In casa
Bridgestone sono rimasti piuttosto spiazzati dai problemi di gomme incontrati da diversi protagonisti della
MotoGp durante il
Gp of the Americas di Austin. Su tutti, hanno avuto particolarmente risalto
quelli di Valentino Rossi, che dopo appena pochi giri ha dovuto tirare i remi in barca ed accontentarsi dell'ottavo posto, visto che la spalla destra della gomma anteriore della sua
Yamaha si era completamente distrutta.
Stessa sorte capitata pochi giri più tardi ad Andrea Iannone, che ha dovuto dire addio alla possibilità di continuare a lottare per un terzo posto che forse avrebbe meritato, preferendo portare alla bandiera a scacchi la sua
Ducati. C'è poi chi l'ha pagata ancora più a caro prezzo e questo è il caso di
Scott Redding, finito ruote all'aria a poche tornate dal termine con la sua
Honda RCV1000R.
Masao Azuma, uno degli ingegneri del reparto corse dell'azienda giapponese, ha assicurato che è in corso un'indagine per capire i motivi di queste enormi difficoltà emerse solo in gara: "
Non ci aspettavamo il grande consumo che molti piloti hanno riscontrato sulla spalla destra della gomma anteriore. Ci sono alcune parti della pista che sono molto esigenti con questo lato del pneumatico, ma le nostre scelte erano state pensate per rispondere al meglio a queste esigenze".
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Ora dobbiamo guardare con attenzione a tutte le variabili, compreso lo stile di guida del pilota, le caratteristiche della moto e le condizioni della pista all'orario della gara, perchè dobbiamo assolutamente capire perchè questo problema abbia colpito solamente alcuni dei piloti in griglia" ha proseguito.
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Intanto possiamo dire con fiducia che le gomme che hanno avuto problemi non erano in alcun modo difettose, ma probabilmente le condizioni della pista erano più critiche rispetto a quelle con cui ci eravamo dovuti confrontare lo scorso anno e durante le prove libere. In ogni caso abbiamo in programma di analizzarle a fondo per capire cosa sia successo esattamente" ha concluso.
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