Se la Dorna voleva una conferma sulle potenzialità delle Open, l’ha avuta a Losail nel primo giorno di test, nell’ultima sessione collettiva che precede il debutto del mondiale 2014:
Aleix Espargaro ha staccato il miglior tempo con la
FTR-Yamaha, arrivando ad un limite di 1’55”386 che arriva ad appena un paio di decimi dal record della pista.
Lo spagnolo, quindi, si conferma il punto di riferimento della classe Open, mettendosi alle spalle le varie moto dei team satelliti, visto che le squadre ufficiali hanno saltato questo appuntamento.
La
classifica premia le Yamaha: dietro all’iberico del team Forward, infatti, che conferma le belle cose già mostrate a Sepang, sono emerse le
M1 del team Tech 3:
Bradley Smith è riuscito a migliorarsi costantemente: dopo essere stato il primo a bucare il muro di 1’56” è arrivato a 1’55”639, meritandosi la piazza d’onore alle spalle di Aleix, con un distacco di due decimi e mezzo.
La giornata ha messo in evidenza la famiglia Espargaro, visto che
Pol prosegue il suo apprendistato con la seconda M1 di Poncharal: il "cucciolo" della famiglia iberica centra la terza piazza ma paga sei decimi dalla vetta. Si è tolto, però, la soddisfazione di mettersi già alle spalle le due
Honda: curioso il fatto che sia
Hector Bautista che
Stefan Bradl abbiano chiuso con le stesso tempo al millesimo. I portacolori di Gresini e Cecchinello sono arrivati a 1’56”081, rimediando un gap dalla Open di Aleix di circa sette decimi, decisamente troppi!
Andrea Iannone con la Ducati GP14 in versione Open è quello che ha fatto più strada, sommando ben 63 giri: il pilota di Vasto ha svolto un grosso lavoro di sviluppo, ma le prestazioni non sono cresciute con le modifiche, dopo un avvio di giornata che, invece, lo aveva portato alla ribalta assoluta.
Delude
Colin Edwards con la seconda FTR-Yamaha del team Forward: il distacco del texano da compagno di squadra che è in vetta alla classifica della giornata è macroscopico: non pesa tanto il settimo posto, quanto il margine di oltre un secondo e mezzo dallo spagnolo che testimonia le difficoltà di adattamento al mezzo.
Anche
Yonny Hernandez non ha brillato con la Ducati Desmosedici GP13 Open, ma ha certamente fatto meglio delle Honda Open: basta guardare in faccia
Nicky Hayden per vedere il suo livello di frustrazione: l’americano non va oltre a 1’57”574, vale a dire due secondi abbondanti della moto di riferimento. E’ chiaro che la Casa giapponese non ha interpretato al meglio le nuove regole e paga una preparazione inadeguata.
Danilo Petrucci naviga nelle retrovie con la ART-Aprilia: del resto è alla prima uscita con la Iodaracing e ha appena iniziato lo sviluppo sulla centralina unica della Marelli: vediamo cosa riuscirà a fare nei prossimi giorni…
MOTOGP, Losail, 07/03/2014
Prima giornata di test
1. Aleix Espargaro - FTR-Yamaha (Open) – in 1’55”386 – 43 giri
2. Bradley Smith – Yamaha – +0”253 - 53
3. Pol Espargaro - Yamaha - +0”686 - 62
4. Alvaro Bautista – Honda -
+0”695 - 52
5. Stefan Bradl – Honda - +0”695 - 49
6. Andrea Iannone – Ducati (Open) – 1”394 - 63
7. Colin Edwards - FTR-Yamaha (Open) -
+1”575 - 34
8. Yonny Hernandez - Ducati (Open) - +1”932 - 63
9. Nicky Hayden - Honda (Open) - +2”188 - 48
10. Scott Redding - Honda (Open) - +2”536 - 38
11. Hiroshi Aoyama - Honda (Open) - +2”765 - 55
12. Hector Barbera - FTR-Kawasaki (Open) - +3”117 - 34
13. Karel Abraham - Honda (Open) -
+3”447 - 49
14. Broc Parkes – PBM-Aprilia (Open) -
+3”735 - 30
15. Mike Di Meglio - FTR-Kawasaki (Open) - +3”908 - 52
16. Danilo Petrucci – ART-Aprilia (Open) -+3”972 - 57
17. Michael Laverty - PBM-Aprilia (Open) - +4”669 - 35
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