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Alonso sta bene: è pronto per i controlli medici FIA

Lo spagnolo, però, vuole sapere dalla McLaren cosa è successo alla sua MP4-30

Fernando Alonso vuole sapere la verità dalla McLaren. Il pilota spagnolo, stando a quanto ha pubblicato il Mundo, non si ricorderebbe tutta la dinamica dell’incidente di cui è stato protagonista domenica scorsa nei test collettivi di Barcellona con la MP4-30 Honda, ma vuole conoscere l’esatta dinamica di cosa gli è successo.

L’iberico non crede al colpo di vento che la squadra ha dato come motivazione del crash che lo ha costretto a tre giorni di ricovero nell’ospedale General de Catalunya. La squadra di Ron Dennis, dopo tutte le verifiche del caso, ha di fatto attribuito la colpa al pilota che sarebbe finito oltre la linea che delimita la pista prima di perdere il controllo della monoposto per un’improvvisa raffica di vento.

La McLaren esclude che Fernando non fosse cosciente prima dell’impatto laterale contro il muro di protezione nell’uscita della curva 3 perché avrebbe frenato violentemente e scalato una marcia. Come nega in modo deciso la tesi molto sostenuta da alcuni media della scarica elettrica, così come non accredita il cedimento meccanico.

E l’asturiano non è certo il tipo da accettare il ruolo del capro espiatorio: al suo entourage ha fatto sapere che vuole sapere cosa si sarebbe rotto sulla sua McLaren, lasciando intendere che la questione non resterà affatto nel limbo delle questioni irrisolte.

Pino Allievi, della Gazzetta dello Sport, si è spinto oltre, lasciando presupporre che ci potrebbero essere anche delle conseguenze legali, a seconda di che piega prenderà la vicenda. Se è vero che Alonso vuole garanzie dalla McLaren che la MP4-30 non si sia rotta, è altrettanto vero che il team di Woking voglia avere delle certezze sullo stato di salute del suo pilota di punta, senza temere che possa essere stato vittima di un malore.

Con quale tranquillità Ron Dennis potrebbe far risalire in macchina lo spagnolo in Australia se solo dovesse dubitare che la perdita di conoscenza non causata da una ragione traumatica si potrebbe ripetere? La questione, quindi, assume dei contorni che vanno ben oltre il semplice crash.

Alonso ha dichiarato che vuole essere regolarmente al suo posto a Melbourne: l’iberico è solito partire per gli antipodi con un congruo anticipo di giorni in modo da smaltire il jet lag prima del week end di gara. Domani o tutt’al più mercoledì si sottoporrà a dei controlli medici che dovranno stabilire se è in grado di guidare la McLaren in Australia, ma l’autorizzazione a tornare in abitacolo la potrà dare solo il medico della FIA.

Nel paddock di Barcellona c’erano i giornalisti spagnoli che sostenevano l’ipotesi che un medico della Federazione potrebbe sottoporre Fernando agli obbligatori test d’idoneità psico-fisica mentre è ancora in Spagna per evitargli un viaggio oltre Oceano qualora non fosse ancora nella condizione di riprendere l’attività.

Nei prossimi giorni, quindi, potremo aspettarci che venga fuori la “verità” di Alonso che potrebbe essere diversa da quella più volte delineata dalla McLaren. La stagione 2015 non è ancora ufficialmente iniziata e già ci sono segni di una frattura che può diventare profonda nei rapporti fra la squadra e il pilota.

In diversi sostengono che non si saprà mai cosa effettivamente è accaduto alle 12,36 di domenica scorsa sul circuito di Montmelò, mentre noi siamo dell’idea che ci sono ancora dei capitoli da scrivere in quella che ormai è diventata una saga della quale ancora non si conosce il finale…

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