"
La vera sfida con questa Power Unit è stata senza dubbio l'integrazione tra tutti i suoi singoli elementi, perchè non bastava realizzare delle componenti competitive, ma riuscire a farle interagire al meglio tra di loro, facendo in modo che l'energia scorresse fluida al loro interno".
Così
Rob White, il responsabile tecnico di
Renault Sport, ha riassunto le sfide che gli ingegneri della Casa francese ha dovuto affrontare per realizzare la
Power Unit che è stata presentata oggi alle porte di Parigi, che è stata nominata
"Renault Energy F1".
Questa però non era la sola sfida, perchè la
riduzione del carburante a disposizione per la corsa non era sicuramente un aspetto da sottovalutare: "
Il fatto che il carico massimo di carburante per la gara sia stato ridotto a soli 100 kg ha chiaramente avuto un impatto importante su ogni singola decisione a livello di design, ma anche nel processo di sviluppo della Power Unit. E' inevitabile quindi che il risparmio dei consumi sia stata una chiave fondamentale della progettazione e continuerà ad esserlo anche per l'evoluzione di tutto il progetto".
Per favorire lo sviluppo dei nuovi propulsori, il prossimo inverno ci sarà
una sessione di test in più prima dell'inizio del campionato. Forse i motoristi avrebbero sperato in qualcosa in più, ma
White sembra convinto che sia stato trovato il giusto compromesso: "
Proprio in questi giorni c'è stata parecchia tensione politica riguardo al tema dei test. Ovviamente non è possibile riuscire ad imporre ai team di fare cose che non vogliono fare e loro non volevano anticipare troppo il primo test, quindi probabilmente con un test pre-campionato in più abbiamo trovato il giusto compromesso che può fare felici tutti".
Così come molti compromessi dovranno essere fatti insieme alle squadre per un regolamento che prevede una grande interazione tra il motore, tutti i suoi dispositivi e la monoposto: "
E' inevitabile lavorare a stretto contatto con le squadre che monteranno i nostri motori, specialmente con un passaggio generazionale importante come questo, che prevede un legame ancora più stretto tra la Power Unit e la monoposto. Il posizionamento dei radiatori, dell'intercooler e dei componenti elettrici sono tutti aspetti di cui siamo obbligati a parlare anche con i team. Alla fine comunque vogliamo tutti la stessa cosa, ovvero che la monoposto sia la più veloce in pista. Un esempio banale può essere quello della temperatura di esercizio: nonostante le esigenze differenti tra aerodinamici e motoristi, alla fine bisogna sembre cercare un compromesso che possa soddisfare entrambi. E la stessa cosa vale per altre centinaia di aspetti legati alla vettura".
Top Comments