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Jalinier: "Risolti i guai di elettronica, Renault vincerà!"

Il presidente di Renault Sport F1 smentisce i timori del freezing e scommette sul potenziale del V6 Turbo Energy

Jalinier:
La Renault crede nella nuova power – unit di Formula 1. Al Salone di Ginevra ha esposto il motore V6 Turbo Energy in una teca girevole nella quale si alternava, con un bello effetto scenico, al propulsore stradale di 1,6 litri turbo che equipaggia la Clio. Proprio per sottolineare ai visitatori svizzeri che c’è uno stretto legame fra il cuore della F.1 e il prodotto di serie. La ricaduta tecnologica che arriverà dal mondo dei Gran Premi avrà un grosso impatto sulle vetture di domani in termini di drastica riduzione dei consumi e minore impatto ambientale, con un evidente calo delle emissioni. La Casa francese sull’argomento vuole essere all’avanguardia, ma sta vivendo un momento terribile e molto delicato: la power – unit Energy nei test invernali si è rivelata inadeguata alle prestazioni dei motori Mercedes e Ferrari, per i problemi di affidabilità che hanno spesso bloccato Red Bull Racing, Lotus, Toro Rosso e Caterham più tempo ai box che in pista. Incontriamo Jean Michel Jalinier davanti alla Red Bull RB9 che è stata appesa ad una parete dello stand per un’intervista esclusiva. Si tratta della monoposto che con Sebastian Vettel ha vinto l’ultimo mondiale dell’era V8 aspirato, infilando quattro titoli di seguito. Presidente di Renault Sport F1 dall’inizio del 2012, francese di 61 anni, laureato in ingegneria meccanica e poi in scienze è in Renaul dal 1985 con diverse responsabilità, seguendo gli impianti produttivi di Cleon e Flins. Dopo una parentesi im GM è rientrato per guidare Renault Russia nel 2003 e poi è stato presidente di Renault Brasile dal 2009. Il legame con le corse, la passione, ci sono sempre state e a Viry Chatillon hanno trovato il giusto sfogo e dove si è tolto delle belle soddisfazioni. Ci aspetteremmo un Jean Michel Jalinier dal volto tirato, nervoso e, invece, incontriamo una persona quasi tranquilla e molto determinata. Come se la bufera che ha investito Renault Sport F1 sia ormai solo una coda del ciclone che ha colpito il Reparto Corse: i danni sono stati fatti, ma già si pensa solo alla ricostruzione, sapendo dove investire, dove mettere le mani. Il manager francese con noi ha un tono molto rassicurante. Non dà affatto la sensazione di chi deve raccontare delle storie per salvarsi la faccia, ma anzi affronta con razionalità i temi più crudi di una stagione che è iniziata con tanti bocconi amari. È stato la persona con il temperamento giusto per “dialogare” con Andrian Newey, progettista Red Bull Racing, e con i vertici della squadra di Milton Keynes senza che si arrivasse a traumatici strappi o rotture… La Renault ha dominato l'era dei motori V8 ed ora sta faticando molto con l'avvento dei V6 turbo. E' stato un cambiamento troppo radicale? "E' chiaro che in questo momento siamo indietro rispetto ai nostri avversari, specialmente la Mercedes. Tuttavia, restiamo ottimisti riguardo al potenziale della nostra power unit, che comprende il motore, il turbo, le batterie e tutti gli altri sistemi. I problemi che ci affliggono in questa momento sono di software, che non ci permettono di far lavorare tutto l'insieme al meglio". Per un marchio che per primo si è impegnato nella mobilità elettrica, però, è un bel problema... "Dimostreremo presto che il motore è molto competitivo, anche se oggi è evidente che abbiamo delle difficoltà e che dobbiamo lavorare parecchio sul nostro software per permettere ai nostri piloti di avere una guida più fluida. Per esempio in questo momento abbiamo dei problemi con l'erogazione della coppia, che non è costante e non è troppo rapida. Dunque, dobbiamo cercare di rivedere queste situazioni". Quando avete capito che c'erano dei problemi? Solo a Jerez o ne eravate già consapevoli? "Il motore in sé non ha grandi problemi, dipende tutto dal software, quindi ci è stato chiaro soprattutto a Jerez, dove abbiamo dovuto iniziare tante investigazioni, mentre per gli altri le prime giornate filavano via lisce. Ci è stato chiaro da subito che abbiamo del terreno da recuperare sui nostri avversari. In Bahrein non siamo ancora riusciti ad avvicinarci troppo, ma speriamo di riuscirci già in Australia, per la prima gara". Il 28 febbraio la FIA vi ha imposto il "freezing" del motore, ma per questioni di affidabilità potreste anche ottenere una deroga a lavorare... "Il "freezing" non è un problema per noi, perchè ribadisco che sono convito che abbiamo progettato un buon pacchetto. Noi dobbiamo lavorare soprattutto sul software e per quello non esiste il congelamento. Sul motore termico abbiamo lavorato fino all'ultimo secondo per essere sicuri di avere raggiunto il giusto livello di potenza e di coppia e su questo aspetto crediamo di essere a posto". Come mai allora ci sono state polemiche sulla questione "freezing” negli ultimi giorni? "Il discorso è un po' diverso. C'era chi voleva anticipare la data del "freezing", mentre noi volevamo proseguire con quella che era stata fissata parecchio tempo fa". Ma ritiene corretto che il congelamento sia arrivato in questa fase, quando i motori sono ancora in fase di sviluppo? "Sì, noi abbiamo già iniziato a lavorare sul motore per l'anno prossimo". E' vero che voi siete l'unico motorista che ha realizzato una versione diversa della sua power unit per ognuno dei suoi clienti? "E’ vero, perchè vogliamo essere competitivi. Abbiamo il nostro team di riferimento che è la Red Bull Racing, quindi il progetto di base è stato sviluppato insieme a loro. Ma se volevamo essere competitivi dovevamo dare anche agli altri la possibilità di avere un margine di manovra". Ma queste differenze sono molto grandi? Ci può fare qualche esempio "Per esempio il disegno degli scarichi è molto importante per la progettazione della vettura, quindi non poteva essere uguale per tutti. La Lotus come avrà visto ha uno scarico asimmetrico. Le squadre ci hanno richiesto delle modifiche al pacchetto per soddisfare le loro esigenze aerodinamiche e come motorista noi dobbiamo essere in grado di fornire questo tipo di servizio per ottimizzare il potenziale delle vetture dei nostri partner. Questo è differente dall'approccio che hanno avuto Ferrari e Mercedes, perchè loro hanno un factory team". Ma è vero che Red Bull Racing e Caterham hanno sistemato le centraline dell'ERS nelle pance, lontano dalla batterie dove sono state collocate quelle di Toro Rosso e Lotus, avendo la necessaitù di far passare i cavi elettrici in punti angusti del telaio e poco raffreddabili? "Sono scelte che fanno parte della personalizzazione del progetto, con vantaggi e svantaggi da valutare...". Può essere anche per questo che la Red Bull Racing continua ad avere problemi di surriscaldamento, mentre con Toro Rosso e Caterham siete riusciti a risolverli? "Fino ad oggi la Red Bull Racing ha sempre realizzato delle monoposto molto competitive e abbiamo lavorato bene insieme. Forse il loro è un progetto un po' più estremo a livello di progetto, ma stiamo lavorando a stretto contatto per rendere la vettura competitiva". Possiamo ufficializzare che il vostro turbo è il BorgWarner, ex KKK? "No, perchè non è un'informazione corretta...". L'inizione diretta, invece, è realizzata dalla Bosch? "Si, questo lo confermo". Il regolamento impone un regime di rotazione massimo di 15.000 giri per i motori: ritiene che ci sia una grande differenza in questo momento tra Renault, Ferrari e Mercedes? "Credo che non ci sia ancora nessuno che sia stato in grado di dimostrare il suo massimo potenziale. In ogni caso credo che la differenza la farà l'efficienza energetica del motore, quindi l'efficienza in termini di consumi di carburante e dall'energia in grado di essere sprigionata da ogni singola goccia di benzina". Avete dovuto sottostare ad alcune forzature di Adrian Newey durante la progettazione? "Abbiamo lavorato con la Red Bull Racing a stretto contatto per 18 mesi, facendo delle lunghe riunioni ogni settimana per fare il punto sull'evoluzione della vettura e del motore. C'è stato anche uno scambio continuo, con tecnici della Renault che hanno fatto visita alla factory della Red Bull Racing e viceversa. Durante i test al banco sono stati spesso presenti dei tecnici della Red Bull racing, infatti…". Helmut Marko ha parlato di una differenza di circa 160 cavalli tra i motori di Renault e Mercedes: praticamente parlava della potenza erogabile dall'ERS... "Noi restiamo convinti del fatto che ogni singolo elemento del nostro motore sia al top dal punto di vista delle performance. Il nostro problema è solo di cercare di farli lavorare insieme al meglio per tirare fuori il massimo del loro potenziale". Avete firmato un accordo a lungo termine con la Lotus, potrebbe diventare il vostro team di riferimento? "Al momento il nostro team di riferimento è la Red Bull Racing ed abbiamo altri tre clienti. Tra questi c'è anche la Lotus, che sicuramente ha dimostrato di poter essere un team molto competitivo e lavoreremo con loro per fare in modo che possano esprimersi al meglio. Il nostro team principale, però, rimane la Red Bull". E' vero che lo scorso anno è stato direttamente Bernie Ecclestone a pagare la fornitura dei motori per la Lotus nel 2013? "Alla fine non sarebbe cambiato molto se lui avesse dato i soldi alla Lotus e poi la Lotus li avesse girati a noi...". E' vero che non è previsto un rinnovo della sponsorizzazione della Infiniti sulla Red Bull Racing? "No, abbiamo ancora un accordo di lungo termine con la squadra di Milton Keynes e parlo di tre anni. Non c’è alcuna separazione…". Colin Kolles è interessato ad entrare in Formula 1 nel 2015 con un team romeno ed ha rivelato di essere in contatto con la Renault e la Dacia per avviare una partnership. Ce lo può confermare? "Sì, ci siamo incontrati con lui per parlare della possibilità di lavorare insieme in futuro. Non so se sarà la 12esima squadra in griglia, perchè bisognerà vedere se ci saranno ancora tutte le altre undici, ma sicuramente loro sono interessati ad entrare in Formula 1 e ne abbiamo parlato insieme". Quale squadra vede come favorita a Melbourne? "In base a quello che abbiamo visto in Bahrein, direi la Mercedes. Hanno dimostrato di poter stare costantemente davanti ed hanno lavorato bene in termini di sviluppo. Però posso aggiungere che noi non staremo lontani dalle posizioni di vertice troppo a lungo, perchè stiamo lavorando duramente per andare a prenderli il prima possibile". Quanto tempo pensa che ci vorrà prima di vedere un vettura motorizzata Renault competitiva? "Speriamo che sia questione di qualche settimana e non di qualche mese, ma mi auguro che sia presto, visto che si tratta solo di problemi di software che possono avere una rapida risoluzione". Pensate di poter vincere delle gare in questa stagione? "Ci spero, ma ci vorrà prima qualche gara ". Con il ritorno della Formula 1 in Europa? Jalinier sorride di gusto “Più presto di quanto si possa pensare…”.

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