Sembra proprio non esserci verso che una sessione di questa
24 Ore di Le Mans possa arrivare al suo completo svolgimento. Dopo che le prove libere di oggi pomeriggio erano state concluse anzitempo dall'
incidente di Tracy Krohn, la prima sessione di prove ufficiali è stata accorciata di ben 55 minuti a causa dell'uscita di pista di
Pierre Thiriet alla seconda chicane del
Mulsanne Straight.
Il pilota è uscito indenne dalla sua
Oreca-Nissan della TDS, ma ad obbligare la direzione gara ad esporre la bandiera rossa sono stati i danni provocati dalla vettura numero 46 alle barriere. Dopo oltre 40 minuti di lavori da parte dei commissari, è stato chiaro a tutti che non avrebbero mai fatto in tempo a ripristinare il tutto entro lo scoccare della mezzanotte e quindi la sessione è stata considerato conclusa con 15 minuti di anticipo.
Andando a guardare la classifica,
Loic Duval ha confermato il suo grande stato di forma, proponendosi nuovamente davanti a tutti dopo il miglior tempo ottenuto oggi pomeriggio e nei test di due settimane fa. Il francese ha piazzato davanti a tutti la
Audi R18 e-tron quattro che divide con
Tom Kristensen ed Allan McNish in 3'22"349. Ma le LMP1 della Casa di Ingolstadt hanno nuovamente dominato la scena, occupando le prime tre posizioni: la numero 3
(Gené/di Grassi/Jarvis) ha chiuso seconda a 1"9, precedendo di circa un altro secondo la numero 1 di
Lotterer/Fassler/Treluyer.
Dopo una breve parentesi in seconda posizione, la prima delle Toyota si è dovuta accontentare della quarta piazza, pagando però oltre 4" con l'equipaggio composto da
Alex Wurz, Nicolas Lapierre e Kazuki Nakajima. E' andata anche peggio a quella di
Davidson/Buemi/Sarrazin, che ha chiuso addirittura in sesta piazza, rimanendo ferma lungo il tracciato dopo appena una mezzora a causa di un'improvvisa perdita di potenza.
Tra le vetture della classe
LMP2 ha fatto una gran differenza
Mike Conway, che ha piazzato in prima posizione la
Oreca-Nissan della
G-Drive Racing con un ottimo crono di 3'39"535. Il britannico, ancora fresco della vittoria ottenuta in Indycar a Detroit, ha staccato di oltre 1" i diretti inseguitori della
Morand Racing, rimasti ampiamente sopra alla soglia dei 3'40".
La classe più tirata, dunque, è senza dubbio la
GTE-Pro, con ben sette vetture racchiuse nello spazio di appena 1". A svettare è stata l'
Aston Martin di Bell/Makowiecki/Senna, che in 3'55"658 ha distanziato di appena un paio di decimi la
Ferrari 458 tutta tricolore di
Bruni/Fisichella/Malucelli. Ma le
Vantage sembrano essere particolarmente a loro agio sul tracciato francese, visto che occupano anche la terza e la quarta posizione, oltre alla prima della
GTE-Am con Nygaard/Simonsen/Poulsen.
24 Ore di Le Mans - Qualifica 1
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