quindi è riuscito a tirare fuori qualcosa di meglio dalla sua Yamaha Tech 3, e Scott Redding. A stupire è soprattutto quest'ultimo, perché è l'unico ad essere riuscito ad infilarsi nella top ten con un tempo ottenuto con la gomma extra-hard. Il quadro delle prime dieci posizioni si completa poi con la Ducati di Pramac di Yonny Hernandez, mentre il suo compagno Danilo Petrucci è 132esimo.
Per quanto riguarda le "Open", a dettare il passo questa volta è stato Nicky Hayden, 14esimo con la sua Honda davanti a quella di Karel Abraham ed alla Forward Yamaha di Stefan Bradl. Dopo aver sfruttato le condizioni difficili della FP1 per scalare la classifica, le Aprilia RS-GP sono tornate in coda al gruppo in questa FP2: Alvaro Bautista è 22esimo e Marco Melandri 24esimo, ma la bella notizia è che l'italiano questa volta ha fatto praticamente lo stesso tempo dello spagnolo.
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