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Di Benedetto trionfa alla Ronde delle Maccalube

Con la sua Peugeot 207 S2000 ha vinto tre delle quattro prove speciali in programma

Tripletta di Alfonso Di Benedetto alla terza edizione della Ronde delle Maccalube, secondo appuntamento del Campionato Siciliano Rally, andato in scena in provincia di Agrigento il 29 e 30 marzo. Il pilota di Canicattì, insieme a Rosario Siragusano ed alla sua fedele Peugeot 207 Super 2000 curata dalla I.M. Motor Sport, ha vinto tre delle quattro prove speciali, confermando ancora una volta il suo talento a bordo di questi potenti bolidi. Il successo di Di Benedetto è arrivato dopo una vigilia travagliata per alcuni capricci al proprio mezzo, impeccabile in compenso sui quattro passaggi da 9 km della prova speciale “Aragona”. La zampata finale del vincitore ha fermato in piazza d’onore il suo diretto inseguitore, Giuseppe Patti, con auto gemella vincitore del secondo tratto cronometrato, insieme a Roberto Longo. Una sfida molto bella da vivere a bordo strada, insieme al numeroso pubblico accorso ad applaudire i paladini del volante. Sfida che però ha tenuto fuori la terza 207 Super 2000 di Pietro Gandolfo e Daniele Michi, tutto il giorno alla ricerca del setup giusto. Per il gioielliere di Aragona e l’esperto navigatore pistoiese l’amaro in bocca ha avuto alla fine un retrogusto dolce grazie al podio finale. Ad un passo dal podio, in quarta posizione assoluta Gianni Mirabile e Mimmo Catalano su Renault Clio R3C. Il driver agrigentino ha sfoderato una guida molto redditizia, senza alcuna sbavatura e sempre in attacco. Quinta piazza per il Campione di Cross Eros Doria, navigato dalla fidanzata Viviana Martorana, su Renault Clio Super 1600 autore di una bella lotta contro la più potente Abarth Grande Punto Super 2000 di Maurizio Mirabile e Rino Calderone. Il driver agrigentino alla sua prima esperienza sul potente mezzo ha messo a frutto i chilometri percorsi oggi per migliorare costantemente i suoi tempi e concludere in sesta posizione. Settimi Mauro Cacioppo e Piero Armata, tornati al volante su Mitsubishi Lancer Evo X dopo un periodo di pausa che ha reso bugiardo il risultato finale. Ottava la Renault Clio Super 1600 di Pietro Mazza e Francesco Picarella, a fine gara soddisfatti per il risultato e per aver saputo tenere a bada gli attacchi del funambolico Ivan Brusca. Brusca e Ignazio Midulla, dopo aver perfezionato la loro inseparabile Peugeot 106 di gruppo A, hanno primeggiato nell’agguerrita classe A6. Su auto gemella Stefano Calleia e Carmelo Codia hanno chiuso la “top ten” con l’amaro in bocca. L’equipaggio locale durante il terzo passaggio ha accusato un guasto ad un iniettore, che lo ha costretto a tirare i remi in barca e accontentarsi del rispettoso secondo posto di classe.

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