Marquez tradito dall'abbassamento della temperatura

La maledizione della 12esima vittoria stagionale prosegue per Marc Marquez, ormai a secco da quattro gare consecutive, nelle quali tra le altre cose è caduto per ben tre volte. La scivolata di oggi però brucia, perché il pilota della Honda, ormai libero da ogni pensiero avendo già vinto il Mondiale, era riuscito a fare il vuoto alle sue spalle. Poi però l'abbassamento della temperatura ha mandato in crisi la sua gomma anteriore e alla curva 10 è finito ruote all'aria senza possibilità di replica.

"Fino al momento della caduta la gara stava andando molto bene. Nella seconda parte però la temperatura è calata davvero tanto e quando me ne sono accorto ho subito rallentato il ritmo. La gomma però si è raffreddata tanto e credo che le Yamaha siano riuscite a gestire meglio la situazione perché avevano le extra-soft. Come si vede anche dalle immagini, sono caduto ancora prima di iniziare a piegare, appena ho toccato il freno. Ora abbiamo qualche indicazione in più per il prossimo anno..." ha detto Marc.

"El Cabronsito" comunque non vuole dare tutta la responsabilità alle gomme: "Oggi però è stato anche un mio errore, perché senza pressione ho provato ad impostare uno stile di gara diverso, ma non è andata bene. Ora per le ultime due gare ci riproverò, magari cambiando il finale".

Più che un problema di gomme, infatti, ritiene che quello di Phillip Island sia un problema climatico: "L'anno scorso la Bridgestone ha sbagliato per l'impossibilità di provare in anticipo il nuovo asfalto. Quest'anno però credo che abbiano lavorato bene, puntando su una linea sicura, con la gomma dura molto dura. Il problema è che quando veniamo qui fa sempre molto freddo ed è difficile scaldare il lato destro della gomma: è per questo che vediamo sempre tante cadute".