Sepang, Day 2: Marquez cade, ma precede Lorenzo
Sorprendono le due Ducati GP15: Iannone e Dovizioso sono terzo e quarto, mentre Rossi chiude sesto
Marc Marquez torna a ruggire nella seconda giornata dei test collettivi di Sepang della MotoGp. Nonostante una scivolata innocua avvenuta a poco più di un'ora dal termine alla curva 4, il campione del mondo in carica ha messo la sua Honda RC213V davanti a tutti in una giornata caratterizzata da un caldo davvero infernale.
Non a caso, i tempi sono decisamente più alti rispetto a quelli fatti segnare nei test di due settimane fa, ma comunque migliori di quelli di ieri. "El Cabronsito" ha infatti sfondato la barriera dei due minuti, realizzando un crono di 1'59"844.
Il pilota di Cervera comunque se l'è dovuta vedere con Jorge Lorenzo per guadagnarsi la vetta della classifica. A quanto pare, il maiorchino ha fatto progressi con la messa a punto del nuovo cambio seamless della Yamaha M1 ed ha chiuso a soli 58 millesimi dalla vetta. E la sensazione è che nel box della squadra ufficiale della Casa di Iwata si respiri un certo ottimismo.
L'altra notizia importante di oggi è il terzo tempo della Ducati Desmosedici GP15 di Andrea Iannone: nell'arco di appena un giorno di lavoro la nuova creatura della Casa di Borgo Panigale si è migliorata di oltre un secondo, con il pilota di Vasto che ha chiuso a soli 254 millesimi dalla vetta con una zampata che nel finale lo ha portato davanti al compagno di squadra Andrea Dovizioso di circa un decimo e mezzo.
Oggi è solo quinto Dani Pedrosa, che non è parso particolarmente in palla: lo spagnolo ha lavorato principalmente sul set-up della sua Honda, provando a risolvere i problemi con le sospensioni che lo hanno infastidito per tutta la mattina. E dopo il miglior tempo di ieri, Valentino Rossi è scivolato al sesto posto: oggi il dottore ha provato due nuove forcelle portate dalla Yamaha, ma ha abbassato il suo tempo solo di un decimo. Inoltre ha continuato a lavorare con il nuovo full seamless.
Nel finale della giornata si sono migliorati anche i due britannico Bradley Smith e Cal Crutchlow, riuscendo entrambi a ridurre il loro distacco a meno di mezzo secondo dalla vetta. La top ten poi si completa con i due fratelli Espargaro: Aleix ha messo in evidenza i grandi progressi di motore della Suzuki, riducendo il gap a solo mezzo secondo, mentre Pol si è reso protagonista di una scivolata senza conseguenze nel pomeriggio.
Subito fuori dalla top ten c'è anche l'altra Ducati, la GP14.1, di Danilo Petrucci: l'italiano si è migliorato sensibilmente rispetto a ieri e si è messo dietro la seconda Suzuki ufficiale di Maverick Vinales. Inoltre continua a fare progressi con la Honda RC213V anche Scott Redding, autore del 13esimo tempo davanti ad Hector Barbera, primo tra i piloti "Open" con la sua Ducati e ultimo dei piloti racchiusi in un secondo.
Continuano ad essere piuttosto evidenti invece le difficoltà in casa Aprilia: Alvaro Bautista è 23esimo con un ritardo di 2"3 e anche a Marco Melandri non è bastato salire sulla ART-Aprilia, più simile alla RSV4, per superare le sue problematiche con le gomme Bridgestone. Il ravennate resta ad oltre due secondi dal compagno di box.
Da segnalare, infine, un altro paio di cadute dei rookie Loris Baz e Jack Miller, senza conseguenze per entrambi, che hanno chiuso nelle parti basse della classifica. Il bilancio comunque è tutto sommato positivo per l'australiano, che si è piazzato a soli tre decimi dalla migliore delle Honda "Open", quella di Nicky Hayden. A terra, infine, anche Bautista e Vinales.
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