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Lorenzo al top nei test IRTA, bene anche la Suzuki

De Puniet chiude ottavo a solo 0"7 dalla vetta. Hayden ok con la Ducati, Valentino cade nel pomeriggio

Alla fine solo le due Honda ufficiali di Dani Pedrosa e Marc Marquez, e quella del Team Gresini di Alvaro Bautista, già in viaggio verso Aragon, dove gireranno da domani, hanno disertato la giornata di test IRTA organizzata a Barcellona all'indomani del Gp di Catalunya di MotoGp. Gli occhi ovviamente erano puntati tutti sul debutto della nuova Suzuki, con la Casa di Hamamatsu che ha portato per la prima volta il suo prototipo in mezzo al resto del gruppo proprio nel giorno in cui ha annunciato ufficialmente il suo rientro nella classe regina a partire dal 2015. In sella c'era Randy De Puniet e nell'arco della giornata i progressi del francese sono stati piuttosto evidenti: la migliore delle 73 tornate completate è stata in 1'42"676, tempo già praticamente identico a quello della ART-Aprilia CRT di Aleix Espargaro, ma soprattutto distante di appena 0"7 dal miglior riferimento di giornata, che comunque è stato più alto di circa 1" rispetto alla pole ottenuta sabato da Dani Pedrosa. Come vi avevamo già detto nel primo resoconto di giornata, viste le previsioni di pioggia per i prossimi giorni, la Yamaha ha deciso di fermarsi a girare a Barcellona oggi e nel pomeriggio si è visto in pista anche Jorge Lorenzo. Il vincitore della gara di ieri ha lavorato sulla posizione di guida della sua M1, provando anche un nuovo serbatoio e alla fine è risultato il più veloce in 1'41"904. Ancora non si è visto invece il nuovo cambio Seamless, che non verrà provato neppure ad Aragon. Alle spalle del maiorchino l'unico capace di scendere sotto all'1'42" è stato Nicky Hayden che ha chiuso a pochi millesimi di distacco, portando avanti il lavoro di comparazione tra la GP13 standard e la sua versione "laboratorio", pare trovando qualche piccolo miglioramento, visto che anche Andrea Dovizioso alla fine è riuscito a risalire fino al quarto posto, anche se a mezzo secondo. Nel pomeriggio poi si è rivisto sulla Desmosedici "laboratorio" anche Andrea Iannone, che però non è riuscito a fare meglio del nono tempo. Tra le due Desmosedici si è inserita l'unica Honda presente oggi, ovvero quella di Stefan Bradl: il tedesco è ancora accreditato comunque del tempo della mattinata, perchè subito dopo pranzo il Team LCR ha chiuso armi e bagagli ed è partito alla volta di Aragon per unirsi alla squadra ufficiale della Casa giapponese. La top five si completa poi con Cal Crutchlow, che oggi ha avuto modo per la prima volta di provare il telaio 2013 della Yamaha, che lo ha voluto premiare per gli ottimi risultati mostrati nelle ultime uscite. Il britannico del Team Tech 3 ha preceduto di poco Valentino Rossi, autore anche di una scivolata piuttosto innocua e concentrato sulla messa a punto della sua M1 soprattutto con tanto carburante a bordo, perchè questa sembra essere la condizione che patisce di più. Veniamo ora alle CRT: ad ottenere la miglior prestazione è stato il "solito" Espargaro, che come detto ha chiuso settimo, giusto davanti alla Suzuki. Lo spagnolo ha lavorato sulle sospensioni e sul telaio della sua ART-Aprilia, trovando apparentemente degli ulteriori miglioramenti rispetto a quelli mostrati nel weekend. Tante novità per anche per le altre squadre, a partire dall'Avintia Racing che ha portato un nuovo forcellone per la FTR-Kawasaki di Hector Barbera, con lo spagnolo che ha avuto modo di provare anche dei nuovi setting elettronici. In casa PBM si è visto un nuovo scarico sulla moto di Michael Laverty, mentre si sono dati al lavoro elettronico anche i due piloti del Forward Racing, ovvero Claudio Corti e Colin Edwards.

MotoGp - Barcellona - Test IRTA

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