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Dovi e Crutchlow sulla Ducati "Open" ai test di Sepang

I due piloti ufficiali vogliono provarla prima di avallare il progetto della Casa di Borgo Panigale

Dovi e Crutchlow sulla Ducati
Ancora non è stata presa una decisione definitiva, ma da dentro alla Ducati è arrivata un prima conferma di ciò che vi avevamo anticipato prima di Capodanno: la Ducati sta realmente pensando ad iscriversi alla "Open" nella MotoGp 2014, lasciando che siano solamente Honda e Yamaha a sfidarsi tra le factory. Andrea Dovizioso ha infatti rivelato a GPOne.com che lui e Cal Crutchlow hanno accettato di provare la versione "Open" della Desmosedici in occasione dei primi test collettivi del 2014, a Sepang, ma che la decisione finale sul da farsi verrà presa solamente dopo i collaudi in Malesia. Nei piani iniziali solamente la moto di Yonny Hernandez avrebbe dovuto essere basata su questo nuovo regolamento, che impone l'utilizzo del software centralina unico realizzato dalla Magneti Marelli, ma che concede anche un paio di deroghe interessanti: un serbatoio da 24 litri contro i 20 delle Factory, delle gomme più morbide, ma anche la possibilità di effettuare dei test in più. Un ultimo punto fondamentale per chi deve recuperare tanto terreno come la Ducati. L'idea è nata dopo i test di fine novembre a Jerez de la Frontera, nei quali il colombiano è salito per la prima volta sulla GP13 "Open", perchè i tecnici di Borgo Panigale hanno avuto modo di raccogliere dei dati interessanti: per prima cosa la gomma più morbida sembra più adatta alla Rossa (le comparazioni parlano di oltre mezzo secondo di differenza). Inoltre la maggiore quantità di carburante permette di utilizzare delle differenti miscele, che sembrano poter migliorare l'erogazione del motore. Di fronte a questi dati, Gigi Dall'Igna e soci hanno quindi proposto ai piloti ufficiali di dare una chance a questa soluzione, che per assurdo sembra avere tutte le carte in regola per avvicinarli alla vetta. Non bisogna dimenticare poi che un passaggio alla "Open" potrebbe avere importanti implicazioni anche a livello politico per la Ducati, che sarebbe la prima Casa ad aderire al progetto di Carmelo Ezpeleta e della Dorna, che in futuro vorrebbe vedere solo delle moto di questo tipo sulla griglia. Se i buoni propositi di Borgo Panigale dovessero essere rispettati, sarebbe una grande vittoria anche per gli spagnoli, che da diversi mesi lottano contro le opposizioni dei giapponesi e della Honda in particolare.

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