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Ferrari: Kimi è veloce, ma Arrivabene abbassa i toni

Il team principal elogia l'affidabilità, anche se Raikkonen è a 14 millesimi dalla Williams

La Ferrari va come la Williams, considerando che la Mercedes sarà imprendibile? Kimi Raikkonen ottiene il terzo tempo nella penultima giornata di test collettivi a Barcellona: con le gomme super soft piazza la SF15-T a soli 14 millesimi di secondo da Felipe Massa con la FW37-Mercedes.

I tifosi del Cavallino possono guardare verso Melbourne con una certa fiducia: se le frecce d’argento sono irraggiungibili, tutti gli altri sembrano alla portata della Rossa. E il fatto che la prestazione venga dallo stesso pilota finlandese che l’anno scorso sembrava l’ombra di sé stesso, dà la misura dell’incontestabile crescita della squadra di Maranello.

Raikonnen nella simulazione della qualifica (ma non era con il serbatoio completamente vuoto) è arrivato a un riscontro di 1’23”276 che è più che incoraggiante visto che nella giornata ha messo insieme 136 giri (pari a 633 km, vale a dire di nuovo la distanza di due Gp).

Dopo test aerodinamici svolti nel mattino e nel tardo pomeriggio (è stato provato un nuovo alettone anteriore e il muso con i nuovi supporti a norma per le telecamere) e di assetto, Iceman ha iniziato la prima simulazione di gara con la SF15-T: “Nel complesso il test è andato abbastanza bene, dato che oggi abbiamo simulato la distanza di un Gp. Ora aspettiamo di essere a Melbourne per renderci conto della realtà delle forze in campo”.

Ha il sorriso anche il direttore tecnico, James Allison:
“In questo inverno abbiamo percorso un gran numero di giri: ma fino a che non si tenta di simulare una gara, un giro dopo l’altro, fermandosi solo per cambiare le gomme, non si può dire di essere davvero pronti per fare sul serio a Melbourne. Per questo siamo contenti di avere completato al primo tentativo la nostra simulazione sulla distanza, e dell’affidabilità dimostrata. Per questo sono soddisfatto delle prove condotte negli ultimi due giorni, da cui appare chiaro che la vettura si comporta come ci aspettavamo. Provare in inverno in Europa dà riscontri leggermente diversi, per via del clima, da quello che potrebbero essere le prove in Bahrein: ma non cambia completamente le carte in gioco. Gran parte di quello che si vede qui è quello che vedremmo anche sulle altre piste del mondiale nel corso della stagione. E secondo me abbiamo visto una monoposto che… si sa comportare bene, una caratteristica che ci aspettiamo di veder riportata sulle piste di gara”.

Il team principal Maurizio Arrivabene, arrivato questa mattina a Barcellona, tende ad abbassare i toni: non vuole che si crei troppa euforia intorno alla squadra del Cavallino:
“In questa fase i tempi contano davvero poco. Se vai bene devi essere subito in lotta per il mondiale, ma poi ci sono giornate come quella di ieri che hai mille piccoli problemi da risolvere in cui va tutto storto. Diciamo che in una giornata difficile siamo comunque riusciti a completare la distanza di due Gran Premi. E alla fine è tanta roba…”.

La prestazione di Kimi, però, è incoraggiante: senza aver chiuso un giro perfetto, forse avrebbe potuto sfondare il muro dell’1’22” è vicino alla Williams…
“Adesso non mi interessa – ha proseguito Arrivabene – ora conta solo l’affidabilità. Se volevamo cercare la performance svuotavamo il serbatoio e mettevamo le super soft: sono sicuro che il tempone sarebbe arrivato, ma a cosa sarebbe servito? A Niente. L’importante è aver creato un programma di lavoro con una certa disciplina: si è fatto un programma e lo abbiamo seguito fino in fondo, fottendocene dei tempi. Non voglio illudere i tifosi: il nostro programma resta quello che abbiamo annunciato: proveremo a vincere due Gran Premi e se ne centreremo tre… E’ inutile che vada avanti perché ormai la musica la conoscete a memoria…”.

Oggi c’è stata una riunione dei motoristi per parlare delle regole 2017…
“Il fatto che ci siamo visti è il segno che c’è la volontà di trovare una soluzione comune, tenuto conto che siamo tutti in competizione fra di noi. Questo è normale, non è che dico a Toto Wolff prego e accomodati. Anzi non lo devo nemmeno pensare, visto che andrà a vincere comunque. La cosa importante che è emersa è che c’è la volontà dei partecipanti di costruire qualcosa insieme”.

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