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Stirling Moss: "Lewis certamente meglio di Rosberg"

Moss, intervenuto alla mostra del centenario Maserati allestita a Modena, ha ammesso di ammirare Hamilton.

Stirling Moss:
Questa mattina, al Museo Casa Enzo Ferrari di Modena, la Maserati ha dato il via ai festeggiamenti per il centenario della casa modenese, che si protrarranno per i prossimi mesi del 2014. Tra gli ospiti della manifestazione modenese anche l'ex pilota di Formula Uno Stirling Moss, ancora in grande forma nonostante le ottantacinque primavere alle spalle. Moss, pilota Maserati nelle annate 1954 e 1956, ha rilasciato interessanti dichiarazioni riguardanti il suo passato racing, ma anche sulle nuove regole che delineano la nuove F1 e il dualismo tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg, di grande attualità in questi mesi. Stirling, cosa ha rappresentato per lei la Maserati nella sua carriera di pilota? "Maserati è stata la migliore opportunità della mia carriera, che mi ha immesso in modo vero nella Formula Uno. Ho avuto a disposizione una vettura, la 250 F, a dir poco fantastica, con cui ho colto ben tre vittorie, tra cui la mia prima in carriera in Formula Uno. Sarò sempre grato a questa casa automobilistica". A suo avviso qual è stato il miglior pilota della storia? "Senza dubbio Juan Manuel Fangio. Anche se negli anni ci sono stati talenti veri, Fangio era in possesso di tutte le doti che un pilota dovrebbe avere per essere di successo. Inoltre era concentrato. La concentrazione era il suo grande punto di forza, così come lo è stato per tutti i più grandi. Ma lui era speciale". Quale motore ritiene sia stato il migliore della sua carriera? "Non ho alcun dubbio a riguardo, la Maserati 250 F è stata la miglior vettura della mia carriera e il motore ha fatto la sua parte. La vettura, così come quel motore, era messa a punto alla perfezione. L'erogazione del motore le conferiva un gran equilibrio. Il miglior pregio per un motore, oltre ad essere potente il giusto, è la guidabilità. Alcuni motori dell'epoca erano molto potenti, ma troppo brutali e non permettevano ai piloti di poterli sfruttare al meglio, mentre quello della mia 250 F era preparato alla perfezione". Preferiva le gare su strada o le competizioni in pista? "Ho amato correre su strada, ma anche la pista non mi dispiaceva. Nella mia vita ho avuto una grande opportunità: poter guidare vetture differenti, su pista e strade differenti in diverse competizioni. Ho avuto una grande fortuna e una grande vita. Ora se potessi rifarei la Mille Miglia, ma non le riedizioni storiche. Mi piacerebbe poter rifare anche la Targa Florio". Ci può dare un suo parere su Enzo Ferrari? "Enzo Ferrari è stato un grande personaggio, uno grande ma anche un uomo difficile. Non ho mai corso per lui ma ho avuto modo di conoscere l'uomo, il suo carattere. Proprio quel carattere gli ha permesso di realizzare dal nulla una realtà che ha poi preso il suo cognome ed è un mito nel mondo. Ha fatto poi cose straordinarie". Cosa differenzia le vetture che guidava lei dalle monoposto di oggi? "Alla mia epoca l'incidente era sempre dietro l'angolo a causa di possibili errori di guida o frequenti guasti alle monoposto. Le vetture erano molto meno affidabili. Non conclusi nemmeno tanti Gran Premi negli anni in cui corsi in Formula Uno, tanto per dare un'idea. Poi sono stato fortunato, perché non ho mai avuto incidenti fatali nella mia carriera, anche se qualche brutto botto l'ho fatto. Ora è tutto più sicuro in F1". Cosa pensa delle attuali regole che hanno generato questa nuova F1? "Le nuove regole sono figlie dei bisogni delle case automobilistiche. I motori sono più piccoli, sono ugualmente potenti e usufruiscono di sezioni ibride per compensare alla diminuzione dei cavalli. Consumano anche meno. Ora la F1 è lo specchio del volere dei costruttori. Nulla di più". Un suo giudizio personale riguardo Lewis Hamilton e Nico Rosberg? "Certo. Lewis Hamilton è senza ombra di dubbio il pilota più veloce e forte della Formula Uno. E' una bella battaglia con Nico Rosberg, perché il tedesco è uno regolare, commette pochi errori, è gentile con la meccanica e non è affatto uno fermo. Ma Hamilton è senza dubbio spanne più veloce di Rosberg. Non ho dubbi a riguardo". Per concludere, Schumacher è appena uscito dal coma. Potrà riprendersi nei prossimi mesi? "Nel 1962, in seguito a un incidente a Goodwood, rimasi in coma per circa un mese. Rimasi paralizzato nella mia parte sinistra del corpo per tempo. La riabilitazione fu lunga e molto pesante. Schumacher si è risvegliato dal coma ma ci è rimasto per quasi sei mesi. Dovrà affrontare un percorso riabilitativo lungo, faticoso e non privo di dolore. Se tornerà quello di prima? Non ne ho idea...".

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