In questi giorni a
Montreal si sta parlando parecchio di gomme e non solo per lo spinoso caso relativo al test effettuato dalla
Pirelli e dalla
Mercedes a
Barcellona subito dopo il
Gp di Spagna, e per il processo davanti al Tribunale Internazionale della
FIA che attende la squadra di Brackley (che
potrebbe tenersi il 20 giugno a Parigi, anche se al momento non ci sono ancora conferme ufficiali).
L'azienda italiana, infatti, ha portato in
Canada anche le ormai famigerate gomme posteriori modificate, ovvero quelle che presentano delle modifiche alla struttura con il ritorno del kevlar al posto dell'acciaio e che dovrebbero permettere di eliminare il rischio di delaminazione.
L'obiettivo della
Pirelli sarebbe stato quello di introdurle in gara da
Silverstone, ma al momento questa appare una possibilità remota, perchè trattandosi di cambiamenti strutturali ci vorrebbe l'accordo unanime di tutte le squadre.
Visto che il maltempo dei giorni scorsi non ha dato modo di provarle a fondo, il responsabile motorsport
Paul Hembery è parso pessimista da questo punto di vista: "
Solo una o due squadre vogliono cambiare, mentre tutte le altre no. E noi ci troviamo in mezzo" ha spiegato dopo le qualifiche di Montreal.
A quanto pare però l'azienda milanese avrebbe trovato una soluzione che le permetterebbe di modificare le gomme bypassando il problema dell'uninimità dei team: sarebbe stato infatti studiato un processo che garantisce una migliore adesione tra il battistrada e la carcassa, che sembrerebbe in grado di evitare la delaminazione. Non trattandosi di modifiche strutturali, non servirebbe l'ok.
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