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Hamilton regala il titolo costruttori alla Mercedes

A Sochi l'inglese domina la corsa e vince ancora. Grande rimonta dal fondo di Rosberg che chiude secondo

Lewis Hamilton ha mostrato la sua superiorità per tutto il fine settimana sul nuovo tracciato di Sochi, ma mancava la ciliegina sulla torta per suggellare un fine settimana praticamente perfetto. Il tocco finale lo ha dato questo pomeriggio, vincendo il Gran Premio di Russia in piena tranquillità, cogliendo il suo trentunesimo successo personale, il nono stagionale e conferendo il titolo mondiale dedicato ai costruttori al team Mercedes infrangendo il dominio della Red Bull che durava ormai da quattro stagioni.

Il pilota inglese conferma così il suo incredibile stato di forma con un fine settimana da ricordare. La vittoria è stata messa in discussione da Nico Rosberg, ma solo alla prima staccata. Il tedesco è riuscito a prendere la scia del compagno di squadra dopo il via, arrivando davanti alla prima curva, ma sbagliando il punto di frenata. Il bloccaggio successivo è stato fatale per le ambizioni di vittoria di Rosberg, il quale ha spiattellato le gomme ed è dovuto rientrare per montare gomme medie, che ha tenuto sino al termine della gara.

Rosberg è stato autore di una grande rimonta dopo il pit stop. Ripartito dal fondo, il biondo figlio d'arte ha inanellato sorpassi giro dopo giro, gestendo molto bene gomme Medium e vettura, che si è confermata imbattibile se non fermata da problemi di affidabilità. Solo Valtteri Bottas - terzo al traguardo e quinto podio stagionale - ha provato a impensierire la seconda posizione del pilota Mercedes, ma Rosberg ha risposto al meglio con giri veloci che hanno messo al sicuro la propria posizione sul podio, vedendo crescere solo a 17 punti il suo ritardo nei confronti di Hamilton

Il finlandese della Williams ha cullato a lungo l'idea di conquistare il secondo posto a Sochi, ma il recupero perentorio di Rosberg ha posto fine ai suoi sogni, riportando tutti alla realtà. La Williams ha fatto grandi passi avanti rispetto agli anni scorsi, ma non è al livello delle inarrivabili W05 Hybrid. La bontà delle FW36 è stata confermata dalla rimonta di Felipe Massa, riuscita... A metà. Il brasiliano - al contrario di Rosberg - non ha gestito bene le gomme dopo il primo pit stop ed è stato costretto a una seconda sosta, terminando appena fuori dalla zona punti.

Quinto e sesto posto per una rediviva McLaren, con un Jenson Button in grande spovero per tutto il fine settimana svoltosi nel nastro d'asfalto che contorna la cittadella olimpica russa. La bontà delle ultime novità della Mp4-29 è stata confermata anche da Kevin Magnussen, arrivato alle spalle del campione 2009 con una corsa tutta grinta, soprattutto nelle prime fasi di gara. 

Buon sesto posto, date le premesse, per quanto riguarda la Ferrari. Fernando Alonso ha tratto il massimo dalla modesta F14-T, tenendosi dietro le due Red Bull di Ricciardo e Vettel e riportando a punti la Rossa dopo lo stop di Suzuka. Lo spagnolo ha avuto anche un pit stop complicato, con la ruota anteriore sinistra che ha faticato a incastrarsi nel portamozzo, facendogli perdere secondi preziosi per poter combattere con Magnussen per il quinto posto. Meglio del solito Kimi Raikkonen, nono al traguardo e in grado di contenere gli ultimi assalti di Sergio Perez e Felipe Massa. Il finlandese si è trovato maggiormente a suo agio con gomme soffici, mentre con le medie è tornato a patire i soliti problemi di instabilità dell'anteriore della sua monoposto.

Settimo e ottavo posto per le Red Bull, con Daniel Ricciardo ancora una volta davanti a Sebastian Vettel. Il tedesco è stato però penalizzato da una discutibile scelta del box di Milton Keynes di non farlo rientrare quando ormai le gomme soffici del campione del mondo in carica erano al limite prestazionale. Proprio questa scelta ha fatto perdere posizioni al tedesco, che si è trovato alle spalle dell'australiano, autore di una partenza da dimenticare. 

Ha chiuso la Top Ten il messicano Sergio Perez, bravo a tenersi alle spalle un arrembante Massa, equipaggiato con gomme soffici a dispetto delle sue Medium, dunque meno performanti anche se il divario tra le due mescole non era così accentuato sulla nuova pista russa.

Gara difficile invece per le Toro Rosso, dopo una qualifica eccellente. Daniil Kvyat, partito quinto, ha progressivamente perso posizioni sino a uscire dalla zona punti a causa di errori - tra cui lo spiattellamento di uno pneumatico - che ha costretto il russo a un pit stop supplementare. Buona partenza invece per Jean-Eric Vergne, calato poi alla distanza come accaduto al compagno di squadra. 

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