Marc Marquez continua a dettare legge nel
Gp di Argentina: il campione del mondo è stato ancora il più veloce nella terza sessione di prove libere, ma è parso meno imprendibile rispetto a ieri.
"El cabroncito" ha portato il limite di Termas de Rio Hondo a 1'39"171 su una pista che è sempre scivolosa, anche se il grip sta migliorando gradualmente, mettendo in difficoltà i piloti per la limitata durata delle gomme. L'iridato ha girato con gomme usate di ieri e ha sperimentato sull'anteriore la mescola più dura sull'anteriore, trovando un passo di gara che sembra imprendibile per tutti. Venerdì Marquez è stato l'unico a sfondare il muro dell'1'40, mentre oggi sono sette i riders che hanno bucato quel limite.
Dani Pedrosa nella simulazione della qualifica con la gomma media è riuscito ad arrivare ad appena 159 millesimi dal suo compagno di squadra all'HRC con un giro perfetto, ma la vera rivelazione della sessione è stato
Valentino Rossi: l'italiano, infatti, ha portato la Yamaha a soli 287 millesimi dalla Honda, dopo aver trovato una buona combinazione di pneumatici Bridgestone anche per la gara.
Il
"Dottore" è decisamente più a suo agio rispetto a
Jorge Lorenzo che ha chiuso il turno al settimo posto, pagando sei decimi a Marquez e 209 millesimi anche a Vale, segno che non ha trovato ancora la via della competitività, anche se almeno ha smesso di lamentarsi.
In quarta piazza emerge
Aleix Espargaro con la Forward Yamaha: l'iberico è a 402 millesimi dalla testa, segno che anche su questo tracciato ostico le moto Open possono inserirsi fra quelle factory.
La Ducati è quinta con
Andrea Dovizioso al quale hanno sostituito il motore rotto ieri: il romagnolo si difende a mezzo secondo da Marquez, ma la Desmosedici è in seria difficoltà nell'uso delle gomme: la mescola più morbida dura appena un giro, mentre la media tiene per cinque o sei giri e poi va in crisi.
La Rossa, comunque, è stata davanti alla Honda LCR di
Stefan Bradl e alla Yamaha factory di
Jorge Lorenzo che è settimo. Il maiorchino si è messo alle spalle
Andrea Iannone con la Ducati della Pramac e
Alvaro Bautista con la Honda di Gresini.
A chiudere la top ten che porterà direttamente in Q2 questo blocco di piloti c'è anche
Pol Espargaro. Il campione in carica della Moto2 è stato autore di una brutta caduta per con la Yamaha del team satellite Tech 3: lo spagnolo è stato disarcionato nell'ultima curva dove c'è una buca poco oltre il cordolo. Se l'è cavata con una scorticata ad una mano, ma gli è andata bene perché il volo sul rettilineo dei box è stato piuttosto pauroso.
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