Tutti si attendevano di vedere
Stephane Peterhansel alla presentazione dei programmi della
Peugeot per il suo ritorno alla
Dakar. Pur mancando la leggenda vivente del più importante
Rally Raid, non si può di certo dire che la Casa francese non abbia riservato una grande sorpresa a tutti i presenti.
La squadra sarà composta infatti da
Carlos Sainz e da
Cyril Despres, che si appresta quindi a fare il suo esordio tra le auto, dopo aver conquistato ben cinque successi nella gara riservata alle moto, l'ultimo arrivato nell'edizione 2013. Il francese, dunque, proverà a seguire le orme proprio di Peterhansel, ma anche di
Hubert Auriol e di
Nani Roma, gli unici capaci di imporsi alla Dakar sia tra le auto che tra le moto.
Per un ritorno importante, che arriva a 25 anni dai grandi successi ottenuti da
Ari Vatanen e Juha Kankkunen con la
405 T16, quando la gara si disputava anche in Africa, sono stati scelti due nomi decisamente importanti, visto che anche il
"Matador" è sempre stato uno dei principali protagonisti nelle ultime
Dakar, conquistando anche una vittoria nel 2010, quindi potrà mettere tutta la sua esperienza a disposizione dello sviluppo della vettura.
La nuova arma realizzata da
Peugeot Sport si chiamerà
2008 DKR, ma per il momento non sono stati rivelati troppi dettagli, fatta eccezione per il fatto che questa sarà sviluppata dagli stessi tecnici che hanno dato vita all'ormai mitica
208 T16 Pikes Peak, con cui
Sebastien Loeb ha polverizzato ogni record lo scorso anno in Colorado. Per saperne di più bisognerà attendere il prossimo 20 aprile al
Salone di Pechino.
Anche se il programma è più a lungo termine di quello della
Pikes Peak, l'obiettivo è di provare a vincere subito, come ha confermato
Maxime Picat, Direttore Generale di Peugeot: "
Siamo riusciti nella nostra impresa a Pikes Peak associando un pilota eccezionale, una squadra tecnica straordinaria e una vettura ai massimi livelli. Torniamo alla Dakar con tante ambizioni e vogliamo mostrare di nuovo una squadra con tutti i talenti e le competenze necessarie. Il nostro approccio sta nel mettere insieme tutti questi elementi per l’anno prossimo. Per la Dakar abbiamo una strategia più a lungo termine rispetto a Pikes Peak. Saremo presenti per diversi anni. Sappiamo che è una gara difficile, ma punteremo comunque alla vittoria già il primo anno, nel 2015".
Bruno Famin invece ha parlato dei motivi che hanno spinto la Peugeot a puntare su questi due piloti: "
Innanzitutto, siamo molto fieri di potere contare su due immensi talenti come Carlos e Cyril. Hanno profili molto complementari. Da un lato, Carlos ha un palmares incredibile ed è considerato un finalizzatore. Ovunque sia passato, ha contribuito a fare automobili vincenti. La sua esperienza sarà una plus per la squadra. Il suo entusiasmo ed il suo desiderio di vincere sono altrettanto straordinari. Dall'altro lato, abbiamo Cyril che ha anche un palmares impressionante nel mondo delle moto e che scoprirà quello delle auto. Con l’ottima intesa che si è subito creata tra questi due piloti, sono sicuro che Cyril sarà rapidamente competitivo".
Carlos Sainz non ha resistito al richiamo di quella che è stata una sua avversaria per tanti anni: "
E' un marchio contro il quale ho combattuto spesso. Così, nel corso degli anni ho potuto constatare che è una squadra veramente appassionata delle competizioni e che quando decide di fare qualcosa nel motorsport, s'impegna al 100% . Condivido questa filosofia. Dato il mio attaccamento alla Dakar, è chiaro che se Peugeot ritorna in questa gara e mi dà l' opportunità di essere parte dell'avventura, non posso certo resistere a un tale richiamo. Da parte mia, ho già vinto la Dakar. Porterò tutta la mia esperienza di questa manifestazione che ho corso con le quattro ruote motrici e con le due ruote motrici. Noi siamo pronti per la sfida".
Chiaramente però gli occhi erano puntati soprattutto su
Cyril Despres: "
L'idea è nata in modo naturale. Quando si disputa una Dakar con una moto, ci si ritrova a passare una decina di ore da soli in sella e quindi si ha tempo per pensare. Durante l'ultima Dakar, è scattato qualcosa. Fortunatamente, Peugeot e Red Bull mi hanno offerto questa incredibile opportunità. Sono molto fiero. Non mi sono fatto tante domande. Per me è un sogno che si avvera e l'inizio di una nuova vita. Sono consapevole che ho la grande opportunità di entrare nel mondo dell'auto dalla porta principale, in un team competitivo e professionale come quello Peugeot. Non sono sicuro che avrei fatto questo salto con un'altra squadra . Ho ancora in mente le immagini delle Peugeot che vincevano la Dakar, quando ero un bambino... Sono così ansioso di salire in macchina ora che è il mio turno!".
Sui suoi obiettivi poi il francese ha aggiunto: "
Il mio obiettivo è prima di tutto imparare ed aiutare. In una squadra come Peugeot e con un compagno di squadra come Carlos Sainz, io voglio solo migliorare. E ' motivante. Voglio davvero imparare a gestire e guidare queste vetture e come lavorare con un co-pilota. Condividere così tanto tempo con un navigatore sarà un'esperienza diversa, perché sono abituato ad essere solo in gara da oltre quindici anni!".
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