Vettel guadagna tempo con la McLaren-Honda
Il tedesco pare che chieda maggiori garanzie tecniche visto che anche i piani dei giapponesi sarebbero in ritardo
Sebastian Vettel è attratto dall'offerta della McLaren-Honda ma vuole guadagnare tempo prima di mettere la firma ad un contratto che chiuderebbe i giochi. Ora che Fernando Alonso ha detto ai quattro venti di voler restare alla Ferrari, il quattro volte campione del mondo tedesco ha chiesto un periodo di riflessione ai giapponesi, quando ci si aspettava, invece, un passaggio al team di Woking.
Vettel vuole vedere che succederà a Monza con il telaio nuovo della Red Bull RB10 (è il secondo che gli viene sostituito nel corso di questa stagione!) e vuole avere maggiori garanzie tecniche da parte della McLaren.
Le informazioni che giungono dal Giappone dicono che c'è un sensibile ritardo nei piani di sviluppo della power unit Honda, al punto che Yasuhisa Arai, responsabile motorsport della Casa nipponica, ha dichiarato che il debutto in pista del V6 Turbo nipponico avverrà a Jerez nella prima sessione di test 2015.
La McLaren, invece, aveva iniziato la costruzione di una MP4-29 modificata per ospitare proprio la power unit Honda in occasione dei test che seguiranno l'ultimo Gp stagionale ad Abu Dhabi. C'è un evidente cambiamento di strategia e la pausa di riflessione di Sebastian può anche essere giustificata dall'incertezza sul livello di competitività della squadra di Ron Dennis.
Dal 1 settembre è arrivato a Woking da Milton Keynes, Peter Prodromou, una delle figure tecniche più importanti che sono cresciute al fianco di Adrian Newey. Il capo aerodinamico della Red Bull Racing torna alla McLaren per mettere le basi al rilancio della squadra. Cosa avrà trovato? Una struttura degna di un top team, oppure una scuderia che è stata svuotata dai tecnici di maggiore valore che sono stati sostiuiti da giovani neolaureati, molto geniali, ma del tutto privi di esperienza di Formula 1?
Il ciclo di Sebastian Vettel alla Red Bull Racing sembra arrivato alla conclusione di quello sembra un ciclo naturale, anche se il tedesco ha ancora un anno di contratto con Milton Keynes: Daniel Ricciardo, il giovane compagno di squadra australiano, lo sta surclassando (tre vittorie a zero) e il team diretto da Christian Horner non ha impiegato molto a orientarsi quasi esclusivamente verso il "canguro". Cosa avrebbe spinto il tedesco ad un ripensamento? Forse lo si capirà proprio a Monza...
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