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Singapore: attenzione al consumo di carburante!

La simulazione di Wintax Marelli evidenzia che saranno necessari 97 kg di carburante senza safety car

Il 14esimo Gp del campionato del Mondo di F.1 2014 si svolge nel sud-est asiatico sul circuito stradale di Marina Bay a Singapore (la Città del Leone) situato alla punta estrema meridionale della penisola malese, 152 km a nord dell’Equatore. La F.1 gareggia a Singapore in notturna dal 2008: si tratta di un circuito cittadino, lento e tortuoso che richiede ai piloti molta concentrazione per coprire le 23 curve per evitare i muretti e implica un notevole sforzo fisico per l’elevata temperatura e umidità ambientale. La pista si trova al livello del mare, non presenta dislivelli rilevanti ma l’asfalto a bassa aderenza presenta diverse ondulazioni nei viali della città che rendono più difficili le frenate e la gestione delle curve, sebbene siano stati fatti dei lavori di adattamento negli ultimi anni. Il tracciato di Singapore è lungo 5.065 metri e dispone di quattro tratti ad alta velocità (T5-T7, T9-T10, T13-T14 e il rettilineo dei box), sette curve lente (T3, T8, T10, T13, T14, T16 e T18) e due punti adatti al sorpasso (T8 e T14). L’ala mobile si può usare due volte: nel rettilineo dei box e tra la Curva 5 e la 7, dove si raggiunge la velocità massima. Le monoposto dispongono di un alto carico aerodinamico, come a Monaco, in grado di garantire la massima aderenza possibile sull’asfalto poco abrasivo.

SUPERSOFT E SOFT LE MESCOLE SCELTE
Le mescole scelte sono le più morbide disponibili, vale a dire la P Zero Red Supersoft e la P Zero Yellow Soft, già utilizzate a Monaco, Canada, Austria e Germania. La gomma Soft
è un pneumatico che rappresenta un buon equilibrio tra prestazione e durata di mescola “high working range”. La Supersoft è la gomma con la mescola più morbida, di tipo “low working range”, ideale per i circuiti lenti e tortuosi, anche in condizioni di temperatura dell’asfalto non elevata, quando è necessaria la massima aderenza meccanica. La Supersoft ha un tempo di riscaldamento estremamente rapido che la rende ideale per le qualifiche, con un degrado maggiore rispetto alla Soft. Secondo la simulazione Wintax di Magneti Marelli la differenza di tempo sul giro tra le due mescole dovrebbe essere compresa tra 0”6 e 0”9, anche se l’aderenza del circuito sarà in continua evoluzione durante il weekend. In caso di pista umida e pioggia, le squadre utilizzeranno le gomme intermedie e full-wet che disperdono rispettivamente 25 e 65 litri/sec di acqua alla massima velocità. Il circuito di Singapore è critico per i freni, non come carico massimo (la frenata più rilevante è quella al Memorial Corner che richiede circa 2.000 kW) ma per il loro raffreddamento perché sono utilizzati spesso e la bassa velocità media delle monoposto potrebbe in alcuni casi surriscaldarli, specialmente quando si troveranno in scia a un’altra vettura. È importante disporre di una buona stabilità in frenata, ottimizzando la ripartizione tra anteriore e posteriore nell’interazione con l’ERS in modo da ottenere una staccata che non scomponga la macchina. A tal proposito si preferisce un assetto non troppo rigido che reagisca bene alle ondulazioni dell’asfalto. Pur essendo un circuito a bassa severità per il motore, accumula il numero più alto di cicli per gara (1,05 milioni di cicli) si rivela molto impegnativo per la trasmissione, con 4.313 cambiate nel Gp. Il tempo di riferimento in qualifica è di 1’42”841 ottenuto da Sebastian Vettel in Q3 nel 2013 con la Red Bull RB9-Renault.

UN GIRO DI PISTA

SETTORE 1
Linea di partenza – Memorial Corner
La frenata allo Sheares Corner (curva intitolata a Benjamin Henry Sheares, secondo presidente di Singapore) si trova a soli 280 m dalla linea di partenza: al via è necessario avere uno scatto perfetto, evitando il pattinamento delle gomme posteriori per ottenere la massima aderenza. In gara si arriva alla staccata di Curva 1 alla velocità di 309 km/h con una frenata di 1.750 kW che ricarica la batteria con 140 kJ e rallenta la monoposto fino a 154 km/h in quarta. La Curva 2 è una destra che si trova in rapida sequenza la Curva 3, una sinistra dalla quale si esce alla velocità di 92 km/h in prima marcia. Si prosegue per la Curva 4, una leggera piega a sinistra che si percorre in accelerazione e dove si trova il detection point dell’ala mobile. Si giunge al tratto che presenta qualche ondulazione nell’asfalto prima della la Curva 5, una curva cieca a sinistra da 263 km/h in quarta: questa piega è impegnativa perché è difficile trovare il punto di staccata. La frenata richiede 1.200 kW e la velocità scende a 135 km/h in terza marcia ricaricando la batteria con 130 kJ. Si esce da Curva 5 e ci si immette nel tratto più lungo del tracciato dove è possibile usare l’ala mobile, passando per Curva 6 che è una leggera piega a destra che si percorre a tavoletta in settima a una velocità di 302 km/h per arrivare alla staccata del Memorial Corner (la Curva 7 è vicina al monumento che ricorda le vittime civili della seconda guerra mondiale) alla velocità di 319 km/h (326 km/h azionando l’ala mobile) in settima marcia, con una frenata di 2.000 kW che rallenta la vettura a soli 126 km/h in seconda e carica la batteria con 180 kJ.

SETTORE 2
Memorial Corner – Curva 14
Dopo un breve allungo si arriva alla staccata di Curva 8, la destra da 200 km/h in terza marcia. Questo punto è l’deale per tentare il sorpasso. Si esce in prima marcia a 88 km/h per arrivare alla sinistra di Curva 9, una piega che si affronta a 188 km/h in terza. In uscita la velocità di percorrenza è di 133 km/h per portarsi alla Singapore Sling ( la curva prender il nome dello storico cocktail di Singapore), che prima del 2013 era una sequenza di tre curve strette tra alti cordoli, mentre ora è diventata una piega a sinistra più convenzionale, meno pericolosa e che alza la velocità media del circuito. Con una breve accelerazione si arriva alla stretta chicane formata dalla destra (Curva 11) e dalla sinistra (Curva 12). La prima delle due si affronta a 188 km/h in terza, si scala un rapporto fino a 118 km/h in seconda marcia e poi via fino alla Curva 13, curva dove è difficile trovare il punto di frenata. Bisogna uscire bene per avere velocità nel rettilineo che porta alla Curva 14.

SETTORE 3
Curva 14 – Linea di arrivo
Alla staccata di Curva 14, una destra secca, si arriva a 296 km/h in sesta marcia. La frenata è da 1.800 kW che carica la batteria con 207 kJ. Poi si scaricano tutte le marce fino alla prima e si percorre a 79 km/h, nel punto più lento del tracciato. Si prosegue per l’ultimo tratto del circuito, dove ci sono tre chicane (Curve 15-16-17, 18-19 e 20-21) che si percorrono a una velocità tra i 100 e i 180 km/h in seconda e terza marcia. Qui bisogna fare i conti con l’asfalto irregolare. Prima della Curva 22 c’è il detection point del DRS: vi si giunge a 248 km/h in quinta. Basta parzializzare l’acceleratore per arrivare all’ultima piega, la 23, a 207 km/h sempre in quinta. In questo punto bisogna evitare di raccogliere i detriti di gomma (marbles) con le gomme posteriori in trazione. Si entra nel rettilineo dei box dove è possibile usare l’ala mobile per tentare un sorpasso.

PRESTAZIONI E AFFIDABILITA’

AERODINAMICA
Il tracciato di Marina Bay richiede un alto carico aerodinamico. L’utilizzo dell’ala mobile consente un aumento di velocità indicato da Wintax di circa 7 km/h nel secondo tratto dove si può usare il DRS, vale a dire nel back straight.

FRENI
A Marina Bay c’è soltanto una frenata potente, quella del Memorial Corner. Tuttavia i freni sono continuamente sollecitati: la simulazione Magneti Mareli stima un tempo di 22”5 a giro: nessun altro tracciato del mondiale li sfrutta così a lungo! L’aspetto più critico è quello del raffreddamento, a causa dell’alta temperatura ambientale e dalla bassa velocità media, in particolare quando le monoposto viaggiano con il massimo carico di carburante, sollecitando i freni più a lungo in staccata.

CAMBIO
Questo circuito è molto impegnativo per la trasmissione: è secondo solo al Bahrain, visto che sono necessarie 4.313 cambiate. La marcia più sollecitata è la prima, che viene sfruttata per quasi il 24% del tempo, mentre l’ottava marcia potrebbe non essere utilizzata.

MOTORE
Il circuito di Singapore non è probante per la power unit. Il motore è sfruttato al massimo regime solo per il 48% del tempo, come a Monaco. Il tracciato è poco sensibile alla potenza, ma abbastanza al peso: ogni riduzione di consumo di carburante può dare, quindi, dei vantaggi sul tempo al giro, considerando che è ipotizzabile l’ingresso della Safety Car, non insolita a Singapore. I tecnici hanno particolare cura di avere molta trazione in uscita dalle chicane.

CONSUMO
Secondo la simulazione di Wintax il consumo di carburante è un elemento di valutazione piuttosto critico a Singapore, visto che possono servire 97 kg di benzina per completare la gara. La spiegazione di un consumo così elevato è dovuta alla lunghezza della gara per la bassa velocità media combinata all’utilizzo di un’aerodinamica molto carica. I 97 kg necessari per coprire i 308 km sono proporzionali agli 84 kg di Monaco per i 260 km della distanza del Gp nel Principato. ERS A Marina Bay si registra la massima capacità di recupero di energia in frenata: su questo tracciato è possibile recuperare 1.983 kJ in frenata con la MGU-K e 2.254 kJ in accelerazione con la MGU-H per un totale di 4.237 kJ per giro. Il contributo prestazionale dell’ERS su questo circuito è inferiore rispetto ad altri tracciati e vale fino a 1”6 per ogni giro e 19 km/h nella velocità di punta.

I NUMERI DI SINGAPORE

Circuito Marina Bay Street
Località Singapore
Distanza 308,828 km
Giri 61 giri
Lunghezza 5.065 m
Latitudine 1.292672 N
Longitudine 103.857008 E
Altitudine 29 m sul livello del mare
Partenza-staccata 280 m
Lunghezza pit lane 310 m
Curve 9 a destra, 14 a sinistra
Tempo di pit lane 18”1 a 80 km/h
Altezza cordoli bassa
Bump no
Asfalto liscio
Velocità max 319 km/h
Velocità min 78 km/h
Straight 9”8
Effetto peso 0”32 ogni 10 Kg al giro
Effetto potenza -0”14 sec ogni 10 cv al giro
Gomme SuperSoft/Soft
Aerodinamica alto carico
Grip longitudinale
Carburante 97 kg
Motore bassa severità
Cambio bassa severità
Cambiate 4.313 a gara
Frenata alta severità
Tempo di frenata 22”5
Picco di frenata 1.997 kw

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