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Guidotti: "Oggi sapremo se avremo Redding o meno"

La Ducati aspetta una risposta dal britannico. Se non se ne farà nulla, Pramac cercherà un giovane

Guidotti:

Uno dei posti più ambiti tra quelli rimasti liberi sulla griglia della MotoGp è senza ombra di dubbio quello del Team Pramac che sarà lasciato libero da Andrea Iannone a fine anno. Il nome più caldo è quello di Scott Redding, ma non è l'unica alternativa. Questa mattina abbiamo incontrato il team manager Francesco Guidotti, che ci ha fatto il punto della situazione.

Ora che l'Aprilia ha annunciato il suo ritorno con Gresini, molto probabilmente Scott Redding cambierà squadra: lo avevi indicato come vostro obiettivo, avete fatto dei passi avanti con lui?
"Diciamo che con Redding c'è una trattativa in corso, ma la sta portando avanti Ducati, perché c'è un interesse diretto da parte loro. Il contratto lo firmerebbe con loro e poi ci verrebbe dato in gestione, proprio come Iannone quest'anno, ma anche Andrea e Spies nel 2013. Tolto lui, c'è un bel gap con gli altri piloti disponibili. Per il momento comunque stiamo solo facendo delle chiacchierate esplorative, perché fino a quando non si chiude il discorso con Redding non sarebbe corretto fare diversamente. La scadenza con Scott in ogni caso è oggi dopo la gara, quindi sapremo se farà parte della nostra squadra o meno. Se non ci sarà lui, allora andremo a concretizzare gli altri contatti".

Ma quante possibilità credi che ci siano che accetti la proposta della Ducati?
"Credo che siamo intorno al 50%. Scott è venuto a parlare ed ha fatto una richiesta molto corretta, senza sparare cifre troppo alte. Dopo un anno di Honda però sappiamo che lui vorrebbe continuare con loro per sfruttare l'esperienza accumulata. Ovviamente non la butterebbe via venendo in Ducati, ma continuare con la stessa tipologia di moto forse sarebbe più semplice".

La Ducati ha offerto anche a lui una GP15?
"Si, per lui la GP15 arriverebbe appena disponibile, perché comunque esordirà molto avanti, non entro l'anno, ma ai primi test di Sepang. Inoltre sarà una moto completamente nuova, quindi prima di promettere qualcosa bisognerà anche capire quali tipi di problematiche ci saranno da risolvere, anche se siamo tutti convinti che andrà meglio della GP14".

Dovesse saltare Redding, nel paddock si parla molto di Loris Baz (aveva un accordo con Aspar, ma ora pare che sia troppo alto per la Honda RCV1000R): potrebbe essere un nome interessante per voi?
"Non bisogna nascondere che Baz è di una nazionalità che è di interesse comune per il campionato. Inoltre rispecchierebbe in pieno le esigenze della nostra squadra, perché siamo alla ricerca di un giovane che possa tentare di fare lo stesso percorso fatto da Iannone in questi due anni. Che è un po' anche quello che stiamo facendo con Hernandez, che è al primo anno con noi e nel 2015 sarà un po' la nostra punta di diamante. Ha fatto un bel salto di qualità ed ora avrebbe bisogno di un supportino tecnico migliore, solamente che Ducati è già impegnata su più fronti quindi non riesce a farci avere una GP14 anche per Yonny".

Mi pare di capire che da Borgo Panigale sono in arrivo delle novità importanti...
"Si, stanno lavorando sulla GP14.2, che debutterà ad Aragon e sarà a disposizione di Dovizioso e di Iannone, che ne avranno una a testa. Poi non bisogna dimenticare che parallelamente stanno sviluppando la GP15, quindi noi dobbiamo stringere i denti e finire la stagione con quello che abbiamo, anche perché credo che abbiamo ancora dei margini di miglioramento".

L'anno prossimo Iannone passerà nel team ufficiale: è più l'orgoglio di essere riusciti a raggiungere l'obiettivo di prepararlo al meglio per questo salto o il rammarico di non poter raccogliere insieme i frutti della maturazione di questi due anni?
"Diciamo un po' tutte e due le cose. Dopo il WDW si era venuta a creare una situazione particolare, perché per un paio di settimane siamo stati convinti di averlo in squadra con noi anche nel 2015. Poi ha cambiato tutto Crutchlow, che aveva un contratto con opzione di uscita a suo favore. Dieci giorni prima della scadenza di questa opzione ha dichiarato che sarebbe rimasto perché non poteva fallire in questa maniera l'avventura in Ducati. A quel punto eravamo convinti di poter sfruttare ancora noi il lavoro fatto in questi due anni con Andrea ed eravamo già all'opera con Ducati per capire come si sarebbe potuta integrare nel nostro box una moto con i colori ufficiali. Poi Cal ha cambiato idea ed è andato da Cecchinello, quindi è cambiato tutto ed è normale che siamo rimasti un pizzico delusi. Capiamo però che in questo modo la situazione è diventata molto più gestibile anche per la Ducati. Sbollita un po' la prima delusione comunque rimane la soddisfazione di aver lavorato e di aver raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati con Andrea. Se poi da qui a fine stagione si concretizza anche con un podio, non sarebbe male!".

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