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Ferrari: è il declino o si aspetta l'inizio della ripresa?

La squadra del Cavallino è quarta nel mondiale Costruttori e la F14 T è la quinta monoposto a Interlagos

Provate a tornare indietro di undici mesi quando la F14 T è stata mostrata per la prima volta sul web, senza la tradizionale presentazione. A Maranello erano convinti di disporre di una monoposto in grado di lottare per il mondiale. Il nuovo regolamento FIA, improntato sulla power unit, doveva esaltare la tradizione motoristica di Maranello, mettendo nell’angolo gli inglesi, i maghi dell’aerodinamica. Un ritorno alle origini. Un cambiamento firmato e sottoscritto dagli uomini del Cavallino.

IL MOTORE 059/3 UNA GRANDE DELUSIONE
La storia, invece, è andata in un altro modo: il motore 059/3 è stato una grande delusione. Il V6 Turbo è nato “castrato” per scellerate scelte di progetto volute da Pat Fry e Nicholas Tombazis. Luca Mormorini, il motorista, è stato un “complice” troppo accondiscendente e ha pagato le sue colpe, quando era diventato chiaro a tutti che la Rossa era una ciofeca. La lista di chi ha lasciato la Gestione Sportiva ha poi toccato il team principal, Stefano Domenicali, e il presidente, Luca di Montezemolo. E ora è il turno di Fernando Alonso in partenza per la McLaren-Honda.

NEANCHE UNA VITTORIA COME NEL 1993
La Ferrari nel 2014 non ha vinto un Gp sebbene disponesse di due piloti come Fernando Alonso e Kimi Raikkonen, due campioni del mondo. Ha raccolto solo due podi con lo spagnolo (terzo in Cina e secondo in Ungheria). Bisogna tornare al 1993 per trovare una stagione così nera, ma quel che è peggio è che ci si è abituati a sentire dire che la squadra di Maranello ha ottenuto il massimo con il sesto e settimo posto di Interlagos. Un segno declino o l’attesa del rilancio?

DALLE AMBIZIONI MONDIALI AL QUARTO POSTO COSTRUTTORI
Si è iniziato il campionato con ambizioni iridate (spente già nei primi test invernali) e la Scuderia è scivolata ad essere quarta nel mondiale Costruttori (è già successo nel 2009 e nel 1993), anche se sta chiudendo la stagione con il passo della quinta forza, visto che la McLaren sembra stare regolarmente davanti alle Rosse negli ultimi Gp (Austin esclusa). Non deve sbigottire perché al Reparto Corse hanno chiuso lo sviluppo della F14 T e si sono dedicati solo alla 666, portando in pista soluzioni sperimentali che potranno essere trasferite alla macchina nuova.

QUARANTA CAVALLI IN PIU’ DALLA NUOVA POWER UNIT
Il nuovo presidente Sergio Marchionne è segnalato con una certa assiduità in quel di Maranello (dividendosi fra la Ges e il prodotto): per il momento ha ascoltato gli uomini del Reparto Corse cercando di capire quali sono i punti di forza e le aree sulle quali è ancora necessario intervenire per tornare a vincere. Mattia Binotto, capo dei motori, con i suoi uomini dovrebbe aver raggiunto il target dei 40 cavalli in più richiesti sulla power unit. Un salto importante, ma che forse non potrà bastare per battere i propulsori Mercedes (a Interlagos sette unità PU 106A nei primi dieci): si dice che a Brixworth siano in grado di fare un altro salto di qualità da piegare sulle ginocchia gli altri Costruttori.

MARCHIONNE METTE PRESSIONE AI TECNICI
Marchionne quando ha incontrato i vertici dell’ufficio tecnico del Cavallino ha chiesto a Nicholas Tombazis di mostrargli qualcosa della monoposto 2015 e il capo progettista greco gli avrebbe aperto un computer per mostrargli la macchina nuova al CFD: “Ma è la nuova o è ancora quella di quest’anno?”. Ne è seguito un gelido silenzio in sala perché si trattava proprio della 666.

DA SEGUIRE L’ESEMPIO DELLA WILLIAMS
Il capo FCA non ha troppa voglia di aspettare: del resto la Williams (che l’hanno scorso disponeva dello stesso motore Renault con il quale Sebastian Vettel ha vinto il quarto mondiale) è passata dal nono posto nel mondiale Costruttori 2013 al terzo di quest’anno. Segno che azzeccando la macchina è possibile risalire la china in fretta. La Ferrari dispone di persone e risorse per pretendere un’importante inversione di tendenza nel 2015. Per tornare a vincere dei Gp, non potendo ancora lottare per il mondiale.

ALONSO VUOLE STELLA E RIVOLA A WOKING
È facile aspettarsi altri cambiamenti nell’organigramma del Cavallino: qualche pedina se la porterà via Fernando Alonso che sta tentando diversi uomini Ferrari a seguirlo a Woking. I nomi più chiacchierati sono quelli di Andrea Stella, ingegnere di pista apprezzato dall’iberico, e Massimo Rivola che potrebbe prendere il posto di Sam Michael, che ha già ufficializzato la sua voglia di tornare in Australia alla fine della stagione. Ma si parla anche di tecnici (alla McLaren hanno licenziato tredici persone in un colpo solo a metà della scorsa settimana).

TROPPI ERRORI PER UN TOP TEAM: E’ SOLO PRESSIONE?
Marco Mattiacci sta tessendo la tela: non ha un compito facile perché deve restituire entusiasmo ad una squadra che è sotto pressione (sabato Alonso è andato in pista in Q1 con la batteria dell’ERS scarica, mentre domenica Kimi Raikkonen ha perso secondi preziosi al pit stop perché si è rotto il cric e la F14 T del finlandese l’hanno dovuta sollevare a mano). Piccoli segnali che indicano che ancora non c’è l’indispensabile serenità per rialzare lo sguardo.

VETTEL ARRIVA NEL MOMENTO GIUSTO
L’inverno sarà abbastanza lungo per depurare le tossine di una stagione ammorbante? Sebastian Vettel ci crede. Il tedesco vuole cambiare aria: a Milton Keynes ha scoperto cosa significa sentirsi… Mark Webber per una stagione. Nell’ultimo campionato è certamente maturato più di quanto non abbia fatto nei quattro anni in cui ha vinto i titoli con i “bibitari”. Arriva alla Ferrari nel momento giusto: può essere la linfa nuova intorno alla quale coagulare attenzione ed entusiasmo.

RAIKKONEN OSA IL PIT STOP IN MENO: ERA ORA!
Il tedesco è amico di Kimi Raikkonen. Potrebbero formare una buona coppia: il finlandese, finalmente, ha messo mano alla sospensione anteriore. Anziché subire uno schema pull rod che non riesce a digerire (mentre la tendenza al sottosterzo esalta le caratteristiche di Fernando Alonso), si è deciso a rivoltare gli assetti per cercare una soluzione più confacente al suo stile di guida. Meglio tardi che mai. Complice un asfalto brasiliano con più grip del previsto, Iceman è stato capace di coprire la distanza del Gp con sole due soste, mostrando quelle qualità che lo hanno reso appetibile mentre era alla Lotus.

QUAL E’ IL PIANO DEL PRESIDENTE?
La domanda che tutti si fanno è: cosa ha in testa Sergio Marchionne? Qual è il suo piano di rilancio della Ferrari? Perché preso Sebastian Vettel, non sembrano sopite le voglie di convincere anche Adrian Newey (e magari anche Christian Horner) a trasferirsi in Italia. Del resto i contratti sono fatti apposta per essere rotti. Chiedere ad Alonso…

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