Losail, Libere 1: Marquez nella doppietta Honda
Stupisce la Suzuki, terza con la soft davanti a Lorenzo. Bene anche Petrucci sesto. Indietro Dovi e Valentino
Chi si aspettava di vedere davanti le Ducati sarà rimasto un po' deluso, perché la prima sessione di prove libere del Gp del Qatar della MotoGp ha visto un bel dominio delle Honda HRC, che hanno monopolizzato le prime due posizioni.
Il campione del mondo in carica Marc Marquez ha stampato un crono di 1'55"281, quindi più alto rispetto ai tempi che si erano visti nei test di una decina di giorni fa. Tuttavia, le RC213V sono parse decisamente in palla, perché nella sua scia c'è Dani Pedrosa distanziato di circa un decimo.
In terza posizione c'è una bella sorpresa, perché Aleix Espargaro ha portato in prima fila virtuale la Suzuki GSX-RR. E' anche vero però che lo spagnolo è stato uno dei pochi ad aver montato la gomma soft al posteriore per ottenere il suo 1'55"685 (ha provato pure un nuovo pacchetto elettronico peché ci sono 20 km/h di velocità di punta da recuperare).
In casa Yamaha, come in casa Ducati, oggi si è badato però soprattutto a completare il lavoro iniziato nei test, che era stato interrotto a causa dell'arrivo della pioggia. Nonostante questo, in quarta posizione, pochi millesimi più indietro, c'è Jorge Lorenzo. Valentino Rossi, che nel finale ha provato anche la gomma dura all'anteriore, e alla fine ha chiuso nono.
Davanti al "Dottore" c'è la Honda di Cal Crutchlow, ma anche una bella schiera di Ducati. La cosa curiosa è che ad aprirla è la vecchia GP14.1 di Danilo Petrucci: l'italiano del Team Pramac è rimasto a piedi nel finale, ma è rientrato ai box ai piedi ed è tornato in pista con la soft stampando un ottimo 1'55"939 che gli è valso la sesta piazza, davanti alla GP15 di Andrea Dovizioso, che ha continuato a lavorare invece con la dura.
Ottavo tempo, ma anche in questo caso parliamo di una gomma soft, per la GP14.2 di Yonny Hernandez, che è il primo della schiera dei piloti rimasti al di sopra della soglia dell'1'56". Completa la top ten Andrea Iannone: il suo non sarà un gran risultato, ma rischia di essere importante, perché per domani è prevista pioggia e in questo caso il suo tempo potrebbe valere l'accesso diretto in Q2.
La classifica prosegue poi con le due Yamaha Tech 3 di Pol Espargaro e Bradley Smith, tra le quali però si è inserita pure la Honda di Scott Redding. 14esimo tempo invece per Stefan Bradl, che con la Forward Yamaha è stato il più rapido tra le "Open", precedendo Karel Abraham ed un sorprendente Alex De Angelis, 16esimo con la ART-Aprilia della Ioda.
Delude un po' Maverick Vinales, rookie che non è riuscito ad andare oltre al 17esimo tempo con la sua Suzuki. In proporzione sembra essere andato meglio invece Jack Miller, che è solo due posizioni più indietro con la Honda "Open". Difficile la situazione in Casa Aprilia: Alvaro Bautista alla fine è riuscito a scalare un pochino la classifica, portando la sua RS-GP in 22 esima posizione a 1"8 dalla vetta. Notte fonda invece per Marco Melandri, che si ritrova ultimo, a quasi due secondi dal penultimo tempo della Ducati "Open" di Mike Di Meglio.
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