Nelle ultime stagioni non è stato sicuramente tra i migliori. Anche il suo ritorno in
Yamaha ha un po' deluso le aspettative, con una sola vittoria conquistata ad
Assen. Per questo nelle ultime settimane, tra voci e smentite, si è anche parlato molto riguardo alla possibilità che il 2014 possa essere l'ultimo anno di
Valentino Rossi in
MotoGp, essendo il suo contratto con la Casa di Iwata in scadenza a fine stagione.
Nonostante i tre spagnoli pare che ormai abbiano una marcia in più rispetto al
"Dottore" (solo così si possono spiegare i ben otto quarti posti del 2013), c'è chi continua a pensare che quando il pesarese appenderà il casco al chiodo ci sarà un forte contraccolpo per la classe regina. Questo è ad esempio il pensiero di
Mick Doohan, che lo ha espresso molto chiaramente in una breve intervista concessa a
MotorCycleNews.
"
Anche se non è più vincente come un tempo, il nostro sport ha ancora bisogno di lui, perchè ha davvero tantissimi fan. Credo che la MotoGp sarà più povera senza di lui. Sono sicuro che finire quarto non è abbastanza per Valentino, ma comunque quest'anno è andato molto meglio dell'anno scorso" ha detto il pluricampione della
500.
L'australiano poi è tornato su alcuni concetti che aveva già esposto in altre occasioni, spiegando che secondo lui in questa fase della sua carriera sono forse l'esperienza e le tante vittorie ad aver fatto venire un po' meno quella cattiveria che invece contraddistingue ancora
Marc Marquez, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa.
"
Penso che in questo momento la sua esperienza giochi contro di lui per quanto riguarda il limite oltre il quale è disposto a spingersi, ma anche per quanto vorrà rimanere ancora in MotoGp. Ma non dubitate mai di Valentino: non ho dubbi che se potesse avere una moto più adatta alle sue esigenze, potrebbe spingere di più, ma forse teme di cadere se esagera" ha spiegato.
"
La sua esperienza forse lo porta a non essere disposto a spingere come fanno i tre spagnoli. Loro sono ancora in una fase della loro carriera in cui hanno voglia e necessità di dare il massimo, piuttosto che in una si pensa: sarebbe bello rifare le cose di un tempo" ha concluso.
Top Comments