Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia
Ultime notizie

Taffin: "Parti meccaniche verificate nei minimi dettagli"

L'uomo della Renault spiega che Austin ha una prima parte di motore, mentre in quella conclusiva conta il recupero di energia

Taffin:

Questo fine settimana la Formula 1 fa tappa ad Austin per il Gp degli Stati Uniti. Il tracciato texano è uno dei più, impegnativi per quanto riguarda l'intero pacchetto power unit o almeno questo è quello che ritiene Remi Taffin, responsabile della attività in pista di Renault Sport. Il francese ha infatti spiegato che i primi due settori sono molto impegnativi per il motore termico, mentre in quella conclusiva è il recupero di energia a fare da padrone.

"Il Circuito delle Americhe è uno dei più importanti tracciati in calendario: un mix di curve adrenaliniche, rettilinei ad alta velocità e tornantini ultratecnici. La pista è estremamente impegnativa per il motore e mette a dura prova tutti i componenti. Nei primi due settori, il propulsore viaggia a regimi medio-alti, mentre nella terza e nell’ultima sezione si punta maggiormente sul recupero dell’energia e sulla stabilità in frenata" ha detto Taffin.

"Il motore endotermico e il turbocompressore affrontano una delle maggiori sfide di inizio giro. Il V6 sfiora il limite massimo dei giri nel rettifilo dei box, poi il dislivello della prima curva impone forti sollecitazioni al turbo, che deve aumentare la velocità di rotazione per erogare la medesima potenza al vertice della salita. Superato questo ostacolo, il pilota si immette nella curva 8 con una rapida chicane che ricorda le Esse di Suzuka o la sequenza delle Maggotts e Becketts a Silverstone. Anche qui il motore endotermico viene spinto al massimo. Il rettilineo sul lato opposto del circuito viene percorso ad alta velocità dalle auto, per più di un chilometro, toccando punte di oltre 320 km/h" ha proseguito.

"La terza sezione è più articolata: tornanti e curve serrate permettono però alla MGU-K di recuperare energia. Nelle fasi di decelerazione, quando il pilota preme sul freno, il generatore elettrico di bordo accumula molta energia per ricaricare la batteria" ha concluso.

Arrivati ormai a tre gare dalla conclusione della stagione, l'affidabilità inizia a rivestire un ruolo molto importante e anche Taffin ne è consapevole: "Siamo arrivati ormai agli ultimi tre appuntamenti della stagione e l’affidabilità comincia a diventare una preoccupazione seria. Tutti sentono una leggera ansia all’idea di correre su un circuito così esigente in questo periodo dell’anno, ora che i componenti hanno accumulato un chilometraggio elevato. Ci aspetta dunque un lavoro molto intenso per preparare le parti meccaniche ad affrontare le nuove prove, verificandole nei minimi dettagli onde evitare l’insorgere di problemi. In generale, però, godiamo ancora di una relativa agilità. Conoscere il nostro livello di performance e sapere come trarne il massimo vantaggio ci permette di scendere in pista con fiducia nel week-end americano".

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Fry: "Power unit e aero 2015 con obiettivi ambiziosi"
Prossimo Articolo Esteban Ocon ha provato la Ferrari F10 a Fiorano

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia