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Macao, Gara 2: Huff vince una gara ad eliminazione!

Bandiera rossa per due volte, incidenti a volontà fin dal via. Su 35 auto ne arrivano 15. Oriola e Coronel a podio.

Verrebbe spontanea la battutaccia "Macao Meravigliao" perchè è difficile raccontare in poche righe tutto quello che è successo in Gara 2 sul Circuito da Guia. Mentre nella prima non era accaduto niente di particolare e la Safety Car era rimasta inoperosa in pit-lane, appena si sono spenti i semafori per il secondo via è stato l'inferno, con ben due bandiere rosse ad interrompere la bagarre. Alla fine l'ha spuntata Rob Huff, vincendo così l'ultima gara al volante della Seat Leon della All-Inkl Munnich Motorsport. Il britannico ha preceduto la Chevrolet Cruze-Tuenti di Pepe Oriola (che però è sotto investigazione) e la BMW-Roal di Tom Coronel, che era partito dalla Pole Position. Si scambiano le posizioni i due della Bamboo-Engineering (rispetto al risultato di Gara 1) con Nash davanti a MacDowall, mentre Yvan Muller si accontenta del sesto posto, seguito da Marc Basseng con l'altra Leon-Munnich. Ottavo Franz Engstler con la BMW, nono Gabriele Tarquini, partito dalla pit-lane dopo la sostituzione del motore sulla sua Civic. Al traguardo anche Ho, Celio Alves Dias, Kin Veng Ng, Ka Lok Mak e Filipe Clemente De Souza. Su ben 35 auto, solo 15 hanno terminato la gara: ritirati Thompson, Taniguchi, Charles Ng, Soong, Rosa-Merszei, Chilton, De Jesus, Munnich, Monteiro, Badaraco, D'Aste, Calko, O'Young, Bennani, Boardman, Valente, Kozlovskiy e Michelisz. Molti di questi piloti sono stati coinvolti nei due grossi incidenti che sotto cercheremo di descrivere al meglio. LA GARA. Coronel scatta bene dalla Pole, con Thompson che cerca un varco, mentre Michelisz si infila all'interno di Chilton alla "Resevoir": il pilota della RML chiude la porta all'ungherese che frena bruscamente andando a colpire col posteriore le barriere in uscita. La Civic sbanda e si intraversa, dietro tutti provano ad evitare l'impatto, ma dalla parte opposta D'Aste è chiuso da Bennani che sta scartando verso sinistra e lo colpisce. Si crea un muro formato dalla Civic di Michelisz e dalla BMW di Bennani, contro al quale finiscono quasi tutti i piloti delle retrovie; tenendo conto che in griglia c'erano oltre 30 vetture, potete immaginare il groviglio, paragonabile al via del Gran Premio di F1 a Spa '98 (come si può vedere nella foto tratta dalle immagini di Eurosport). Gara inevitabilmente sospesa con Kozlovskiy, D'Aste, O'Young, Bennani, Boardman, Calko, Badaraco e Michelisz costretti ad alzare bandiera bianca. Le altre auto si schierano nuovamente in griglia nelle posizioni originali, in attesa di ripartire dietro la Safety Car. C'è anche un battibecco tra Oriola e Muller, con lo spagnolo che accusa il francese di aver cambiato traiettoria più volte. Si ricomincia, dunque: alcune macchine mostrano vistosi danni, riparati frettolosamente con il nastro adesivo. Thompson pressa subito Coronel, Chilton supera Nash, con Huff che si protegge da Monteiro e Muller, il quale prova ad infilarsi, ma colpisce le barriere all'inizio della salita "St. Francisco" e perde due posizioni a vantaggio di Basseng e Monteiro. Al quarto giro è il portoghese della Honda ad abbandonare la scena a causa della rottura di un disco, dovuta ad un contatto con Muller. Si arriva al sesto giro e Tom Chilton rallenta vistosamente per un problema tecnico: il pilota della RML si trova però in un punto dove passano a fatica due vetture e non ci sono vie di fuga. Si fa da parte, le bandiere gialle vengono esposte, ma dalla curva precedente arriva a velocità altissima la Honda Accord di Eurico De Jesus, il quale prova ad evitare l'impatto scartando a destra, ma colpisce col posteriore Chilton e si intraversa bloccando il passaggio. Sopraggiungono Basseng e Muller che frenano a ruote fumanti e il francese si ferma a fianco della Leon del tedesco, che viene a sua volta tamponato da Ng e Ho. Arrivano fortissimo anche De Souza, che centra in pieno Muller, e Taniguchi. Safety Car in pista. Finita? Assolutamente no. Dall'audio si sente chiaramente stridere le gomme ed ecco arrivare anche Engstler, Soong e Tarquini, quest'ultimo fortunato a non colpire nessuno. "Roba da matti! - commenta un'allibito Stefano D'Aste, che sta seguendo la gara dal suo muretto dopo l'incidente che lo ha messo K.O. al via - Quando ci sono bandiere gialle bisogna rallentare sempre, quella è una curva cieca. Inoltre mi pare che la direzione gara avesse già disposto da un po' l'ingresso della Safety Car, possibile che via radio non abbiano avvisato nessuno? E i cartelli con la scritta "SC" non li hanno visti? Parliamo tanto nelle nostre riunioni sulla sicurezza, ma poi in pista succedono cose che ti lasciano davvero senza parole. Ripeto, roba da matti, davvero!" Seconda sospensione di giornata e auto che si ripresentano in griglia, con i meccanici che nuovamente aggiustano frettolosamente i danni. Nel frattempo, Tarquini sconta un Drive-Through. Ormai ci sono solo 16 auto quando si riparte per la terza volta: Coronel mantiene la posizione, Thompson viene superato subito da Huff mentre Oriola prova ad approfittarne, accodandosi. Viene comminato un Drive-Through anche ad Engstler e De Souza per una violazione sullo schieramento. Si rischia la terza bandiera rossa pochi metri dopo, quando Oriola tenta di infilare Thompson prima della "Maternità", mandandolo contro il muretto: la Lada si danneggia nella parte posteriore destra e il britannico, furente nell'abitacolo, deve ritirarsi parcheggiando a bordo pista. Fortunatamente la Granta viene rimossa in fretta da una gru, ma i Commissari mettono sotto inchiesta Oriola, che nel frattempo passa Nash. Il 19enne di Barcellona, tra l'altro, era stato protagonista di una mossa analoga anche in Gara 1: in quell'occasione era stato Tom Chilton a dover ritirarsi per i danni sulla sua vettura. Davanti, Rob Huff prende la testa della corsa, superando alla "Lisboa" Coronel, il quale viene passato anche da Oriola al giro successivo. Muller riesce a sopravanzare Basseng per la settima posizione. Ultimo giro da brivido con un arrembante Oriola che inizia a pressare il Campione del Mondo 2012, che però tiene a bada lo spagnolo e vince l'ultima gara dell'anno. Terzo Coronel, seguito da Nash, MacDowall, Muller, Basseng, Engstler, Tarquini, Ho, Alves Dias, Ng, Lam, Mak e De Souza. Termina anche questa annata del World Touring Car Championship, aspettando con ansia un 2014 ricco di novità, a partire dall'ingresso di nuovi costruttori e piloti, senza dimenticare il drastico cambiamento regolamentare che ci regalerà auto profondamente diverse.

WTCC MACAO - Gara 2

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