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Indy incorona Barbosa/Fittipaldi. Balzan trionfa in GTD!

La Action Express ritrova la vittoria dopo Daytona. L'italiano trionfa in rimonta in coppia con Westphal

Christian Fittipaldi e Joao Barbosa hanno riportato al successo la Corvette DP della Action Express nella United SportsCar, ritrovando una vittoria che gli mancava dalla 24 Ore di Daytona di quest'anno. Dunque, dopo aver visto un dominio delle LMP2 in qualifica, in gara sono state le Daytona Prototype a fare da padrone.

Il brasiliano ha preso il comando delle operazioni fin dalla prima curva, riuscendo a saltare davanti al poleman Scott Sharp, ma solamente dopo essere entrato in collisione Sage Karam e Gustavo Yacaman, mandando in testacoda la Morgan-Nissan della OAK Racing, che quindi ha dovuto riprendere la sua corsa dal fondo del gruppo.

L'ex pilota di Formula 1 è riuscito a costruirsi subito un vantaggio discreto, ma questo è stato azzerato dall'ingresso della safety car, resosi necessario quando la Dodge Viper di Dominik Farnbacher ha perso uno sportello proprio nel bel mezzo della pista. Successivamente, la bandiera gialla è sventolata di nuovo quando la Porsche di Patrick Lindsay e la Corvette di Jan Magnussen sono entrate in contatto ed alla ripartenza Fittipaldi si è dovuto guardare le spalle dall'attacco della Riley-Ford della Ganassi Racing, che era ancora nelle mani di Sage Karam.

Una terza, lunghissima, neutralizzazione ha rimesso poi tutti in fila per circa mezzora. Tempo servito ai commissari per sistemare un cordolo che si era danneggiato. In questo lasso di tempo hanno effettuato il pit stop quasi tutti i top team e questo ha permesso a Fittipaldi di cedere l'abitacolo a Joao Barbosa.

Alla ripartenza il portoghese è rimasto subito bloccato nel traffico e Karam ne ha approfittato per piazzare un bel sorpasso alla curva 7 ed iniziare a prendere il largo prima di cedere il volante al compagno Scott Pruett. Come se non bastasse, quasi tutti sono stati costretti ad un ultimo stop nell'ultimo quarto d'ora, ad eccezione proprio di Barbosa, che quindi ha potuto gestire tranqillamente il finale, tagliando il traguardo con quasi 50" di vantaggio su Pruett.

A completare un podio composto tutto da vetture DP è salita la Corvette della Spirit of Daytona con la coppia Valiante/Westbrook, davanti a quella della Wayne Taylor Racing (Taylor/Taylor) ed alla HPD della Extreme Speed, che si è dovuta accontentare del quinto posto con Dalziel/Sharp dopo aver preso il via dalla pole. Va detto però che un paio di posizioni sono andate perdute in un contatto con Pruett avvenuto quando Dalziel era in lotta per la seconda posizione.

Per concludere l'argomento protitipi, nella Prototype Challenge bisogna registrare la bellissima doppiatta della RSR Racing, nella quale l'equipaggio composto dal rookie Jack Hawksworth e Chris Cumming alla fine ha avuto la meglio su Bruno Junqueira e Duncan Ende.

Entrando in tema GT, forse è il caso di partire dalla GT Daytona, visto che in questa classe si registra la bellissima vittoria in rimonta della Ferrari 458 della Scuderia Corsa, divisa da Alessandro Balzan e Jeff Westphal. Dopo delle qualifiche travagliate, concluse solo al nono posto, è stato proprio Westphal a dare il via alla risalita.

La squadra poi ha scelto la strategia giusta in occasione della Caution più lunga, allungando il suo stint fino ad arrivare a completare il tempo richiesto nell'abitacolo da parte di Westphal. Poi ci ha pensato Balzan a fare il resto, battagliando per la leadership nell'ultima ora, trovando il sorpasso sulla Porsche che aveva comandato fino a quel momento e gestendo poi l'Audi di Christopher Haase e Bryce Miller alle sue spalle.

"Ieri avevamo avuto tanti problemi in qualifica, ma sapevo che la nostra vettura poteva essere veloce in gara. Oggi la Scuderia mi ha dato una vettura perfetta, inoltre la strategia ha funzionato perfettamente. Fin da bambino ho sempre saputo che Indianapolis è un circuito storico ed oggi sono riuscito a vincere qui. Credo che solo domani potrò realizzare quello che ho fatto" ha commentato a caldo Balzan, che ha centrato così la sua seconda vittoria stagionale, la terza negli States.

Infine, nella GT Le Mans si è assistito ad una gara ricca di colpi di scena. A comandare dopo la terza safety car è stata la Porsche North America, con Nick Tandy che è stato bravissimo a prendere subito il largo. Peccato che a meno di un'ora dalla fine il motore sia andato in fumo, costringendo il suo compagno Richard Lietz alla resa.

Ad approfittarne era pronta la Dodge Viper SRT di Jonathan Bomarito e Kuno Wittmer, che alla fine ha battuto per una decina di secondi la Ferrari della Risi Competizione affidata a Giancarlo Fisichella e Pierre Kaffer, che quindi non è riuscita a convertire in vittoria la bella pole position di ieri. Il podio poi si completa con la Porsche di Patrick Long e Michael Christensen.

United SportCar - Indianapolis - Gara

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